Tra il 25 e il 27 giugno, IBS Consulting ha partecipato agli Info days organizzati dalla Commissione europea, sui nuovi bandi di finanziamento per progetti innovativi che hanno come tema l’energia, per l’ultimo anno di attività del programma Horizon 2020.

I bandi aperti per il 2020 avranno come oggetto temi quali:

  • le batterie di nuova generazione,
  • la transizione “verde” delle isole,
  • la cyber-security per la digitalizzazione delle reti elettriche,
  • gli aeroporti “smart”, il
  • coinvolgimento dei consumatori nel meccanismo di domanda-offerta per l’energia, per citarne alcuni.

Queste azioni si andranno a inserire nel quadro della strategia europea 2050 per l’energia, che prevede la riduzione delle emissioni del 80-95% rispetto ai livelli del 1990.

Come raggiungere questo obiettivo senza minare alla competitività europea a livello globale?

Questa e altre sfide potranno essere affrontate grazie all’ambizione dei progetti di innovazione energetica finanziati da Horizon 2020.

Membri dell’Agenzia esecutiva per le PMI (EASME) e dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (INEA) hanno inoltre illustrato nel dettaglio il processo di valutazione delle proposte di progetti presentate per le call di Horizon 2020, e delineato una serie di utili suggerimenti per la presentazione di proposte di successo.

Cos’è Horizon 2020, contributi a fondo perduto

Horizon 2020 è il programma europeo per l’innovazione e la ricerca.

Nell’arco di questa programmazione è stata messa a disposizione una cifra di circa 80 miliardi di euro (fondi europei), ai quali si aggiungono gli investimenti privati.

L’obiettivo dello strumento finanziario Horizon 2020 è quello di garantire la competitività dei prodotti, dei servizi e dei brevetti europeinel mercato globale.

Il programma, quindi, ha come obiettivo il raggiungimento di una crescita innovativa, sostenibile e inclusiva mettendo assieme ricerca e innovazione nei campi dell’eccellenza scientifica, leadership industriale e nell’affrontare le sfide sociali.

Questi tre sono i tre pilastri di H2020 a cui si aggiungono due obiettivi specifici che sono “Diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione” e “Scienza con e per la Società”.

A chi è rivolto H2020 e quali azioni prevede

Horizon 2020 è rivolto a tutte le persone naturali o giuridiche che possiedono i requisiti finanziari per portare a termine gli obiettivi della ricerca che vengono proposte.

Tutti gli Stati Membri sono eleggibili per partecipare ad H2020, oltre a questi vi è una lista di nazioni associate che possono partecipare (quasi tutte quelle europee ad esclusione di Svizzera, Bielorussia, Russia) e anche nazioni terze al di fuori dell’Europa.

Horizon 2020 include le seguenti azioni nelle call chiusura ad agosto e settembre:

  • azioni di ricerca e innovazione: riguardano attività che mirano a creare nuova conoscenza o ad esplorare la fattibilità di tecnologie, prodotti, processi, servizi o soluzioni nuovi o migliorati. È previsto per queste azioni un finanziamento del 100%.
  • azioni innovative: riguardano attività rivolte direttamente al produrre progetti o accordi o design per prodotti, servizi o processi nuovi o migliorati. Può includere prototipi, collaudi, dimostrazioni, progetti pilota, convalida di prodotti su larga scala e le prime applicazioni commerciali. Il tasso di co-finanziamento è del 70% (rimane del 100% per le no-profit).
  • azioni di coordinamento e sostegno: misure di accompagnamento quali la standardizzazione, disseminazione di risultati, comunicazione, networking, coordinamento o servizi di supporto, confronto sulle policy e scambio di buone pratiche. Sono finanziate al 100%.
  • appalti pre-commerciali (PCP) ed ERA-net COFUND: riguarda principalmente il settore pubblico che viene incoraggiato ad appaltare servizi di ricerca e sviluppo e viene finanziato per circa il 30%.

Le deadlines di agosto e settembre prevedono principalmente azioni di ricerca e innovazione e azioni innovative.

Come presentare domanda, scegli IBS Consulting

Horizon 2020 è un programma vasto in cui è facile perdersi, per presentare domanda è fondamentale avere chiaro il topic e l’area tematica in cui si andrà ad operare.

