Al via un nuovo bando dedicato a “Fabbrica intelligente, Agrifood, Scienze della vita” e “Calcolo ad alte prestazioni”.

Sei pronto ad usufruire di una nuova opportunità per la tua azienda? Grazie ad IBS e ai servizi di Finanza Agevolata saremo in grado di aiutare la tua azienda a sviluppare nuovi processi e migliorare il rendimento della tua attività.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha infatti deliberato per mezzo del Decreto Ministeriale 2 Agosto 2019 un nuovo intervento agevolativo a  favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell’ambito delle aree tecnologiche:

  • Fabbrica intelligente
  • Agrifood
  • Scienze della vita
  • Calcolo ad alte prestazioni

Come Funziona il nuovo Bando

L’intervento agevolativo verrà attuato secondo una procedura valutativa negoziale, prevista per gli Accordi per l’innovazione, ai sensi del decreto ministeriale 24 maggio 2017, per i progetti con costi ammissibili compresi tra 5 e 40 milioni di euro nell’ambito delle aree tecnologiche “Fabbrica intelligente” , “Agrifood”, “Scienze della vita” e “Calcolo ad alte prestazioni”.

Relativamente alla tematica “Calcolo ad alte prestazioni” si tratta del cofinanziamento delle proposte progettuali delle imprese italiane selezionate nei bandi emanati nel corso del 2019 dall’impresa comune di elaborazione elettronica di elevata prestazione (EuroHPC) istituita ai sensi del regolamento n. (UE) 2018/1488 del Consiglio europeo.

Le risorse a disposizione

All’intervento sono assegnate risorse pari a 190 milioni di euro di cui 140 a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile e 50 milioni di euro a valere sulle economie derivanti dalle risorse destinate alle aree svantaggiate del paese dal Piano di Azione e Coesione 2007-2013.

Le risorse sono destinate come segue:

per settore applicativo e per territorio

  • 72 milioni di euro al settore “Fabbrica intelligente”, di cui 20 milioni riservati agli interventi da realizzare nelle regioni “ex obiettivo convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia;
  • 42 milioni di euro al settore “Agrifood”, di cui 12 milioni riservati agli interventi da realizzare nelle regioni “ex obiettivo convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia;
  • 52 milioni di euro al settore “Scienze della vita”, di cui 18 milioni riservati agli interventi da realizzare nelle regioni “ex obiettivo convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia;
  • 24 milioni di euro al settore “Calcolo ad alte prestazioni”.

A chi si rivolge

I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del c.c., nn. 1, 3 e 5), e i centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti (fino a cinque), anche gli Organismi di ricerca e, per i progetti del settore applicativo “Agrifood”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Le agevolazioni sono concedibili nella forma del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato, in misura coerente con i limiti fissati dal regolamento (UE) n. 651/2014.

All’apertura dei termini per la presentazione delle domande e alla definizione, in particolare, dei relativi modelli e dei criteri di valutazione dei progetti si provvede con decreto direttoriale, in corso di adozione.

Vuoi accedere a questo Bando?

IBS Consulting, grazie alla sua decennale esperienza e presenza sul mercato può essere il tuo partner ideale per poter accedere al bando in questione. Entra in contatto con noi compilando il form sottostante e un nostro consulente risponderà in breve tempo per fissare un primo incontro conoscitivo e valutare la possibilità all’accesso al credito agevolato. Non aspettare entra in contatto con noi.

POR  FESR 2014-2020, scopri il fondo per lo sviluppo e ricerca nel mondo della moda.

Conosci il fono POR FESR? Scoprilo con IBS Consulting.

Una nuova e importante agevolazione per tutte le aziende Lombarde che lavorano nel mondo della moda, settore molto competitivo sopratutto in termini di ricerca e sviluppo. Per questo motivo la Regione Lombardia ha messo a disposizione di tutte le aziende del settore Moda/Fashion un fondo specifico atto a “stimolare” e incrementare azioni di ricerca e sviluppo.

