Il 5 Dicembre la Commissione europea ha pubblicato un bando per intensificare l’azione dell’UE nel promuovere una mobilità sicura, pulita e interconnessa.

Le risorse del bando, rese disponibili attraverso il meccanismo Connecting Europe Facility (CEF), contribuiranno alla priorità della Commissione di stimolare gli investimenti e creare posti di lavoro. Il bando offre possibilità di finanziamento per progetti nel settore dei trasporti che riguardino sezioni e collegamenti transfrontalieri, lo sviluppo di porti marittimi nell’ambito della rete globale transeuropea dei trasporti, nonché le azioni rivolte alla riduzione dell’inquinamento acustico e della rumorosità del trasporto merci su rotaia.

Il commissario UE per i trasporti Violeta Bulc ha dichiarato che l’obiettivo ultimo del bando pubblicato è di sostenere progetti nel settore dei trasporti ad alto valore aggiunto a livello europeo, contribuendo alla realizzazione dell’agenda dell’UE per l’occupazione e la crescita e rafforzando la coesione sociale, economica e territoriale dell’Unione.

Che cos’è Connectin Europe Facility?

Connecting Europe Facility è uno strumento di finanziamento chiave dell’UE per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività attraverso investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo.

Connecting Europe Facility sostiene lo sviluppo di reti transeuropee ad alte prestazioni, sostenibili ed efficacemente interconnesse nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. Gli investimenti del CEF mirano a colmare delle dorsali europee dell’energia, dei trasporti e del digitale.

Il CEF va a vantaggio dei cittadini di tutti gli Stati membri, in quanto rende gli spostamenti più facili e più sostenibili, migliora la sicurezza energetica dell’Europa consentendo al tempo stesso un uso più ampio delle energie rinnovabili e facilita l’interazione transfrontaliera tra pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini.

Quali investimenti nel settore dei trasporti?

Connecting Europe Facility per i trasporti mira a sostenere gli investimenti per la costruzione di nuove infrastrutture o per il ripristino e l’ammodernamento di quelle esistenti.

CEF per i trasporti si concentra quindi su progetti transfrontalieri volti ad eliminare le strozzature o a colmare i collegamenti mancanti in varie sezioni della rete centrale e della rete globale, nonché su priorità orizzontali come i sistemi di gestione del traffico, l’innovazione nell’uso delle infrastrutture, la riduzione dell’impatto ambientale, l’efficienza energetica e la sicurezza.

CEF contribuisce attivamente alla politica europea in materia di reti trans-europee dei trasporti (Trans-European Transport Network TEN-T), ovvero:
• completamento, entro il 2030, della rete centrale, strutturata attorno a nove corridoi multimodali;
• completamento, entro il 2050, della rete globale per l’accessibilità a tutte le regioni europee.
Dal 2014, 689 progetti nel settore dei trasporti sono già stati supportati dal CEF con circa 23 miliardi di euro di finanziamenti UE.

Cosa finanzia il bando CEF per i trasporti?

Il bilancio indicativo dell’invito è di 100 milioni di euro, così ripartiti:
• 35 milioni di euro per i progetti in materia di riduzione della rumorosità del trasporto merci su rotaia;
• 65 milioni di euro per i progetti relativi alla implementazione della rete europea dei trasporti.

Le domande di finanziamento nell’ambito dell’invito devono essere presentate tra l’8 gennaio 2019 e il 24 aprile 2019.

Il 17 gennaio 2019 si terrà un Info Day online per fornire ulteriori informazioni sul bando ai potenziali soggetti proponenti.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina del bando e l’infografica disponibile qui.

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Aperte le candidature per le start-up per la prima Space Academy ad Helsinki

Sono aperte le iscrizioni per la prima Space Academy del progetto SpaceUp che si terrà a Helsinki il 3-4 giugno 2019!
Se hai una start-up attiva nel settore spazio, che utilizza tecnologie spaziali o con possibili applicazioni nel settore spazio, puoi presentare domanda di partecipazione al programma.

Perché partecipare?

SpaceUp è una piattaforma di lancio sul mercato per le start-up innovative

Le start-up selezionate accederanno a servizi di supporto e consulenza altamente specializzati.

Nella prima fase gli esperti di SpaceUp metteranno a disposizione delle start-up selezionate esperienza e competenze in diverse aree di bisogni chiave per la crescita e il consolidamento delle iniziative imprenditoriali e delle idee progettuali affrontando tematiche quali:
• accesso al credito e a finanziamenti pubblici e privati;
• definizione e miglioramento del modello di business;
• crescita e sviluppo delle risorse umane;
• protezione della proprietà intellettuale.

Le start-up selezionate verranno accompagnate verso la partecipazione a una delle sei Space Academies che verranno organizzate nel contesto del progetto fino al 2021.

Cosa sono le Space Academies?