Una volta chiaro l’area di intervento si deve valutare la fattibilità e controllare le deadline delle call. Quindi, il primo passaggio è quello di verificare se il progetto è effettivamente finanziabile da un’area tematica di Horizon 2020.

Dopodiché, è fondamentale ricercare i partner giusti per il progetto. In H2020 è un fattore discriminante per un progetto finanziabile. Esiste per questa ragione una pagina di ricerca partner, con filtri per area geografica, parole chiave e tipo di finanziamento che aiuta a mettere in contatto i partner. È molto utile come strumento e richiede una semplice registrazione.

Una volta trovata la partnership, nella quale è consigliabile avere un’università, si può cominciare a lavorare sulle tempistiche e sul budget del progetto. La proposta viene creata elettronicamente e se ne deve occupare il partner che coordina il progetto tramite il Tender and Funding Portal.

Il finanziamento da parte della Commissione Europea avviene in due modalità. Può essere continuo, ovvero vengono spediti report continui e di conseguenza vengono erogati i finanziamenti in maniera continuativa,
 periodico, in cui vengono dati i finanziamenti al raggiungimento di milestone o derivable.

Il budget massimo di H2020 per ogni singolo progetto varia molto da topic a topic. Il programma finanzia costi direttamente imputabili al progetto quali: spese del personale, costi di viaggio e consulenze di professionisti, i materiali di consumo utilizzati per i test, le quote di ammortamento di strumenti e attrezzature impiegate nel progetto. Le spese generali sono finanziabili con un limite massimo del 25%

Consigli per le PMI che vogliono affrontare nuovi investimenti.

Come già detto prima H2020 è un programma complesso ed estremamente vasto, conviene quindi affidarsi ad esperti specifici. In particolare, è da notare come il success rate nei primi tre anni di questa programmazione sia stato del 12.6%.

È quindi fondamentale che la progettazione sia preparata nei minimi dettagli e per questo noi di IBS Consulting ci proponiamo di aiutarvi in questa sfida.

È importante notare come gli eventuali finanziamenti di H2020 sono cumulabili con il credito d’imposta in R&S.

Strumenti di Finanza Agevolata per piccole e medie imprese possono fare la differenza in termine di successo aziendale. Contattaci per richiedere dettagli o un incontro. Siamo a vostra disposizione.

Da oggi le micro, piccole e medie imprese possono usufruire del voucher per l’innovation manager.

È infatti entrato oggi in vigore con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, il decreto del Mise che prevede un’agevolazione per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale. La dotazione complessiva del voucher è di 75 milioni di euro per il triennio 2019/2021.

L’incentivo è pari a:

  • 40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa
  • 25.000 euro per le medie imprese nel limite del 30% della spesa
  • 80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute.

 

I requisiti per richiedere il voucher

Per richiedere il voucher le imprese devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere micro, piccole o medie imprese con sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive e devono risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali e non trovarsi in stato di fallimento o liquidazione volontaria;
  • Possono beneficiarne anche le imprese in possesso dei requisiti elencati aderenti a un contratto di rete (numero aderenti non inferiore a 3) a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva e stabile e preveda lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale.

 

Chi può iscriversi all’elenco degli Innovation Manager?

Possono presentare domanda di iscrizione le persone fisiche che soddisfino uno dei seguenti requisiti:

  • Essere accreditate negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, le associazioni di rappresentanza dei manager o le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali;
  • Essere accreditate negli elenchi dei manager dell’innovazione istituti presso le regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari.

Possono, inoltre, presentare domanda di iscrizione le persone fisiche che, al momento della presentazione della domanda, siano in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • Dottorato di ricerca in uno dei seguenti settori: 01-Scienze matematiche e informatiche; 02-Scienze fisiche; 03-Scienze Chimiche; 05-Scienze Biologiche; 09-Ingegneria industriale e dell’informazione; 13-Scienze economiche e statistiche;
  • Master universitario di secondo livello in settori relativi ad una delle aree sopraelencate e lo svolgimento di incarichi, per almeno un anno, presso imprese negli ambiti di cui all’articolo 3;
  • Laurea magistrale in settori relativi ad una delle aree di cui sopra, e lo svolgimento, per almeno 3 anni, di incarichi presso imprese negli ambiti di cui all’articolo 3;
  • Svolgimento per almeno 7 anni di incarichi presso imprese negli ambiti di cui all’articolo 3.