Con decreto n. 5044 del 10 aprile 2019, la Direzione Turismo, marketing territoriale e moda ha approvato il bando Fashiontech, in attuazione della delibera n. XI/1217 del 04/02/2019. La nuova misura agevolativa è rivolta a sostenere i progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati all’innovazione del settore “Tessile, moda e accessorio”, secondo il principio della sostenibilità, dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Il bando ha una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro e prevede, quali soggetti beneficiari, Partenariati composti da minimo tre imprese, di cui almeno due PMI, fino ad un massimo di 6 soggetti. Possono partecipare al partenariato PMI, Grandi Imprese, Organismi di Ricerca pubblici e privati/Università.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% per tutte le tipologie di beneficiari sia per gli investimenti in Ricerca Industriale che per gli investimenti in Sviluppo sperimentale, a fronte di un investimento minimo di progetto pari a € 1.000.000; il contributo massimo erogabile per ciascun progetto e, quindi, partenariato è di € 1.600.000

Chi può accedere al fondo?

Partenariati composti da minimo tre imprese, di cui almeno due PMI, fino ad un massimo di 6 soggetti. Possono partecipare al partenariato PMI, Grandi Imprese, Organismi di Ricerca pubblici e privati/Università.

Caratteristiche dell’agevolazione.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% (fino ad un massimo di € 1.600.000) per tutte le tipologie di beneficiari sia per gli investimenti in Ricerca Industriale che per gli investimenti in Sviluppo sperimentale, a fronte di un investimento minimo di progetto pari a € 1.000.000.

Come accedere all’agevolazione?

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica sulla piattaforma informativa “Bandi Online” (accessibile da www.bandi.servizirl.it) a partire dalle ore 12:00 del 30/04/2019 ed entro le ore 12:00 del 17/06/2019. Tutta la documentazione utile alla partecipazione è disponibile sulla piattaforma.

Scarica il BURL ufficiale di Regione Lombardia per maggiori dettagli. IBS Consulting è a tua competa disposizione per aiutarti a scoprire come accedere a questa preziosa opportunità e fruire dell’agevolazioni.

Compila il form e scopri e sarai contattato da un nostro consulente.

Il nostro Paese risulta essere al primo posto per il numero di beneficiari dei fondi diretti europei, le nostre aziende finalmente iniziano a richiedere e avere accesso ai preziosi fondi messi a disposizione dalla comunità Europea. Se anche la tua azienda vuole scoprire come accedere a questi strumenti di Finanza Agevolata allora IBS Consulting può esservi d’aiuto.

Vediamo nel dettaglio come l’Italia usufruisce di questi fondi.

I dati della Commissione europea

Secondo dati della Commissione Europea relativi al 2018, l’Italia è al primo posto per numero di enti e imprese che beneficiano di finanziamenti europei a gestione diretta. Tra le regioni italiane, poi, sono le imprese lombarde ad assicurarsi il 28,33% del totale italiano.

Tuttavia, nonostante l’ottimo risultato in termini di numero di beneficiari, il tasso di successo di enti e imprese italiane ai progetti europei – cioè la percentuale dei progetti vinti sul totale delle proposte presentate – è mediamente inferiore a quello di altri Paesi.

Horizon 2020: programma che ha coinvolto di più l’Italia

Il programma nel quale l’Italia è più coinvolta nel 2018 è Horizon 2020, con 1.079 impegni di spesa, un centinaio in più rispetto all’anno precedente.

Horizon 2020 è il programma europeo per l’innovazione e la ricerca. Nell’arco di questa programmazione è stata messa a disposizione una cifra di circa 80 miliardi di euro, ai quali si aggiungono gli investimenti privati. L’obiettivo dello strumento finanziario Horizon 2020 è quello di garantire la competitività dei prodotti, dei servizi e dei brevetti europei nel mercato globale.

Il programma, quindi, ha come obiettivo il raggiungimento di una crescita innovativa, sostenibile e inclusiva mettendo assieme ricerca e innovazione nei campi dell’eccellenza scientifica, leadership industriale e nell’affrontare le sfide sociali.

