Iperammortamento, Bonus Formazione e Credito d’Imposta godranno di altri 3 anni di Proroga.

Il neo Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, in una recente intervista (Il Sole 24 Ore – 25 Settembre 2019), ha presentato le linee guida che il suo Ministero osserverà nella riformulazione degli incentivi in cui si articola il Piano Impresa 4.0 per la trasformazione digitale delle imprese, nell’ambito della prossima manovra finanziaria.

Il Ministro ha annunciato la convocazione di un Tavolo Transizione 4.0, che prenderà il posto della Cabina di Regia.

Questo tavolo dovrà diventare la sede di un confronto permanente a cadenza mensile, secondo i piani ministeriali, per discutere le proposte di tutti gli attori del comparto industriale, le associazioni di categoria anche della filiera green, i sindacati.

Se è atteso un confronto con le parti sociali, il punto di partenza è la conferma, in legge di bilancio, di tutti gli strumenti che hanno stimolato l’economia reale, incontrando il favore delle imprese: iperammortamento, credito d’imposta formazione 4.0 e bonus per ricerca e sviluppo in primis.

Il rinnovo avverrà all’insegna della stabilità, o prevedendo almeno un orizzonte temporale triennale. Il Ministro Patuanelli, così come il predecessore Di Maio, è consapevole di quanto servano incentivi strutturali, essendo “necessario fornire certezza a chi fa investimenti: è difficile per un imprenditore rincorrere il rinnovo delle agevolazioni a ogni legge di bilancio. C’è bisogno della garanzia legata alla stabilità.”, come lo stesso Patuanelli ha esplicitato.

Le intenzioni ministeriali di abbandono della logica dei rinnovi annuali dovranno fare i conti con la disponibilità finale di risorse economiche della manovra. Pare, tuttavia, indifferibile neutralizzare lo “stand by” degli investimenti che tipicamente connota gli ultimi trimestri.

Puntualmente, infatti, la dinamica degli investimenti delle imprese subisce una brusca battuta d’arresto negli ultimi mesi di ogni anno, quando le imprese congelano ogni decisione, attendendo di comprendere se e come si articoleranno, nell’anno successivo, gli incentivi in scadenza.

Alla rimodulazione delle misure sotto il profilo dell’arco temporale di vigenza, si assocerà una revisione in chiave green. Alla trasformazione verso l’economia digitale si accompagna, infatti, nei proclami governativi, la transizione verso l’economia circolare.

Già nell’impianto originario del piano Industria 4.0, era sussistente, seppur in forma embrionale, l’attenzione all’ambiente e all’economia circolare. In particolare, nell’ambito dell’elenco dei beni iperammortizzabili, hanno fatto da subito parte i “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni”, nonché i “filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o fermare le attività di macchine e impianti”.

Ovviamente due voci dell’Allegato A alla Legge di Bilancio 2017 non riescono, da sole, a dipingere il Piano Impresa 4.0 di verde.

L’economia circolare è entrata significativamente nell’ambito delle politiche industriali solo di recente, con tre misure inserite nel Decreto Crescita (decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con legge 28 giugno 2019, n. 58).

Si tratta, in particolare, delle agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare (art. 26), delle agevolazioni dirette a favorire il reso degli imballaggi di merce ed il relativo riuso/riciclo(art. 26 bis), delle agevolazioni fiscali a favore delle imprese che acquistano prodotti da riciclo e da riuso (art. 26 ter).

Le misure, che hanno sicuramente suscitato l’interesse del tessuto imprenditoriale, rimangono in attesa dei decreti attuativi che le rendano operative.

La responsabilità “verde” del governo ha iniziato, dunque, a prendere forma, ma la vera svolta green è attesa con la prossima Legge di Bilancio. Al riguardo, Patuanelli ha anticipato che il Green New Deal si declinerà all’interno delle misure esistenti, segnatamente iperammortamento e credito d’imposta R&S, attraverso un maggior incentivo fiscale dedicato agli investimenti su sostenibilità ed economia circolare che potranno dimostrare di avere un impatto positivo.