Le società operanti nei settori di consulenza che desiderino presentare domanda d’iscrizione devono presentare i seguenti requisiti:

  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio;
  • Essere costituite nella forma di società di capitali;
  • Non trovarsi in stato di fallimento o di liquidazione anche volontaria;
  • Non avere subito condanne con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per i reati indicati nell’articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  • Aver portato a termine progetti di consulenza o formazione in una o più delle aree indicate dall’articolo 3 ed essere costituite da almeno 24 mesi o  essere accreditate negli albi o elenchi dei consulenti in innovazione istituiti presso le associazioni di rappresentanza dei manager.

Possono inoltre presentare domanda:

  • I centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0;
  • Gli incubatori certificati di start-up innovative, iscritti alla sezione speciale del Registro delle Imprese.

 

Le spese ammissibili:

  • le spese sostenute per prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato inserito temporaneamente con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale;
  • le spese sostenute per prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

 

L’impresa, nella domanda di ammissione al contributo, dovrà indicare l’Innovation Manager di cui intende avvalersi, tra i soggetti che rispondano ai requisiti fondamentali indicati nell’articolo 5.

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Il nuovo bando “Economia Circolare”, erogato dal Ministero dello sviluppo economico, ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti atti a modernizzare il tessuto industriale italiano apportando benefici sia all’economia, sia all’ambiente.

Progetti di r&s inquadrabili in un modello di economia circolare, in cui materiali impiegati in produzione vengono riutilizzati in cicli successivi tramite processi più efficienti in termini di utilizzo di risorse e tempo e più ecosostenibili in termini di impatto ambientale.

Soggetti Beneficiari

Chi potrà accedere al bando?

Tutte le imprese regolarmente iscritte al Registro delle imprese e con sede operativa sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori (incluse le aziende agricole, della pesca e acquacoltura), non in procedura di liquidazione o concorsuale, con almeno due bilanci approvati.

Ammissibili progetti singoli e congiunti tra imprese e organi di ricerca, fino a 3 componenti:

  • Progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare, utilizzo efficiente delle risorse, trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riutilizzo di materiali (ottica rifiuti zero) e innovazioni eco compatibili.
  • Sviluppo di tecnologie per trattamento e utilizzo razionale dell’acqua
  • Sperimentazione nuovi packaging intelligenti con utilizzo di materiali recuperati

Tutti i progetti ammissibili devono essere finalizzati alla riconversione del sistema produttivo aziendale attraverso un’innovazione di prodotto, processo o servizio e miglioramento significativo di prodotti, processi o servizi esistenti.

Budget di progetto min 500.000 € max 2 mil €

Durata progetti da 12 a 36 mesi

A che tipo di agevolazione si ha diritto?

Le modalità di concessione dell’agevolazione prevede due forme distinte

  • Finanziamento a tasso agevolato a copertura fino a 50% dell’investimento
  • Contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute per:

  1. Personale
  2. Macchinari e attrezzature
  3. Consulenze
  4. Spese generali

Le risorse stanziate nel Decreto Crescita per il bando sono di 140.000.000 €, se ritieni che la tua azienda possa partecipare a questa importante opportunità di Finanza Agevolata allora contattateci per fissare un appuntamento con un nostro consulente.

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20 giugno 2019

c/o sede di IBS Consulting
Via Flero, 46 c/o Centro Direzionale Tre Torri – Brescia

14.45 – Registrazione partecipanti

15.00 – Apertura dei lavori

Daniela BattafaranoIBS Consulting

Marta AbintiFondazione Cluster Tecnologie per le Smart Cities & Communities Lombardia

Valentina TestaAssociazione Cluster Lombardo della Mobilità

15.30 – Verso “Horizon Europe”: cosa cambia per le imprese con il nuovo Programna Quadro

Con un budget di circa 100 miliardi di euro Horizon Europe sarà il più ambizioso programma di ricerca e innovazione di sempre. La Commissione, il Parlamento e Consiglio Europei hanno approvato il testo legislativo che porterà alla definizione dei programmi di lavoro e dei primi bandi di finanziamento di Horizon Europe: da maggio 2019 è ufficialmente avviata la pianificazione strategica.