I nuovi Bandi di progetto previsti per il 2020

Recentemente, la Commissione europea ha pubblicato i bandi di progetto che si apriranno per il 2020. Non farti scappare la possibilità di ricevere questi fondi per la tua azienda! Rivolgiti a IBS Consulting per ricevere il supporto dei nostri esperti in europrogettazione.

Contattaci per richiedere dettagli o un incontro. Siamo a vostra disposizione.

Riparte il Credito di imposta pubblicità per il 2019 e gli anni a venire. Accedi con IBS Consulting

Una nuova importante opportunità per le PMI Lombarde che vogliono accedere ed usufruire di strumenti di finanza agevolata. IBS Consulting potrà esservi d’aiuto per accedere a questa nuova opportunità, scopri i dettagli.

Grazie all’approvazione del Decreto Legge 59/2019 l’incentivo diventa infatti permanente.Consentirà di spesare gli investimenti pubblicitari sulla stampa e sulle radio e TV locali.

A chi è rivolto?

  • Imprese (piccole e grandi);
  • Lavoratori autonomi;
  • Enti non commerciali.

Cosa finanzia?

Investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa, quotidiana e periodica – anche on line! – sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.

Il beneficio spetta a chi ha già fatto pubblicità: le imprese che non hanno investito nel 2018 non possono pertanto richiedere l’incentivo per il 2019.

Cosa NON finanzia il Credito d’Imposta Pubblicità?

  • Inserzioni pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social;
  • Televendite, servizi di pronostici, giochi e scommesse;
  • Spese accessorie e costi di intermediazione.

Quali sono i requisiti per accedere al Credito d’Imposta Pubblicità?

Gli investimenti devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il ROC – Registro degli operatori di comunicazione, e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile.

A quanto ammonta l’agevolazione?

Il credito d’imposta è fissato nella misura del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati per tutte le categorie di soggetti ammessi.

Nel caso si debba ricorrere alla ripartizione percentuale, scattano due limiti: nessun contributo può superare il 5 per cento del totale delle risorse annue destinate agli investimenti sui giornali, ed il 2 per cento delle risorse annue destinate agli investimenti sulle emittenti radiofoniche e televisive locali.

Il credito sarà utilizzabile in compensazione mediante il modello F24. L’agevolazione è concessa nei limiti del Regolamento De Minimis.

Come si usufruisce dell’incentivo?

E’ prevista una prenotazione on line. Per il 2019 la domanda va presentata dal 1 al 31 ottobre 2019, mentre per gli anni successivi lo sportello per l’invio delle domande resterà aperto dal 1° al 31 marzo.
Manca ancora lo stanziamento delle risorse per il 2019, ma il Governo si è impegnato a darne attuazione entro il prossimo ottobre.

Contatta un esperto di IBS Consulting per avere maggiori informazioni compilando il form sottostante:

Fondo Faber, regione Lombardia per le PMI

Buone notizie per tutte le aziende artigiane lombarde, infatti, riapre per una terza fase il bando Faber di Regione Lombardia, che offre  un contributo a fondo perduto per l’acquisto di macchinari e software per l’innovazione.

Grazie ad un emendamento al bilancio presentato dal consigliere bresciano di Forza Italia, Gabriele Barucco, e approvato dal Consiglio regionale, ci sono altri 5 milioni di euro a disposizione degli artigiani per affrontare il futuro. Futuro sempre più complicato vista l’alta competizione internazionale.

Grazie a questa nuova “spinta” le aziende lombarde potranno affrontare nuovi investimenti in macchinari e software per migliorare processi e flussi produttivi interni.

«Con l’emendamento presentato – afferma il consigliere regionale Gabriele Barucco – riapriamo per una terza fase il bando Faber. Un importante strumento a disposizione degli artigiani, per contribuire a fondo perduto all’acquisto di macchinari e di software per l’innovazione, prova ne sia che ogni volta che viene riaperto l’ammontare disponibile viene sempre esaurito».

Dati interessanti per la provincia di Brescia

Solo nella provincia di Brescia nel 2019 sono stati erogati oltre 1,2 milioni di euro alle imprese artigiane e il secondo bando ha chiuso in anticipo per la fine dei contributi, interamente assegnati nei primi giorni di apertura.