Tra i driver della riformulazione delle misure incentivanti, vi saranno le istanze delle Micro, Piccole e Medie Imprese. Le misure infatti saranno coniugate “in una logica di maggiore sostegno alle piccole imprese attraverso l’introduzione di alcune premialità legate all’innovazione nelle filiere o nei grandi progetti, così da arrivare a tutto il tessuto produttivo, anche a quello maggiormente periferico e non solo geograficamente”, ha annunciato il Ministro.

Anche la formazione 4.0 è oggetto di attenzione nei disegni ministeriali.

Saranno, inoltre, valutate nuove misure ad ulteriore sostegno della crescita, soprattutto in chiave green economy, previo il confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per valutarne la sostenibilità economica. Ad ogni buon conto, è indubbio che già l’iperammortamento, il bonus R&S ed il credito d’imposta formazione 4.0 abbiano realizzato ottimi risultati per l’economia italiana.

Tra le misure che hanno maggiormente impresso uno shock positivo sull’economia, vi è l’iperammortamento, che funge da paradigma del piano Impresa 4.0.

Peraltro, si registrano recenti orientamenti di prassi a favore delle aziende su questa misura, le cui maglie sono sempre più definite ed ampie.

Si segnalano aperture circa l’eleggibilità delle etichette elettroniche, utilizzate nell’ambito della Grande Distribuzione Organizzata.

Risulta, innanzitutto, ribadita l’accessibilità all’iperammortamento da parte di tutte le imprese, indipendentemente dal settore economico in cui operano; se in un primo momento non vi era chiarezza sul punto, è stato poi esplicitato dalle FAQ del MiSE che sono agevolabili anche le imprese non manifatturiere, stante l’equipollenza di prodotto e servizio, ai fini della disciplina agevolativa.

In questo contesto, le etichette elettroniche interattive (Interactive Shelf Label), atte ad interagire con il cliente, con gli operatori e con il sistema informativo di fabbrica, possono essere agevolate nell’ambito dei “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità”, in particolare tra i “ sistemi intelligenti e connessi di marcatura e tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei singoli prodotti (ad esempio RFIS – Radio Frequency Identification).”

Innovation Fund, uno sguardo al futuro.

Il 12 settembre scorso, il team di IBS Consulting a Bruxelles ha partecipato a un workshop sull’Innovation Fund, organizzato da ETIP Bioenergy, in collaborazione con ART Fuels Forum, ETIP Renewable Heating and Cooling e Bioenergy Europe, presso la sede della DG RTD.

Cos’è Innovation Fund?

L’Innovation Fund sarà uno dei maggiori programmi di finanziamento al mondo per la dimostrazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, con particolare attenzione alle tecnologie e ai processi innovativi a basse emissioni di carbonio nelle industrie ad alta intensità energetica, compresi i prodotti che sostituiscono quelli ad alta intensità di carbonio, la cattura e l’utilizzo del carbonio (CCU), la costruzione e il funzionamento della cattura e dello stoccaggio del carbonio (CCS), la generazione innovativa di energia rinnovabile e lo stoccaggio dell’energia.

Incontro tra idee e innovazione tecnologica

Il workshop ha raccolto idee progettuali dai settori dei combustibili rinnovabili/biocombustibili e delle bioenergie, e si sono discussi aspetti cruciali per quanto riguarda la selezione e la gestione dei progetti. Sono state fornite presentazioni dalla DG RTD e dalla DG Clima, che hanno presentato le questioni chiave per il primo bando dell’Innovation Fund.

innovation-fund

La prima call di questo rivoluzionario fondo sarà lanciata a metà 2020: le proposte progettuali presentate saranno valutate considerando criteri come il grado di innovazione, la limitazione dei gas serra, la maturità del progetto, ma anche aspetti più prettamente economici, come la scalabilità e l’efficienza dei costi. L’agevolazione prevista per questo tipo di attività sarà un cofinanziamento fino al 60% dei costi operativi e di capitale aggiuntivi legati all’innovazione.