Andrea BoffiEsperto finanziamenti e politiche europee IBS Consulting

17.00 – Domande dei partecipanti

17.30 – Conclusione dei lavori

SCARICA LA LOCANDINA

Per iscrizioni: info@ibs-consulting.it

Terzo bando per proposte progettuali dell’iniziativa europea su Agricoltura, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici

L’iniziativa di programmazione congiunta su agricoltura, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici (FACCE-JPI) riunisce 22 paesi che si sono impegnati nel contesto dello spazio europeo della ricerca ad affrontare le sfide interconnesse dell’agricoltura sostenibile, della sicurezza alimentare e dell’impatto dei cambiamenti climatici.

Obiettivi e campo di applicazione dell’invito

In questo quadro verrà a breve pubblicato un invito a presentare proposte per migliorare la cooperazione in tutto lo spazio europeo della ricerca nel settore dell’intensificazione sostenibile dei sistemi di produzione e trasformazione della biomassa alimentare e non alimentare, compresi i concetti di bioraffineria.

L’obiettivo del bando è quindi di sostenere l’innovazione, la creazione di valore e l’intensificazione sostenibile della produzione di biomassa, tenendo conto delle necessarie condizioni economiche, ambientali e sociali e della lotta ai cambiamenti climatici.

Le proposte presentate nell’ambito dell’invito dovrebbero proporre soluzioni che utilizzino tutta la biomassa proveniente da terreni agricoli, incolti e forestali in una prospettiva olistica per quanto riguarda i sistemi alimentari e non alimentari.

In linea con i precedenti inviti a presentare proposte, si prevede che i progetti si baseranno sulle ricerche già svolte nel quadro definito dall’iniziativa FACCE-JPI.

Ammissibilità

Il bando mira a selezionare proposte progettuali di ricerca collaborativa implementate da consorzi transnazionali di organizzazioni di ricerca ed imprese provenienti da almeno due paesi partecipanti all’iniziativa.
La durata dei progetti proposti può arrivare fino a 36 mesi. Le norme nazionali di ammissibilità, compresa la potenziale ammissibilità del settore privato, ad esempio le PMI, saranno pubblicate insieme al testo dell’invito.

Procedure di candidatura e criteri di valutazione

La presentazione della proposta avviene online sul sito disponibile qui. Sarà inoltre reso disponibile uno strumento di per la ricerca di partner e la formazione del partenariato.
La presentazione è articolata in due fasi, ovvero attraverso una prima proposta preliminare seguita da una proposta completa che sarà valutata da esperti indipendenti.

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I fondi strutturali non sono l’unica opportunità che i soggetti pubblici e privati (aziende, startup, università, enti e associazioni) che vogliono investire hanno per beneficiare delle agevolazioni e del sostegno delle istituzioni europee. Sebbene presentino alcune esigenze specifiche, anche i fondi diretti sono un’ottima opportunità a disposizione degli esperti di europrogettazione per aiutare le imprese a muoversi all’interno dell’orizzonte comunitario e a ottenere il sostegno finanziario ai propri progetti di innovazione e sviluppo.

Cos’è un fondo europeo diretto?

Strutturati in programmi tematici e strumenti per l’assistenza interna, i fondi diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione Europea e vengono erogati in sovvenzioni (grants) a progetti selezionati generalmente su temi cari alla Commissione attraverso “Call for proposals”, o attraverso appalti aggiudicati per mezzo di bandi di gara, “Call for tenders”. 

A questa pagina, il sito della Commissione Europea raccoglie tutte le informazioni relative ai fondi diretti (si tratta, ad esempio, del programma Horizon2020, del programma Cosme o del programma Erasmus+). Un aspetto importante, che caratterizza i fondi diretti, è che per partecipare alla domanda è necessario creare un parternariato trasnazionale, che coinvolga almeno due stati membri della Comunità Europea. Sebbene questo possa, apparentemente, rendere più complicato l’accesso alle risorse esistono diversi portali attraverso cui cercare potenziali partner attivi su temi e ambiti coerenti a quello in cui si è sviluppato il proprio progetto.