Secondo fonti della regione, nei sette mesi dell’anno gli investimenti stimolati e parzialmente finanziati, in macchinari e software per la modernizzazione e l’efficientamento delle aziende artigiane bresciane sono stati in totale 4.364.600 euro, mentre i fondi stanziati per due bandi nel 2019 sono stati 4.604.005 euro.

Adesso, con questo emendamento, si aggiungono altri 5 milioni.

«Queste risorse – conclude Barucco – consentono di fare il salto dall’artigianato classico al mondo dei maker: risollevando anche le catene dell’indotto, messe a dura prova dalle crisi aziendali che purtroppo insistono sul nostro territorio».

Noi di IBS Consulting vogliamo lavorare al vostro fianco per aiutarvi ad accedere a questi preziosi strumenti di Finanza Agevolata che possono fare la differenza in molte aziende dove molto spesso le risorse per ricerca e sviluppo sono sempre limitate per cause e fattori di crisi.

Contattaci e richiedi un incontro per analizzare la tua situazione e valutare concretamente l’opportunità di accedere ai fondi.

Erogazione del contributo Nuova Sabatini, novità per le PMI

Sono state introdotte dalla circolare direttoriale n. 296976 del 22 luglio 2019 nuove modalità operative per la richiesta di erogazione del contributo.

Fermo restando che la trasmissione della documentazione deve essere effettuata secondo il piano temporale già in vigore, il nuovo iter di richiesta di erogazione consente alle PMI beneficiarie, previo accesso alla Piattaforma Informatica, la compilazione guidata della:

  • Dichiarazione di ultimazione dell’investimento (di seguito: modulo DUI) contenente l’elenco dei beni oggetto di agevolazione, da inoltrare al Ministero tramite Piattaforma, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante o del procuratore;
  • Richiesta Unica di erogazione (di seguito: modulo RU) contenente tutte le singole quote annuali di contributo previste dal piano temporale di liquidazione indicato nel decreto di concessione, da inoltrare al Ministero tramite piattaforma, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante o del procuratore.
  • Richiesta di Pagamento (di seguito: modulo RP) che attiva il pagamento di ciascuna quota successiva alla prima, da presentare annualmente al Ministero, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella piattaforma.

Inoltre, al fine di agevolare la fase transitoria, le PMI che abbiano già richiesto una o più quote del contributo sulla base delle modalità operative previgenti alla data del 22 luglio 2019 devono compilare e trasmettere al Ministero, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella piattaforma, la Richiesta di erogazione delle Quote di contributo Rimanenti (di seguito: modulo RQR).

Erogazione del contributo in un’unica soluzione per i finanziamenti di importo non superiore a 100 mila euro

In seguito al recepimento dell’articolo 20, comma 1, lettera b) del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (decreto Crescita), convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per le domande di agevolazione che presentano un finanziamento deliberato di importo non superiore a 100 mila euro, presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dal 1° maggio 2019, il contributo è erogato dal Ministero alla PMI beneficiaria in un’unica soluzione, con le modalità e nei termini previsti dalla vigente disciplina della misura agevolativa per l’erogazione della prima quota.

Hai le idee confuse in merito alla Nuova Sabatini?

Entra in contatto con IBS Consulting, sarà per noi un piacere poterti essere d’aiuto ad ottenere la corretta agevolazione per la tua azienda. Da anni, per mezzo di strumenti di finanza agevolata aiutiamo le aziende ad essere più competitive e performanti.

Compila il form seguente per richiedere un incontro.

Sei alla ricerca di nuovi bandi e opportunità per agevolazioni finanziarie che possano far decollare la tua attività?

Regione Lombardia concede contributi a fondo perduto su tre tipologie di interventi:

  • acquisto di servizi dai centri di ricerca,
  • partecipazione allo Sme Instrument fase 2
  • supporto ai progetti di brevettazione europea/internazionale

IBS Consulting vuole introdurre il Bando Innodriver pensato da Regione Lombardia per tutte le PMI del territorio.

