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La Regione Lombardia mette sul piatto 9.500.000 euro a sostegno dell’innovazione delle MPMI commerciali lombarde: le domande potranno essere presentate a partire dal 2018.

Chi sono i soggetti beneficiari?

Micro, piccole e medie imprese commerciali lombarde con codice Ateco G47 in forma singola o aggregata.

Quali sono gli investimenti ammissibili?

Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di soluzioni e sistemi digitali da parte dei soggetti beneficiari per:
1. Organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer;
2. Sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel   punto vendita;
3. Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online.

Entro quando si devono concludere gli investimenti?
Gli interventi dovranno concludersi nel termine di 15 mesi a decorrere dal provvedimento di assegnazione dei contributi.

In cosa consiste l’agevolazione?

  • Per le domande presentate da imprese in forma singola: un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili (limite massimo di contributo è 20.000 euro ed il valore minimo degli investimenti deve essere pari a 10.000 euro).
  • Per le domande presentate da imprese in forma aggregata (minimo 6 imprese): un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammissibili (limite massimo di contributo è 60.000 euro ed il valore minimo degli investimenti deve essere pari a 20.000 euro).

Da quando si può presentare richiesta?

La domanda potrà essere presentata a seguito del decreto attuativo di Regione Lombardia.

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Al fine di perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale connessi al programma Industria 4.0, la legge di bilancio 2018 istituisce il Fondo per il capitale immateriale, la competitività e la produttività.

Il Fondo si aggiunge al credito d’imposta per la formazione 4.0, altro importante intervento previsto per sostenere la digitalizzazione delle imprese italiane.

Quali sono gli obiettivi?

Il Fondo intende sostenere interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività. Gli obiettivi di politica economica ed industriale per la crescita e la competitività del Paese da perseguire con il Fondo saranno definiti annualmente con delibera del Consiglio dei Ministri.

In che misura?

La misura prevede una dotazione di 5 milioni di euro per l’anno 2018 e di 250 milioni di euro a decorrere dal 2019.

Che cosa finanzia il Fondo?

Lo scopo è favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionali, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali e sviluppare le relazioni con il sistema del venture capital italiano ed estero.

Nello specifico è destinato a finanziare:

  • progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri, nelle aree strategiche per lo sviluppo del capitale immateriale funzionali alla competitività del Paese;
  • il supporto operativo ed amministrativo alla realizzazione dei progetti finanziati, al fine di valorizzarne i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo.

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2.535 le domande di finanziamento che le banche sono riuscite a soddisfare e 6,3 i miliardi di euro concessi alle imprese da ottobre 2013 a giugno 2017.

Questi alcuni dati forniti dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), dichiarando che il plafond complessivo, pari a 10 miliardi di euro, è stato in parte utilizzato per prestiti alle aziende in bonus intenzionate ad effettuare investimenti utili alla loro attività.

Grazie anche alla ripresa economica degli ultimi anni, gli istituti bancari stanno riuscendo a garantire un sostegno concreto alle PMI concedendo sempre più crediti alle imprese affidabili. Un segnale positivo riguarda anche il numero di domande di prestiti da parte delle PMI, sintomo della volontà di queste realtà di crescere ed effettuare sempre più nuovi investimenti destinati all’acquisto di beni materiali ed immateriali per le attività dell’impresa stessa.

Settori Maggiormente Coinvolti

Nello specifico, analizzando i dati, è possibile evidenziare i settori maggiormente coinvolti nelle richieste di concessione di crediti alle imprese:

  • Il 42% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore industria
  • Il 28,7% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore artigianato
  • Il 4,6% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore edilizie e opere pubbliche
  • Il 3,6% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore agricoltura
  • Il restante 13,2% dei finanziamenti è riferito a altri servizi

La decisione di concedere maggiori crediti alle imprese rientra nell’iniziativa promossa da ABI, attualmente rinnovata, “Imprese in sviluppo”: l’obiettivo di questa iniziativa è proprio quello di favorire la crescita degli investimenti delle PMI e più in generale la crescita di tutto il sistema economico.

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A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato del 30%, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo e di prodotto.

Per gli investimenti ordinari (acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature) lo sportello della Nuova Sabatini è riaperto già dal 2 gennaio, con un contributo in conto interessi, pari agli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di cinque anni al tasso del 2,75%.

Chi sono i beneficiari del contributo

Piccole e medie imprese con sede operativa in Italia.

Caratteristiche dell’agevolazione

L‘agevolazione consiste in un contributo in conto interessi, pari agli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di cinque anni al tasso del 2,75%.

Per investimenti relativi alla manifattura digitale è previsto un contributo maggiorato del 30%, arrivando ad un tasso del 3,575% annuo.

Il finanziamento, che deve essere erogato da una banca o società di leasing convenzionata, copre il 100% delle spese ammissibili per un importo compreso tra i 20.000 euro e i 2 milioni, anche frazionati in più acquisti.

Il finanziamento può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia, fino ad un massimo dell’80%.

Spese ammissibili per ottenere il contributo

  • Acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature e hardware nuovi e destinati all’uso produttivo. Per le operazioni in leasing, l’impresa locataria deve esercitare l’opzione di acquisto alla stipula del contratto.

Con contributo maggiorato del 30%:

  • investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, RfID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data di invio della domanda e conclusi entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Modalità e tempistiche

Lo sportello per gli investimenti ordinari è aperto dal 2 gennaio 2017; per gli investimenti relativi alla manifattura digitale con contributo maggiorato del 30% è possibile presentare domanda dall’1 marzo 2017.

Attenzione!

A partire dal 1° marzo, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda; le domande presentate con il vecchio modulo dopo il 1° marzo saranno considerate irricevibili

Il termine per la concessione delle agevolazioni è stato prorogato al 31 dicembre 2018.

L’erogazione non è automatica ma subordinata alla valutazione del merito di credito dell’impresa da parte della banca/società di leasing.

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Regione Lombardia ha stanziato 35 milioni di euro per una misura dedicata al settore del Turismo e dell’attrattività promossa dall’Assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini. L’agevolazione, che dovrebbe entrare in vigore a partire da marzo, è volta ad incentivare le opere di riqualificazione attraverso un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento ammissibile, per un massimo di 50 mila euro.

Chi sono i beneficiari del fondo?

Strutture ricettive alberghiere e extra-alberghiere gestite in forma imprenditoriale, compresi i bed & breakfastpubblici esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, street food).

L’Agevolazione per chi accede al fondo

La misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento ammissibile per un massimo di 50 mila euro.

Interventi ammissibili per ottenere il fondo

Sono ammessi ad agevolazione gli interventi di riqualificazione relativi ai seguenti ambiti:

  • enogastronomia & food experience;
  • natura & green;
  • sport & turismo attivo;
  • terme & benessere;
  • fashion e design;
  • business congressi & incentive.

Spese ammissibili

  • arredi, impianti, macchinari e attrezzature;
  • hardware e software;
  • opere edili – murarie e impiantistiche.

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