I fondi diretti in Italia nel 2017

Ottime notizie per l’Italia nel 2017. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea ed elaborati da Assocamerestero, lo scorso anno il nostro Paese si è infatti assicurato il secondo posto per numero di enti e imprese che hanno beneficiato di finanziamenti europei a gestione diretta. Anche se, in un commento raccolto da Il Sole 24 Ore, il segretario generale Gaetano Fausto Esposito ha sottolineato alcune aree di miglioramento relative, ad esempio, all’ammontare dei finanziamenti raccolti (rispetto a cui scivoliamo in quinta posizione). 

 Ancora Esposito commenta: 

L’architettura dei programmi è spesso complessa, i potenziali beneficiari hanno scarsa propensione a informarsi e l’esigenza di creare partnership si rivela in alcuni casi uno scoglio.

Giocare d’anticipo, informarsi per tempo su tutte le richieste e le esigenze del bando, affidarsi a partner con provata esperienza e un’ampia rete di contatti è fondamentale per avere successo nella presentazione della domanda.

Contattaci e i nostri esperti sapranno aiutarti a sfruttare al meglio le opportunità:

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Che cos’è L4MS?

Il programma Logistics for Manufacturing SMEs (L4MS) ha lanciato il suo primo invito a presentare proposte per la realizzazione di esperimenti applicativi (AEs) di automatizzazione logistica nelle PMI e mid-cap manifatturiere.

L4MS è un progetto lanciato nel contesto del partenariato pubblico-privato per le Fabbriche del Futuro (EFFRA). Il progetto si propone di avviare un programma di accelerazione per le PMI e le mid-cap manifatturiere europee per supportarle nell’automatizzare i processi logistici interni agli impianti produttivi.

Il programma offre uno sportello unico per ottenere tutti i servizi tecnici e non tecnici di cui le imprese hanno bisogno. L’obiettivo del programma è quello di individuare soluzioni economiche ed efficaci di automatizzazione della logistica interna, che siano alla portata delle PMI e delle mid-cap. L4MS mira quindi a sbloccare il potenziale di innovazione dell’industria manifatturiera europea affrontando le sfide logistiche intra-fabbrica e fornendo un ecosistema integrato e paneuropeo per affrontare queste sfide.

Quali strumenti mette a disposizione L4MS?

L4MS mette a disposizione una virtualizzazione completa dell’automazione logistica attraverso l’uso della piattaforma Open Platform for Innovations in Logistics (OPIL) in combinazione con un simulatore di fabbrica 3D al fine di consentire l’implementazione economica di soluzioni logistiche eccezionalmente piccole e flessibili che non richiedono cambiamenti infrastrutturali, nessun fermo macchina e nessuna esperienza interna, rendendo quindi gli investimenti nell’automazione logistica interessanti e accessibili per le PMI manifatturiere.

Quale supporto attraverso il bando pubblicato?

L’invito aperto pubblicato mira a convalidare la rapida ed economica implementazione di robot mobili nelle PMI e mid-cap del settore manifatturiero.
Gli esperimenti applicativi dimostreranno il valore della soluzione nel ridurre i tempi e i costi di installazione, implementazione e configurazione e saranno condotti utilizzando strumenti per i quali L4MS offrirà licenze gratuite e una guida completa.

Le proposte dovrebbero riguardare l’implementazione di piccole soluzioni di automazione logistica che affrontino gli ostacoli incontrati dalle PMI manifatturiere quali, ad esempio:
• Soluzioni logistiche completamente automatizzate end-to-end;
• Soluzioni logistiche automatizzate ibride (collaborazione uomo-robot);
• Soluzioni logistiche automatizzate altamente configurabili;
• Soluzioni logistiche multi-vendor.

Per ciascun esperimento applicativo è disponibile un budget fino a 250.000 euro.

La deadline per presentare proposte di partecipazione agli esperimenti applicativi è il 30 novembre 2018.
Per ulteriori informazioni e presentare domanda di partecipazione, visitare la pagina disponibile qui.