Si tratta di eventi che verranno organizzati dai partner del progetto SpaceUp in diverse location ad alta intensità di attività nel settore spazio in tutta Europa.
Durante le Space Academies, le start-up selezionate potranno partecipare a sessioni di coaching e mentoring avanzate e incontrare potenziali investitori e business partner, attraverso un format di due giorni così articolato:

Day 1: Nel primo giorno delle Space Academies gli start-upper possono migliorare le proprie competenze e ottenere informazioni da esperti su vari argomenti, con sessioni di coaching e mentoring frontali di gruppo, incontri one-to-one e tavole rotonde.

Day 2: Nel secondo giorno delle Space Academies dei key-note speakers apriranno dibattiti e discussioni tra esperti del settore e saranno tenute sessioni di pitching grazie alle quali le start-up selezionate si rivolgeranno ad un pubblico di rappresentanti del settore finanziario, dei capitali di rischio e di imprenditori di successo provenienti da tutto il mondo.

La prima Space Academy si terrà a Helsinki il 3-4 Giugno 2019, in concomitanza del Congresso annuale di EBAN, la rete europea dei Business Angels e prima del matchmaking event per start-up Arctic 15.

Maggior dettagli sull’agenda della Space Academy di Helsinki saranno presto disponibili, inclusi i contenuti dei moduli di coaching e i relatori e gli esperti che parteciperanno al secondo giorno.
Consulta il sito di SpaceUp per aggiornamenti e non esitare a contattare IBS Consulting.

Come partecipare?

Per presentare domanda di partecipazione occorre creare un account sul sito di SpaceUp. Attraverso la dashboard sarà quindi possibile accedere al modulo di registrazione.

Le start-up non selezionate per la prima Space Academy di Helsinki, potranno comunque ripresentare domanda per gli eventi successivi e verranno indirizzate verso altre iniziative e programmi di supporto per le start-up nel settore spazio a livello regionale ed europeo.

Per non perdere alcun aggiornamento o novità sul progetto iscriviti alla newsletter e crea il tuo account sul sito di SpaceUp.

Terzo bando per proposte progettuali dell’iniziativa europea su Agricoltura, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici

L’iniziativa di programmazione congiunta su agricoltura, sicurezza alimentare e cambiamenti climatici (FACCE-JPI) riunisce 22 paesi che si sono impegnati nel contesto dello spazio europeo della ricerca ad affrontare le sfide interconnesse dell’agricoltura sostenibile, della sicurezza alimentare e dell’impatto dei cambiamenti climatici.

Obiettivi e campo di applicazione dell’invito

In questo quadro verrà a breve pubblicato un invito a presentare proposte per migliorare la cooperazione in tutto lo spazio europeo della ricerca nel settore dell’intensificazione sostenibile dei sistemi di produzione e trasformazione della biomassa alimentare e non alimentare, compresi i concetti di bioraffineria.

L’obiettivo del bando è quindi di sostenere l’innovazione, la creazione di valore e l’intensificazione sostenibile della produzione di biomassa, tenendo conto delle necessarie condizioni economiche, ambientali e sociali e della lotta ai cambiamenti climatici.

Le proposte presentate nell’ambito dell’invito dovrebbero proporre soluzioni che utilizzino tutta la biomassa proveniente da terreni agricoli, incolti e forestali in una prospettiva olistica per quanto riguarda i sistemi alimentari e non alimentari.

In linea con i precedenti inviti a presentare proposte, si prevede che i progetti si baseranno sulle ricerche già svolte nel quadro definito dall’iniziativa FACCE-JPI.

Ammissibilità

Il bando mira a selezionare proposte progettuali di ricerca collaborativa implementate da consorzi transnazionali di organizzazioni di ricerca ed imprese provenienti da almeno due paesi partecipanti all’iniziativa.
La durata dei progetti proposti può arrivare fino a 36 mesi. Le norme nazionali di ammissibilità, compresa la potenziale ammissibilità del settore privato, ad esempio le PMI, saranno pubblicate insieme al testo dell’invito.

Procedure di candidatura e criteri di valutazione

La presentazione della proposta avviene online sul sito disponibile qui. Sarà inoltre reso disponibile uno strumento di per la ricerca di partner e la formazione del partenariato.
La presentazione è articolata in due fasi, ovvero attraverso una prima proposta preliminare seguita da una proposta completa che sarà valutata da esperti indipendenti.

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Assemblea delle PMI europee a Graz, presentato il rapporto della Commissione Europea

Si è tenuta dal 19 al 21 novembre a Graz, in Austria, l’Assemblea annuale delle PMI europee. L’Assemblea rappresenta l’evento più significativo per le piccole e medie imprese in Europa e si svolge sempre una volta all’anno durante la Settimana europea delle PMI, una campagna paneuropea coordinata dalla Commissione che mira a promuovere l’imprenditorialità in Europa e ad aiutare gli imprenditori esistenti a trovare informazioni sulle forme di sostegno disponibili e cerca di incoraggiare un maggior numero di persone ad avviare una propria impresa.