Il bando agevolato ha l’obiettivo di sostenere le imprese che effettuano investimenti in ricerca tecnologica e hanno in previsione il deposito di brevetti per nuovi prodotti e servizi.

La dotazione finanziaria complessiva è di 11 milioni di euro come contributo a fondo perduto, gli aiuti si inseriscono nel Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR 2014 – 2020 e sono suddivisi in tre sezioni a seconda della tipologia di progetto:

  • 7,4 milioni di € misura A – Collaborazione tra PMI e centri di ricerca
  • 600 mila € misura B – Supporto alle proposte che hanno ottenuto il “Seal of Excellence” nella fase 1 “strumento per le PMI” di Horizon 2020
  • 3 milioni di € misura C – Supporto ai processi di brevettazione – bando esaurito il 28 settembre

La Misura A si rivolge a tutte le PMI i cui obiettivi sono incentrati nella realizzazione di progetti di innovazione tecnologica di processo e di prodotto: gli obiettivi di queste aziende sono quindi legati all’incremento di produttività ed efficienza nel ciclo produttivo di beni e servizi e alla creazione di nuovi mercati progettando prodotti originali o aumentando la varietà di quelli esistenti.

Il progetto deve essere realizzato mediante una collaborazione con centri di ricerca accreditati, al fine di stimolare sinergie continue fra enti e organismi con queste realtà.

Le PMI che possono partecipare al bando devono appartenere ad una delle seguenti aree di specializzazione:

  • Aerospaziale,
  • Agroalimentare,
  • Eco-industria,
  • Manifatturiero avanzato,
  • mobilità sostenibile,
  • Industrie di salute,
  • Creative e culturali,
  • Smart Cities e Communities.

La Misura B consiste nella concessione di finanziamenti alle PMI lombarde innovative dotate di certificazione “Seal of Excellence” rilasciata dall’Unione Europea: l’attestato conferma l’eccellenza dei progetti di innovazione tecnologia presentati per i bandi europei di Horizon 2020 non finanziati a causa dell’esaurimento delle risorse stanziate.

Per sanare quindi la mancanza di fondi dell’Unione Europea, la Regione Lombardia ha stabilito di stanziare 600.000 euro per queste imprese: ogni progetto potrà essere finanziato fino ad un massimo di 30.000 euro.

Come le PMI Lombarde devono inviare la richiesta di Partecipazione al Bando Innodriver?

Molto semplicemente, noi di IBS Consulting siamo al vostro servizio e a vostra disposizione per tutti i chiarimenti e approfondimenti del caso. Da anni ci occupiamo di Finanza Agevolata, Bandi a Fondo Perduto e altri servizi dedicati alle aziende lombarde.

Per questo ti chiediamo di entrare direttamente in contatto con noi per poter accedere al Bando Innodriver, saremo felici di rispondere a tutte le vostre domande. Compila il form sottostante.

 

Patent Box, come accedere all’agevolazione mediante la determinazione diretta del beneficio.

Introdotta la possibilità di autodeterminare l’imponibile agevolabile senza attività di ruling con L’Agenzia delle Entrate Articolo 4 (Modifiche alla disciplina del Patent box) La disciplina contenuta nell’articolo 1, commi da 37 a 43, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (cd. regime “patent box”), ha richiesto sia un consistente impiego di risorse da parte dell’Amministrazione finanziaria, sia un rilevante impegno da parte dei contribuenti, in considerazione della complessità e delicatezza della materia.

Il predetto impegno, in particolare, si è concentrato, a decorrere dal 2015, sulla stipula degli accordi finalizzati alla determinazione del relativo reddito agevolabile.

I profili altamente tecnici riconducibili alle modalità di determinazione del contributo dei beni immateriali alla determinazione del reddito d’impresa agevolabile, hanno dato luogo a tempi di attesa non in linea con le esigenze di celerità e con le dinamiche degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuate dai contribuenti sui beni immateriali oggetto di sfruttamento economico.

La proposta emendativa ha l’obiettivo di consentire ai contribuenti di accedere all’agevolazione mediante la determinazione diretta del beneficio, rimandando il relativo confronto alla successiva fase di controllo.