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Le imprese che vogliono usufruire del Bonus pubblicità devono presentare la documentazione necessaria tra il 22 settembre e il 22 ottobre 2018.

Come era stato chiarito dalla pubblicazione del Decreto Attuativo che aveva ufficializzato il provvedimento per il 2018 e descritto la procedura necessaria a usufruire dell’incentivo (di cui abbiamo scritto qui), la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta e la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati devono essere presentate al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

La domanda deve contenere, tra le altre, le seguenti informazioni: il costo complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati nel corso dell’anno rispetto alle stesse spese nell’anno precedente, l’indicazione dell’incremento, il valore del credito di imposta richiesto e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio che certifica l’assenza di condizioni ostative ed interdittive previste dalle disposizioni antimafia ai fini della fruizione di contributi e finanziamenti pubblici.

Cosa è il Bonus pubblicità?

Il Bonus pubblicità è un incentivo nella forma del Credito di Imposta che agevola gli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa online e le emittenti radiotelevisive locali. Possono usufruirne imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che abbiano effettuato investimenti in campagne pubblicitarie su stampa, offline e online, ed emittenti televisive e radiofoniche, superiore almeno dell’1% rispetto alla spesa sugli stessi mezzi dell’anno precedente.

Contattaci e un nostro esperto saprà guidarti per ottenere l’agevolazione: 

Il progetto AMable ha lanciato la prima open call for proposals per trovare idee innovative sviluppate da gruppi di sperimentazione nel settore della produzione additiva.

I team selezionati saranno supportati dal progetto AMable per sviluppare ed implementare un’idea trasformandola in un prodotto finito, ricevendo servizi in tutte le fasi di sviluppo del prodotto, dalla progettazione alla finitura.

Che cos’è il progetto AMable?

AMable è un progetto che mira a fornire sostegno alle PMI e alle mid-cap, supportandole nell’adozione delle tecniche e delle soluzioni offerte dalla produzione additiva.

L’obiettivo del progetto AMable è quindi quello accelerare l’adozione delle tecnologie di produzione additiva, dalla progettazione alla produzione di parti pienamente funzionali, in tutta l’Unione europea.

AMable contribuisce al partneriato pubblico-privato delle “Fabbriche del futuro” (FoF) e all’iniziativa I4MS (ICT for Manufacturing SMEs).

In tutte le tecnologie, dalle materie plastiche, ai polimeri e ai metalli, AMable offre servizi mirati per le imprese che si stanno avvicinando alla produzione additiva, per gli appassionati e gli esperti, articolando il supporto in quattro fasi:

Fase concettuale
In questa fase si definisce l’idea del prodotto e si sviluppano scenari di implementazione adeguati con il supporto di tecnologie di realtà aumentata e virtuale che consentono di discutere in modo approfondito caratteristiche e funzionalità. In questa fase iniziale, AMable offre anche uno strumento per la valutazione del business case per una prima stima della fattibilità economica del prodotto
Fase di costruzione
In questa fase gli esperti di AMable offrono supporto nella simulazione delle proprietà del prodotto (quali la fluidodinamica o i casi di carico) al fine di garantire il raggiungimento di tutte le caratteristiche attese
Fase di stampa
In questa fase si procede dalla valutazione approfondita del modello 3D alla stampa, passando attraverso la preparazione dei dati e l’esecuzione delle prime stampe
Fase finale
In questa fase si procede con una finitura che rende il prodotto pronto per l’uso

A chi si rivolge la call di AMable?

La open call for proposals di AMable è alla ricerca di idee originali e prodotti fabbricati attraverso tecniche e soluzioni offerte dalla produzione additiva, che siano economicamente e tecnologicamente sostenibili e vantaggiose.

I team di sperimentazione selezionati per ricevere supporto attraverso il progetto AMable devono essere composti da una PMI o una mid-cap che ricoprano il ruolo di fornitori e da una persona giuridica che ricopra il ruolo di utente e che rappresenti il segmento di mercato del prodotto previsto (preferibilmente una PMI).

Inoltre, il team di sperimentazione deve identificare un partner AMable che possa ricoprire il ruolo di tutor nel progetto di sviluppo e sperimentazione applicativa del prodotto.

Quale supporto riceveranno i team di sperimentazione selezionati?