Un aspetto importante dell’Innovation Fund è la sua complementarietà con altre fonti di finanziamento, quali InvestEU, Horizon Europe, Connecting Europe Facility, Modernisation Fund, programmi nazionali per il sostegno della R&I nel campo delle tecnologie a basse emissioni di carbonio, e capitale privato.

Al workshop, IBS Consulting ha presentato, facendo le veci del Cluster Lombardo della Mobilità, un’idea progettuale dal titolo “Dual-fuel application in Heavy Duty Vehicles”, che si propone di trovare una soluzione a breve termine per convertire la maggior parte dei veicoli pesanti con l’utilizzo di sistemi di propulsione nuovi e aggiornati, per raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra provocate dal settore dei trasporti almeno del 60% entro il 2050.

Scopri il Bando per Grandi Progetti FRI FCS promosso dal MISE.

La tua azienda ha dei grandi progetti da sviluppare e consolidare all’interno del mondo Ricerca e Sviluppo? Noi di IBS Consulting possiamo esserti d’aiuto per raggiungere i tuoi obiettivi anche grazie alla partecipazione di bandi offerti dal MISE.

A partire da Novembre sarà possibile presentare le domande di accesso al bando FRI FCS per grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori Agenda Digitale e Industria Sostenibile e al bando per le aree tecnologiche Fabbrica Intelligente, Agrifood e Scienze della Vita.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha infatti pubblicato i decreti direttoriali del 2 ottobre 2019 che stabiliscono termini e modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sui due interventi, rifinanziati con risorse per complessivi 519 milioni di euro.

Vuoi scoprire il Bando Agenda digitale e Industria sostenibile?

Il primo intervento riattivato dal MISE è il regime di aiuto dedicato alle imprese che investono in grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori Agenda digitale e Industria sostenibile, chiuso dal settembre 2018 per esaurimento delle risorse finanziarie.

Si tratta delle misure disciplinate dai decreti del 15 ottobre 2014 e finanziati dal Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti (FRI) gestito da Cassa depositi e prestiti e dal Fondo Crescita Sostenibile (FCS) gestito dal MISE.

Le agevolazioni sono concesse in forma di finanziamento agevolato a valere sulle risorse FRI, a copertura del 70% delle spese ammissibili per le PMI e del 60% per le imprese di grande dimensione, a condizione di associarvi un finanziamento bancario erogato da una delle banche convenzionate. Al finanziamento si aggiunge un contributo alla spesa, a valere sul FCS, nella misura del 20% della spesa ammissibile.

Alla luce dell’interesse del mondo imprenditoriale, il Ministero mette ora a disposizione 247 milioni di euro a valere sul FRI per la concessione dei finanziamenti agevolati e 82 milioni a valere sulle risorse del FCS per la concessione del contributo diretto alla spesa, per un totale di 329 milioni di euro.

Una quota pari al 20% delle risorse totali è riservata alla realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale coerenti con le tematiche Agenda digitale o Industria sostenibile, ma finalizzate all’adozione di modelli di economia circolare o alla riconversione produttiva delle attività economiche in tale ambito attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs).

Quando presentare la domanda?

I termini per la presentazione delle domande scattano il 26 novembre 2019, ma le attività per la predisposizione delle istanze e della documentazione possono essere svolte dai soggetti proponenti, tramite la piattaforma informatica del Soggetto gestore, a partire dalle ore 10.00 del 10 ottobre.

Vuoi accedere al Bando?

Prenota un appuntamento con i consulenti di IBS Consulting, siamo da anni al servizio delle aziende Bresciane e Lombarde per agevolare l’accesso ai servizi di Finanza Agevolata. Ti basterà compilare molto semplicemente il form di contatto qui sotto per richiedere il tuo primo appuntamento conoscitivo. Scrivici e non farti scappare questa importante opportunità.