Pur tuttavia, al fine di garantire le esigenze di certezza degli operatori, la proposta emendativa prevede che, in caso di rettifica del reddito escluso da imposizione, la sanzione per infedele dichiarazione non si applica qualora, nel corso dell’accesso, ispezione, verifica o di altra attività istruttoria, il contribuente consegni all’Amministrazione finanziaria la documentazione idonea a consentire il riscontro della corretta determinazione della quota di reddito escluso, indicata in un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, con il quale sono, altresì, definite le ulteriori disposizioni attuative del presente articolo.

Tale impostazione si pone in un rapporto di coerenza con analoghi meccanismi premiali concessi ai contribuenti, laddove gli stessi si sottopongano a complessi regimi di oneri documentali che, in presenza di idoneità della documentazione, prevedono la disapplicazione delle sanzioni per infedele dichiarazione.

La disciplina è alternativa, previa opzione da parte del contribuente, a quella ordinaria basata sull’accordo disciplinato dall’articolo 31-ter del D.P.R. n. 600 del 1973 e si applica, per tutti i contribuenti che intendano beneficiare dell’agevolazione, a partire dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.

Tale disciplina si applica anche nel caso in cui sia in corso la procedura prevista dall’articolo 31-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, a condizione che non sia stato concluso il relativo accordo. In tal caso, il contribuente dovrà comunicare all’Agenzia delle entrate in maniera espressa la propria volontà di rinunciare alla procedura stessa.

Il comma 5 mantiene ferma la possibilità per tutti i contribuenti che intendono accedere al regime agevolativo, in particolare per coloro per i quali non ricorre l’obbligatorietà della procedura prevista dell’articolo 31-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, di accedere alle esimenti sanzionatorie previste nel comma 2, mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa ai sensi dell’articolo 2, comma 8 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, nella quale deve essere data indicazione del possesso della documentazione idonea di cui al comma 1 per ciascun periodo d’imposta oggetto di integrazione.

Tale facoltà, tuttavia, viene concessa, qualora la predetta dichiarazione integrativa sia presentata prima della formale conoscenza dell’inizio di qualunque attività di controllo relativa al regime previsto dai commi da 37 a 43 dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Sia per i soggetti che esercitano l’opzione a regime ai sensi del comma 1, sia per i soggetti che esercitano l’opzione per le annualità pregresse ai sensi del comma 4 l’agevolazione deve essere utilizzata a decorrere dalla dichiarazione delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo d’imposta nel corso del quale è esercitata la medesima opzione.

In particolare, per i soggetti che esercitano l’opzione ai sensi del comma 1, la variazione in diminuzione deve essere ripartita in tre quote di pari importo da indicare nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta nel corso del quale è esercitata l’opzione e in quelle relative ai due periodi d’imposta successivi.

Per i soggetti che esercitano l’opzione ai sensi del comma 4, l’agevolazione consiste nella somma delle variazioni in diminuzione correlate ai periodi di imposta di applicazione dell’agevolazione, ovverosia a quelli compresi fra la data di presentazione dell’istanza di accordo e l’esercizio dell’opzione.

Tale somma deve essere ripartita in tre quote di pari importo da indicare nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta nel corso del quale è esercitata l’opzione e in quelle relative ai due periodi d’imposta successivi.
Resta ferma l’ordinaria modalità di fruizione del beneficio per coloro per i quali non ricorre l’obbligatorietà della procedura prevista dell’articolo 31-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.

Vuoi avere un consulente a te dedicato per scoprire maggiori informazioni e ottenere l’agevolazione Patent Box? Allora contattaci compilando il form seguente

IBS Consulting e Patent Box.

Se sei arrivato a questa news è perchè probabilmente avrai avuto modo di leggere la nostra guida mirata al Patent Box. Agevolazione fiscale molto importante e utile per tutte le aziende che ne possono richiedere l’accesso.

Se ancora non conosci o non hai scoperto i dettagli del Patent Box ti invitiamo a leggere sul nostro sito tutte le informazioni che abbiamo redatto per condividere con voi i dettagli base.

