Il Bando straordinario di Artes 4.0 finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che sfruttino le tecnologie 4.0 per fronteggiare la pandemia da COVID-19 e la lotta alle malattie infettive, con l’obiettivo di contenere gli effetti sociali ed economici a breve e lungo termine su tutti i settori sia pubblici che produttivi.

Il bando prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi erogati alle imprese beneficiarie nella misura massima del 50% dei costi/spese ammissibili sostenuti e documentati  fino all’importo massimo di 100.000 euro per ciascun progetto.

Quali sono i progetti ammissibili?

I progetti ammissibili devono essere compresi in una o un sottoinsieme delle seguenti aree tematiche focus di ARTES 4.0:

  1. Robotica e macchine collaborative
  2. Sistemi di Intelligenza Artificiale
  3. Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo
  4. Realtà aumentata, virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale e Human Computer Interaction
  5. Soluzioni 4.0 per la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro
  6. Digitalizzazione e robotizzazione di processi per aumentare la produttività e la sicurezza degli operatori
  7. Tecnologie per la security, “Cyber” e non, “augmented” (anche mediante droni in aree contaminate e/o in quarantena

Chi può beneficiare beneficiare delle agevolazioni previste dal bando?

• Micro Imprese e start-up

• Piccole Imprese

• Medie Imprese

• Grandi Imprese

 

La dotazione finanziaria disponibile è pari complessivamente a 550.000 euro.

La domanda va presentata entro e non oltre il 19 aprile ore 17.00

Per qualsivoglia informazione aggiuntiva, delucidazione e forma di supporto noi siamo a completa disposizione ai seguenti contatti:

Tel: +39 030 3666601

Whatsapp: +39 328 8891617

Lo European Innovation Council è lo strumento che, all’interno del Programma Horizon 2020, sostiene le piccole imprese e i protagonisti della ricerca con ambizioni e idee innovative permettendogli di scalare i mercati internazionali. Unisce e coordina i diversi attori coinvolti nel contesto del Programma Europeo per la ricerca e l’innovazione, permettendo agli imprenditori che sanno innovare radicalmente di accedere alle risorse finanziarie e alle opportunità di consulenza e networking. 

Nella scadenza di aprile, la seconda dopo che la Commissione ha deciso di introdurre una fase di verifica realizzata con un’intervista a Bruxelles delle migliori proposte precedentemente selezionate, le aziende italiane hanno ottenuto un ottimo risultato: delle quindici che dopo la valutazione preventiva del proprio progetto erano state invitate al colloquio, nove hanno superato il confronto con la Commissione, ottenendo un finanziamento a fondo perduto da 1 a 3 milioni di euro. 

Si tratta di due notizie positive per le imprese italiane. Da un lato, infatti, l’Italia è risultata il Paese con il maggior numero di aziende premiate: è un segnale importante dopo che nel primo round di interviste di febbraio solamente due imprese erano state finanziate. Ma, ancora più importante, è l’evidenza che gli imprenditori italiani sono a loro agio nel sostenere un colloquio davanti a una commissione, sostenendo un colloquio che somiglia molto di più a un pitch davanti a un venture capitalist che non un colloquio con un direttore di Banca, con cui i protagonisti del tessuto economico di piccole e medie imprese italiane hanno sicuramente più dimestichezza. 

Ma come ci si prepara alla selezione? 

Alcuni importanti consigli sono raccolti in questo articolo del Sole 24 Ore, che ha ascoltato le voci degli imprenditori, sia di quelli i cui progetti sono stati approvati sia di quelli rimandati. Spesso – confessano gli intervistati –  alcune domande della Commissione possono sorprendere, soprattutto al primo incontro. Non è un caso che per due dei vincitori, questa non fosse la prima intervista: il precedente incontro aveva permesso loro di affinare alcuni dettagli e punti deboli della presentazione e del progetto.