Apre Innodriver 2019: 7 milioni alle MPMI, domande al via sulla misura B

Torna il bando con risorse POR FESR: parte proprio oggi Gioved’ì 3 Ottobre il primo step  con chiusura a fine mese di Ottobre.

Innodriver, il bando di Regione Lombardia rivolto a micro e piccole imprese – ma anche a liberi professionisti – per sostenerne l’innovazione in forme diverse e su vari versanti.

Le domande per l’edizione 2019 aprono il 3 ottobre, con una dotazione complessiva di 7 milioni di euro su due misure (A e B) dai tempi diversi.

Invnodriver stanzia risorse a valere sull’Azione I.1.b.1.1 del POR FESR 2014‐2020, e punta a sostenere l’acquisto di:

  • servizi per l’innovazione tecnologica,
  • strategica,
  • organizzativa
  • commerciale delle imprese.

Dunque a stimolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, attraverso due strade:

  • il supporto alla collaborazione tra PMI e centri di ricerca (misura A),
  • l’accompagnamento delle imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei, promuovendo esperienze di successo nei paesi dell’UE (misura B).

Le finestre temporali, scopri le date per accedere a Innodriver 2019.

È su quest’ultima che prende il via la presentazione delle domande: lo sportello virtuale per la misura B apre alle ore 12 di Giovedì 3 Ottobre e rimane aperto fino alle 16 del 30 ottobre.

La seconda tappa, relativa alla misura A, prevede invece il via all’invio delle domande alle ore 15 il 21 novembre, la chiusura è fissata il 23 gennaio 2020, sempre per le ore 15.

Come vengono distribuite le risorse del bando Innodriver?

La misura B avrà una dotazione finanziaria di 900 mila euro, la A di 6,1 milioni.

Nel caso della misura A, in particolare, Regione si impegna a dare un contributo a fondo perduto, concesso a fronte della realizzazione di un investimento pari o superiore al minimo previsto; con un investimento di 40 mila euro, ad esempio, il contributo concedibile sarà di 25 mila euro.

Per la misura B è previsto invece un contributo a fondo perduto di 30 mila euro, a fronte della presentazione a valere sulla Fase 2 (EIC Accelerator Pilot) della misura Strumento per le PMI di Horizon 2020 di un progetto che ha ottenuto il Seal of Excellence in Fase 1.

Quali sono i Vincoli per partecipare al Bando?

Ogni soggetto, identificato da un univoco codice fiscale, può presentare una sola richiesta di contributo per ogni misura A e B, fino a un massimo di 2 richieste complessive per il presente bando.

Per info e maggiori dettagli si possono consultare i documenti in allegato, ovvero il bando e il relativo decreto.

Se vuoi accedere al bando e non sai come procedere, noi di IBS Consulting offriamo il nostro servizio di consulenza per ottenere agevolazioni finanziarie, fondi a contributo perduto e presentazione della completa documentazione per l’accesso a tutti i tipi di bandi e opportunità di finanziamento per la tua azienda.

50 milioni di euro per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa.

Vuoi accedere ai nuovi Voucher per l’Innovation Manager? Scopri come fare con IBS Consulting

A partire dal 7 novembre le imprese e le reti d’impresa potranno avviare la compilazione della domanda per richiedere il Voucher per l’Innovation Manager.

È stato, infatti, pubblicato oggi il decreto del MiSE che disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande e per l’erogazione dell’agevolazione.

La misura ha l’obiettivo di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa, presenti su tutto il territorio nazionale offrendo agevolazioni e incentivi di finanza agevolata.

Per il Voucher per l’Innovation manager sono disponibili le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019, per le annualità 2019 e 2020, pari complessivamente a 50 milioni di euro.

L’agevolazione verrà concessa sulla base di una procedura a sportello, per cui le domande inviate dalle imprese e dalle reti d’impresa verranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

L’iter di presentazione delle domande di agevolazione è articolato nelle seguenti fasi:

  • verifica preliminare del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10:00 del 31 ottobre 2019
  • compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2019 e fino alle ore 17.00 del 26 novembre 2019
  • invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 3 dicembre 2019.