Ciascun team di sperimentazione selezionato riceverà un supporto finanziario fino a 60.000,00€ con un tasso di cofinanziamento del 70%.
I team selezionati potranno inoltre usufruire di tutti i servizi offerti direttamente dal progetto AMable, quali: modellazione e simulazione; acquisizione e analisi dei dati; certificazione di qualità; post-produzione; sostegno, formazione e riqualificazione dei dipendenti nella progettazione per la produzione additiva; sostegno allo sviluppo tecnologico e all’accrescimento delle competenze. Per ulteriori indicazioni sui servizi offerti consultare l’Annex alle linee guida della call disponibile qui.

Come presentare una proposta?

Per presentare una proposta occorre utilizzare il template disponibile qui. La deadline per la presentazione delle proposte è il 1° Ottobre 2018. Per ulteriori informazioni sulle tipologie di progetto e di attività finanziabili, consultare le linee guida della call disponibili qui o il sito web del progetto AMable.

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La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ha annunciato il lancio di un programma di finanziamenti a supporto degli investimenti nel settore dell’agricoltura e della bioeconomia, ovvero nella catena del valore legata alla produzione e alla lavorazione di alimenti, materiali ed energia sulla base di risorse biologiche rinnovabili.

Bioeconomia e agricoltura: due priorità per l’Ue

“Le catene del valore dell’agricoltura e della bioeconomia sono fattori determinanti per l’economia europea” ha dichiarato il Presidente della BEI, Werner Hoyer, aggiungendo: “Il programma rafforzerà la competitività e creerà un elevato numero di posti di lavoro nelle aree rurali e nei piccoli centri abitati.

In questo modo potrà contribuire a porre un freno ai movimenti migratori tra campagna e città e, insieme ad altri progetti e misure, rappresenterà una soluzione allo spopolamento delle campagne sostenendo lo sviluppo economico rurale”.

Phil Hogan, Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, ha aggiunto: “Agevolare l’accesso ai finanziamenti per sbloccare investimenti nel settore agricolo è fondamentale per mantenere la leadership dell’Europa nel campo dei prodotti alimentari di qualità. Con il sostegno del Piano Juncker, il programma di investimenti della BEI rilancerà l’occupazione e la crescita dell’economia rurale europea”.

Il programma di finanziamenti rientra infatti in una più ampia serie di misure della BEI a beneficio di tali settori e sarà garantito attraverso il bilancio dell’Ue nel quadro del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), elemento cardine del Piano di investimenti per l’Europa della Commissione europea il cosiddetto Piano Juncker.

Un nuovo regolamento, entrato in vigore all’inizio del 2018, ha recentemente ampliato l’ambito di applicazione del FEIS, includendovi l’agricoltura sostenibile e la bioeconomia come settori specifici di intervento.

Budget e il periodo di attuazione del programma della BEI

Secondo quanto dichiarato da Andrew McDowell, Vicepresidente della BEI responsabile per la bioeconomia, si prevede che i 400 milioni di euro del programma potranno sostenere investimenti nel settore per oltre 850 milioni di euro in tutta Europa.

I progetti previsti nell’ambito del programma saranno attuati nel periodo 2018-2022.

Gli obiettivi del programma

Il programma intende contribuire alla promozione delle catene del valore della bioeconomia e al conseguimento delle finalità dell’Ue e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) in materia di ambiente e di economia verde a basse emissioni di carbonio.

Nonostante l’entità e l’importanza nell’economia europea, il settore dell’agricoltura e della bioeconomia è in gran parte costituito da aziende e cooperative difficili da raggiungere con lo strumento del prestito diretto e che usufruiscono di investimenti relativamente modesti.

Attraverso banche commerciali in tutta europea, la BEI si è già attivata con prestiti multibeneficiario, sostenendo l’attuazione di progetti da parte di agricoltori e di piccole e medie imprese attive nella bioeconomia.

Attraverso il programma, la BEI incrementerà il proprio impatto sul settore grazie al rafforzamento della competitività delle aziende europee che, disponendo di maggiori capacità e risorse per effettuare investimenti a lungo termine nell’innovazione, potranno sviluppare e commercializzare prodotti e servizi a maggior valore aggiunto.

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