Da molte testimonianze emerge, poi, l’importanza di cerare la giusta empatia con la commissione, facendo attenzione a diversi aspetti: la tecnologia, il modello di business, la scalabilità. Infine, non è necessario che gli imprenditori ambiscano alla disruption tecnologica o a prospettive di crescita tipiche di alcune esperienze della Silicon Valley: le ultime occasioni, infatti, dimostrano la disponibilità europea a investire in forme diverse e più tradizionali di innovazione incrementale. 

Di Horizon 2020, all’interno del quale si inserisce lo European Innovation Council, fa parte anche il Programma Space-Up, di cui IBS Consulting è uno dei partner. Il programma ha l’obiettivo di finanziare le startup, i migliori progetti e idee imprenditoriali del settore aerospaziale e guidarle nelle diverse fasi di sviluppo del business. Aggrega un ampio network di esperti in grado di guidare le imprese selezionate con servizi di consulenza strategica, coaching e mentoring personalizzato, facilitando l’accesso alle risorse di Horizon 2020.

Vuoi sapere quali opportunità riserva alle imprese lo European Innovation Council di Horizon 2020?

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

[contact-form-7 id=”208″ title=”Contatti”]

 

Prende avvio SpaceUp: la piattaforma di lancio per le start-up innovative nel settore spazio

Il 14 e 15 Giugno si è tenuto in Germania, presso il cluster Aviaspace Bremen, il kick-off meeting che ha dato ufficialmente inizio alle attività di SpaceUp, progetto vincitore di finanziamento per la call COMPET-7-2017 pubblicata nel contesto del programma UE di Ricerca e Innovazione Horizon 2020. I dieci partner coinvolti si sono riuniti per discutere e concordare i prossimi passaggi operativi per l’implementazione delle attività previste.

Qual è l’obiettivo di SpaceUp?

L’obiettivo del progetto sarà quello di intercettare start-up innovative nel settore spazio, individuandone 60 tra quelle a più alto potenziale di innovazione e di successo.

Le 60 imprese selezionate saranno quindi supportate e accompagnate lungo il percorso che conduce dallo sviluppo di un’idea di business fino al suo lancio sul mercato, favorendone il posizionamento come leader del settore a livello internazionale.

Attraverso le attività di SpaceUp e il supporto alle start-up coinvolte, si vuole contribuire a:
• consolidare il settore spazio in Europa;
• aumentare l’utilizzo dei dati disponibili attraverso i sistemi di osservazione della terra a livello europeo (EGNOS, GALILEO, COPERNICUS);
• incentivare l’adozione di soluzioni del settore spazio in altri settori e viceversa.

Quali sono le attività?

Dopo una prima fase di scouting, le start-up preselezionate saranno invitate a fare domanda sul sito ufficiale del progetto per prendere parte alle attività e saranno esaminate da un comitato di esperti.

Il comitato offrirà una valutazione su diverse dimensioni del potenziale delle start-ups preselezionate, quali il modello di business proposto, l’accesso ad opportunità di finanziamento pubblico, l’interesse degli investitori privati, la capacità di trasferimento tecnologico da e verso altri settori e il potenziale di accesso al mercato.

Le start-up selezionate dal comitato avranno accesso ad un primo pacchetto di servizi altamente personalizzati forniti dai partner del progetto e basati su un’analisi approfondita dei relativi bisogni, che fornirà loro consulenza, conoscenze ed expertise con un alto valore aggiunto su aspetti quali risorse umane, definizione del business model, tutela della proprietà intellettuale, opportunità di accesso ai finanziamenti pubblici e privati, strategie di diversificazione e di inserimento in altri settori industriali.

A conclusione di questo processo, le start-up selezionate prenderanno parte alle Space Academies, sei eventi che avranno luogo in diverse sedi all’interno di ecosistemi ad alta intensità di attività, progetti ed imprese del settore spazio.