Di seguito il decreto attuativo sul Voucher per l’Innovation Manager (2 luglio 2019): clicca qui per consultazione e dettagli.

Se vuoi invece richiedere una consulenza mirata e specifica per la tua azienda o attività imprenditoriale ti invitiamo a contattarci utilizzando il form di contatto sottostante.

La tua azienda sviluppa Grandi Progetti di Ricerca&Sviluppo? Accedi ai bandi con IBS Consulting.

Molte sono le iniziative e le opportunità di utilizzare strumenti di Finanza Agevolata per accedere a credito e a fondi perduti messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico o dalla Comunità Europea.

Di seguito andiamo ad indicare le varie opportunità per lo sviluppo di Grandi Progetti di Ricerca e Sviluppo.

Con decreto ministeriale 24 luglio 2015 sono state stabilite le condizioni atte a consentire il finanziamento a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), istituito presso Cassa depositi e prestiti, di due interventi del Fondo per la crescita sostenibile, costituiti, in particolare, da:

Con decreto ministeriale 9 giugno 2016 e con decreto ministeriale 18 ottobre 2017 sono state apportate alcune modifiche alla predetta disciplina.

Con decreto ministeriale 2 agosto 2019 sono destinate nuove risorse finanziarie complessive per le due tematiche e viene altresì prevista una riserva del 20% delle stesse da destinare ai progetti di ricerca e sviluppo finalizzati alla riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.

Come presentare la domanda? IBS Consulting ti può aiutare.

Con decreto direttoriale, in corso di emanazione, saranno stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sulle nuove risorse e definite le indicazioni di dettaglio sulle tematiche rilevanti inerenti l’economia circolare.

La domanda, pena l’invalidità e l’irricevibilità, deve essere redatta e presentata in via esclusivamente telematica selezionando una delle due procedure disponibili nel sito internet del Soggetto gestore, a seconda che si intenda presentare la domanda a valere sul bando Agenda digitale o a valere sul bando Industria sostenibile.

Onde evitare errori e quindi la mancata erogazione del credito potete sempre entrare in contatto con un nostro consulente che si prenderà cura di seguirvi in ogni singolo passo. Compila il form sottostante per avere maggiori informazioni.

Saremo felici di potervi aiutare.

 

POR  FESR 2014-2020, scopri il fondo per lo sviluppo e ricerca nel mondo della moda.

Conosci il fono POR FESR? Scoprilo con IBS Consulting.

Una nuova e importante agevolazione per tutte le aziende Lombarde che lavorano nel mondo della moda, settore molto competitivo sopratutto in termini di ricerca e sviluppo. Per questo motivo la Regione Lombardia ha messo a disposizione di tutte le aziende del settore Moda/Fashion un fondo specifico atto a “stimolare” e incrementare azioni di ricerca e sviluppo.

Con decreto n. 5044 del 10 aprile 2019, la Direzione Turismo, marketing territoriale e moda ha approvato il bando Fashiontech, in attuazione della delibera n. XI/1217 del 04/02/2019. La nuova misura agevolativa è rivolta a sostenere i progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati all’innovazione del settore “Tessile, moda e accessorio”, secondo il principio della sostenibilità, dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Il bando ha una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro e prevede, quali soggetti beneficiari, Partenariati composti da minimo tre imprese, di cui almeno due PMI, fino ad un massimo di 6 soggetti. Possono partecipare al partenariato PMI, Grandi Imprese, Organismi di Ricerca pubblici e privati/Università.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% per tutte le tipologie di beneficiari sia per gli investimenti in Ricerca Industriale che per gli investimenti in Sviluppo sperimentale, a fronte di un investimento minimo di progetto pari a € 1.000.000; il contributo massimo erogabile per ciascun progetto e, quindi, partenariato è di € 1.600.000

Chi può accedere al fondo?

Partenariati composti da minimo tre imprese, di cui almeno due PMI, fino ad un massimo di 6 soggetti. Possono partecipare al partenariato PMI, Grandi Imprese, Organismi di Ricerca pubblici e privati/Università.