IBS Consulting infatti vuole fornire a tutte le aziende e PMI la possibilità di conoscere più da vicino questa agevolazione, ecco il nostro approccio:

  •  svolgimento di uno studio di fattibilità volto a comprendere il potenziale beneficio fruibile dall’azienda qualora accedesse al regime PATENT BOX e ad individuare i beni immateriali agevolabili;
  • sulla scorta degli esiti dello studio di fattibilità , si procederà con la predisposizione dell’istanza;
  • l’azienda potrà decidere se utilizzare le modalità pre Decreto Crescita o quelle dettate dal Decreto Crescita.

Anticipiamo in oltre che per il mese di Settembre organizzeremo un convegno mirato al Patent Box, per riservare la vostra partecipazione potete compilare il form di contatto sottostante.

Continuate a leggerci e seguirci per essere sempre aggiornati sul mondo della finanza agevolata, dell’industria 4.0 e altri servizi.

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Conosci le nuove modalità di accesso al Patent Box?

Grazie ad IBS Consulting potrai aver ben chiare le modalità di accesso alle agevolazioni fiscali relative al Patent Box.  I metodi per poter accedere a questo strumento infatti sono state rinnovate e si possono riassumere in tre grandi categorie.

Andiamo ad analizzarle e scoprirle insieme.

Patent Box ad accesso rapido

Riguardo alle modalità di accesso, la nuova disciplina stabilisce che, a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto crescita, i titolari di reddito di impresa che optano per il regime patent box, possono scegliere, in alternativa alla procedura di ruling, di determinare autonomamente e di indicare direttamente in dichiarazione il reddito agevolabile.

Per far questo, gli interessati devono indicare le informazioni necessarie per la determinazione del beneficio in “idonea documentazione” predisposta da un provvedimento del direttore dell’Agenzia contenente anche le ulteriori disposizioni attuative della nuova disciplina.

Coloro che optano per la nuova procedura e, quindi, autodeterminano il reddito agevolabile, devono ripartire la relativa variazione in diminuzione in tre quote annuali di pari importo da indicare nella dichiarazione dei redditi e dell’Irap relativa al periodo d’imposta in cui viene esercitata la scelta e in quelle relative ai due periodi d’imposta successivi.

Documentazione idonea

La documentazione deve essere costituita da un documento diviso in due sezioni dove indicare il modello organizzativo dell’impresa, la sua struttura partecipativa e il mercato di riferimento, gli elenchi dei beni immateriali e delle attività di ricerca e sviluppo, le plusvalenze realizzate tramite la cessione di Ip agevolabili (intellectual property), le informazioni di sintesi sulla determinazione del reddito agevolabile, infine, il metodo adottato (Cup, Rpsm, o altro), la procedura da seguire in caso di rinuncia.

La documentazione dovrà essere consegnata all’amministrazione finanziaria entro 20 giorni dalla relativa richiesta e, se durante il controllo della corretta determinazione della quota di reddito escluso emerge l’esigenza di ulteriori informazioni, queste dovranno essere fornite entro 7 giorni.

Ricalcolo senza penalità

In caso di rettifica del reddito escluso dalla base imponibile, da cui derivi una maggiore imposta o una differenza del credito, la sanzione dal 90 al 180% prevista per l’infedele dichiarazione (articolo 1, comma 2, del Dlgs n. 471/1997) non si applica qualora nel corso di accessi, ispezioni, verifiche o di altra attività istruttoria, il contribuente consegni all’Agenzia la documentazione idonea a consentire la verifica della corretta determinazione della quota di reddito escluso dalla tassazione.

A tal proposito, il comma 3 del provvedimento stabilisce l’obbligo per il contribuente che possiede la documentazione ad hoc di darne comunicazione all’amministrazione finanziaria nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta per il quale lo stesso beneficia dell’agevolazione.

Se vuoi avere maggiori dettagli in merito al metodo di accesso più rapido, opportuno e idonea alla tua situazione aziendale entra in contatto con un nostro consulente che sarà in grado di aiutarti nella gestione della documentazione necessaria.