Le Space Academies offriranno agli start-upper selezionati una ulteriore occasione di formazione, approfondimento, supporto, matchmaking, networking e incontro di investitori e business partner.

Chi sono i partner coinvolti?

Le imprese selezionate per l’accesso alle attività di SpaceUp potranno contare su un’ampia offerta di servizi, conoscenze ed esperienza messi a disposizione dai dieci partner che compongono il consorzio.
Sotto il coordinamento del cluster Aviaspace di Brema, sono otto i partner che si affiancheranno ad IBS Consulting nelle attività del progetto: la European Trade Association for Business Angels, Seed Funds and Early Stage Market Players (EBAN), il Fraunhofer Institute for Production Systems and Design Technology (Fraunhofer IPK), l’International Association of Science Parks and Areas of Innovation (IASP), Gi Group, lo European Panel of Space SME Associations (SME4SPACE), la piattaforma di crowdfunding 200Crowd, il Consorzio di Ricerca Hypatia e Lazio Innova.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

Un 2017 amaro

Dopo l’attivismo che aveva caratterizzato il mercato globale delle fusioni e acquisizioni del 2016 e che aveva lasciato ben sperare gli analisti di settore, il mercato italiano dell’M&A chiude il 2017 con una flessione che lascia l’amaro in bocca.

Tuttavia, i rallentamenti pare che siano riconducibili alla mancata conclusione di operazioni annunciate nel 2017 che, se dovessero concretizzarsi nel 2018, riporterebbero i valori ben al di sopra della media auspicata.

Parliamo, per esempio, di operazioni che necessitano l’approvazione dell’Antitrust UE: Luxottica-Essilor; Ilva-Am Investco (braccio operativo di ArcelorMittal e Marcegaglia)
 di quelle operazioni che sono al vaglio, da diverso tempo, di commissari – ad acta-: si veda per esempio il caso Alitalia.

In termini di valore Kpmg, nel suo rapporto 2017 “Mergers & Acquisitions”, fa riferimento al mercato italiano con 733 operazioni concluse per circa 41 miliardi di euro spesi (l’1% in meno rispetto a quelle registrate nel 2016 con un differenziale di 15 miliardi di euro).

Richiedi un incontro con i nostri specialisti.

Bandi Horizon per il 2018-2020

La Commissione Europea ha aperto i bandi per il 2018-2020 di Horizon 2020 – Programma Quadro di Ricerca e Innovazione 2014-2020 destinato a finanziare progetti di ricerca o azioni volte all’innovazione scientifica e tecnologica che portino un significativo impatto sulla vita dei cittadini europei.

Con il Programma, la Commissione Europea intende aumentare l’impatto del suo finanziamento per la ricerca concentrandosi su temi sensibili, quali la migrazione, la sicurezza, il clima, l’energia pulita e l’economia digitale.

Chi sono i beneficiari?

  • Università;
  • Centri di ricerca;
  • Enti pubblici e privati;
  • PMI.

Qual è la dotazione finanziaria prevista?

La dotazione di bilancio per il triennio 2018-2020 è pari a 30 milioni di euro.

Quali sono le tempistiche e come si partecipa?

La data di apertura è il 02/11/2017 ore 12:00, mentre la chiusura sarà il 31/12/2020 ore 12:00.

Per partecipare è necessario compilare dei moduli di candidatura disponibili in riferimento ad ogni specifico bando, sul sito della Direzione generale Ricerca e innovazione della Commissione Europea.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

Quali progetti finanzia?

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma “Horizon 2020”, quali:

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

 Chi sono i soggetti ammissibili?

PMI con almeno due bilanci approvati che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti.

 Che progetti finanzia?

Progetti di ricerca e sviluppo che prevedano spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro.

 Quale durata dovranno avere i progetti?

Non superiore a 36 mesi.

 Che tipo di agevolazione è prevista?

  • Contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili;
  • Un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20 per cento dei costi e delle spese ammissibili.