Caratteristiche dell’agevolazione.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% (fino ad un massimo di € 1.600.000) per tutte le tipologie di beneficiari sia per gli investimenti in Ricerca Industriale che per gli investimenti in Sviluppo sperimentale, a fronte di un investimento minimo di progetto pari a € 1.000.000.

Come accedere all’agevolazione?

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica sulla piattaforma informativa “Bandi Online” (accessibile da www.bandi.servizirl.it) a partire dalle ore 12:00 del 30/04/2019 ed entro le ore 12:00 del 17/06/2019. Tutta la documentazione utile alla partecipazione è disponibile sulla piattaforma.

Scarica il BURL ufficiale di Regione Lombardia per maggiori dettagli. IBS Consulting è a tua competa disposizione per aiutarti a scoprire come accedere a questa preziosa opportunità e fruire dell’agevolazioni.

Compila il form e scopri e sarai contattato da un nostro consulente.

IBS Consulting e Patent Box.

Se sei arrivato a questa news è perchè probabilmente avrai avuto modo di leggere la nostra guida mirata al Patent Box. Agevolazione fiscale molto importante e utile per tutte le aziende che ne possono richiedere l’accesso.

Se ancora non conosci o non hai scoperto i dettagli del Patent Box ti invitiamo a leggere sul nostro sito tutte le informazioni che abbiamo redatto per condividere con voi i dettagli base.

IBS Consulting infatti vuole fornire a tutte le aziende e PMI la possibilità di conoscere più da vicino questa agevolazione, ecco il nostro approccio:

  •  svolgimento di uno studio di fattibilità volto a comprendere il potenziale beneficio fruibile dall’azienda qualora accedesse al regime PATENT BOX e ad individuare i beni immateriali agevolabili;
  • sulla scorta degli esiti dello studio di fattibilità , si procederà con la predisposizione dell’istanza;
  • l’azienda potrà decidere se utilizzare le modalità pre Decreto Crescita o quelle dettate dal Decreto Crescita.

Anticipiamo in oltre che per il mese di Settembre organizzeremo un convegno mirato al Patent Box, per riservare la vostra partecipazione potete compilare il form di contatto sottostante.

Continuate a leggerci e seguirci per essere sempre aggiornati sul mondo della finanza agevolata, dell’industria 4.0 e altri servizi.

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L’ambito soggettivo di applicazione dell’agevolazione è individuato dal comma 1 dell’articolo 2 del decreto Patent Box che, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 37 della legge di Stabilità 2015, ammette tra i beneficiari dell’agevolazione tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa senza alcuna altra specificazione o limitazione.

Si tratta quindi di un’importante e valida agevolazione che tutte le imprese posso cogliere. IBS Consulting vuole lavorare al tuo fianco per aiutarti ad accedere al Patent Box e permetterti di godere di agevolazioni fiscali fino del 50%.

Chi può agevolare del Patent Box?

Il Patent Box si applica quindi a tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato, in relazione alle attività produttive di redditi d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza degli stessi.

L’agevolazione è fruibile anche dalle stabili organizzazioni – a cui sono attribuibili i beni immateriali indicati all’articolo 6 del decreto Patent Box – nel territorio dello Stato di soggetti residenti in Paesi con i quali sia in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo.

L’articolo 3 del decreto Patent Box esclude dal beneficio le società assoggettate alle procedure di fallimento, alle procedure di liquidazione coatta amministrativa e di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.

Con riguardo a quest’ultima, si ritiene che il beneficio possa però spettare qualora la procedura sia finalizzata alla continuazione dell’esercizio dell’attività economica.

Chi non può avere accesso al Patent Box?

Non possono, invece, accedere al regime agevolativo quei soggetti, titolari di reddito d’impresa, che determinano il reddito con metodologie diverse da quella analitica (nuovo regime forfetario, tonnage tax, società agricole che esercitano l’opzione per determinare il reddito su base catastale, ecc.).

Per fruire dell’agevolazione, in osservanza al principio OCSE c.d. “nexus approach”, occorre che colui che esercita l’opzione abbia diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali e svolga attività di ricerca e sviluppo.

Ciò consente di collegare il godimento dell’agevolazione all’effettivo svolgimento di un’attività economica che si sostanzia nello sviluppo, manutenzione ed accrescimento del bene stesso.

In altri termini deve esserci un “nesso” tra le attività di ricerca e sviluppo, i beni immateriali ed il reddito agevolabile ad essi riferibile.

Vuoi sapere se la tua azienda può accedere al Patent Box?

IBS Consulting ti offre l’occasione di scoprire se la tua azienda ha le “carte in regola” per accedere all’agevolazione fiscale Patent Box. Per scoprirlo richiedi un appuntamento con un nostro consulente che sarà rispondere a tutte le tue domande. Compila il form sottostante.

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Patent Box, scopriamo insieme cosa serve e cosa comprende, passo per passo vi parleremo di questo importante strumento.

L’art. 1, dal comma 37 al comma 45, della Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014) ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo regime opzionale, detto “Patent box” per la tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzazione di alcune tipologie di beni immateriali, quali know-how, marchi e brevetti.

Questo regime agevolato, che ha principalmente l’obiettivo di favorire l’investimento delle imprese in attività di ricerca e sviluppo, è stato poi oggetto di modifiche sia ad opera del D.L. n. 3/2015 che della Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208/2015), mentre le disposizioni attuative della disciplina sono state emanate con decreto ministeriale del Ministro dello Sviluppo Economico in data 30 luglio 2015.

Cos’è il Patent Box?

Il patent box è un’agevolazione che consiste nella parziale esenzione (50%) dei redditi che derivano dall’utilizzo di alcuni beni immateriali con l’obiettivo di favorire un maggior numero di investimenti nelle attività di ricerca e di sviluppo, di incentivare il rientro in Italia dei beni immateriali che al momento risultano collocati all’estero, nonché il mantenimento di quelli che si trovano già in Italia per evitare una loro ricollocazione all’estero.

Cosa Comprende il Patent Box?

Uno strumento molto utile che aiuterà le aziende a salvaguardare i propri investimenti in termini di beni immateriali come:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali;
  • know how;
  • disegni e modelli, giuridicamente tutelabili;
  • processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili;
  • utilizzo congiunto di due o più dei suddetti beni immateriali, collegati tra loro da un vincolo di complementarietà ai fini della realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi.

Chi può richiedere il Patent Box?

Possono richiederlo tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa a prescindere dalla forma giuridica. Quindi anche imprenditori individuali, società di capitali (come S.p.a., S.a.p.a., S.r.l.), società di persone (S.n.c., S.a.s), società cooperative, società di mutua assicurazione, enti pubblici e privati che esercitano attività commercial, dalle dimensioni e dal regime contabile adottato.

Tutti questi soggetti devono però svolgere attività di ricerca e sviluppo finalizzati alla produzione di determinati beni immateriali, sia internamente o mediante contratti  stipulati con società diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa (possono essere incluse anche università o enti di ricerca e organismi equiparati)

Come richiedere il Patent Box?

Trattandosi si un regime fiscale opzionale è l’azienda che deve attivare una procedura specifica per ottenere l’agevolazione.

Per poter accedere al regime di tassazione agevolata, i soggetti che possono richiedere i Patent Box, devono esercitare un’opzione da comunicare all’agenzia delle Entrate con modalità telematiche.

Noi di IBS Consulting ovviamente siamo al vostro fianco per permettevi di accedere a questa importante agevolazione fiscale. Per scoprire come possiamo aiutarvi vi invitiamo a contattarci per fissare un appuntamento e prendere in esame la vostra aziende e i vostri beni immateriali.

Una volta confermata la vostra possibilità di richiesta procederemo ad inviare tutta la documentazione necessaria. Contattaci, saremo felici di potervi aiutare ad acceder a questo importante agevolazione fiscale.

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