L’evento, organizzato e promosso nel quadro del semestre di Presidenza Austriaca dell’Unione europea, ha visto anche la partecipazione del Commissario europeo per il bilancio e le risorse umane Oettinger.

Il Commissario ha affermato che l’Ue intende continuare a offrire un forte sostegno alle PMI, che rappresentano la spina dorsale dell’economia europea al fine di supportarle nella creazione di nuove opportunità di crescita e di lavoro per i cittadini europei.

Oettinger ha inoltre ribadito come nella proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale siano stati stanziati 4 miliardi di euro per consentire alle PMI europee di trarre pieno vantaggio dal mercato unico europeo. Ulteriori risorse per 2 miliardi di euro saranno inoltre impegnate ed erogate attraverso il Fondo InvestEU – di cui vi abbiamo già parlato in passato in un nostro articolo – che creerà ulteriori opportunità per le PMI.

In questa occasione la Commissione ha inoltre pubblicato la sua relazione annuale sulle Piccole e Medie Imprese europee.
La relazione annuale fornisce una sintesi delle dimensioni, della struttura e dell’importanza delle PMI per l’economia europea e una panoramica dei risultati passati e previsti delle PMI dal 2008 al 2019. Sono inclusi anche degli studi comparativi con i paesi partner al di fuori dell’UE e con il settore delle grandi imprese.

Secondo quanto emerge dalla relazione, la ripresa delle Piccole e Medie Imprese europee continua e il loro contributo alla crescita economica e dell’occupazione è superiore a quanto previsto.

Il mercato europeo rimane il mercato chiave per le PMI: l’80% di quelle esportatrici ha venduto i propri prodotti all’interno dell’UE, mentre meno della metà ha venduto a mercati al di fuori dell’UE e poco più di un quarto ha fatto entrambe le cose. Le esportazioni di beni delle PMI sono aumentate del 20% dal 2012.

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Con riferimento al settore Agroalimentare, la Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (DG AGRI) della Commissione europea ha identificato come priorità quella di difendere e promuovere le produzioni europee.

In questa prospettiva DG AGRI in collaborazione con l’agenzia esecutiva europea CHAFEA (Consumers, Health, Agricolture and Food Executive Agency), gestisce un Programma di promozione dei prodotti agroalimentari che ha il fine di aprire nuove opportunità di mercato per gli agricoltori e per l’industria alimentare dell’UE tramite l’organizzazione di iniziative di promozione e d’informazione sui prodotti, sia intra UE che nei Paesi terzi (il regolamento è disponibile qui).

Quali azioni saranno implementate nel contesto del programma?

Esistono 2 tipi di azioni:

• Le azioni organizzate direttamente dall’UE, che consistono in visite di alto livello guidate dal Commissario all’Agricoltura, e/o nella partecipazione a fiere internazionali del settore, e/o nell’organizzazione di campagne d’informazione per la promozione dei prodotti agroalimentari europei;

• Le azioni organizzate da associazioni europee di produttori,
di settore, che ottengono un co-finanziamento dell’UE.

Si tratta di azioni che vengono applicate ad un’ampia gamma di prodotti e che possono essere realizzate sia da Associazioni di produttori che da organismi con valenza nazionale ed europea rappresentativi del settore, assieme agli organismi pubblici attivi nella promozione di prodotti agroalimentari.

La Commissione Europea definisce le priorità strategiche per la promozione dei prodotti agroalimentari ed i criteri di finanziamento all’interno di un Programma di Lavoro Annuale, nel quale vengono indicati i prodotti ed i mercati che potranno esserne oggetto. All’Agenzia esecutiva CHAFEA spettano invece i seguenti compiti: redazione e pubblicazione degli Inviti a presentare proposte e valutazione dei progetti presentati; assegnazione e gestione dei finanziamenti per i programmi “multipli”; organizzazione di eventi di promozione e comunicazione sia intra-UE che nei Paesi terzi.

La Commissione seleziona anche programmi “singoli”, facenti riferimento ad organizzazioni, singole, o in raggruppamento, di un solo Stato membro. In tal caso il programma viene gestito da un’autorità nazionale, in Italia il MIPAAFT.

In sintesi, i programmi “singoli”, possono essere presentati da una o più organizzazioni di un solo Paese membro, mentre i programmi “multipli”, devono necessariamente prevedere la partecipazione di organismi nazionali di almeno 2 stati membri,
la presenza di uno o più organizzazioni a carattere europeo.

Quali sono state le priorità ed attività del programma per il 2018?

Il programma per il 2018 si è focalizzato su campagne promozionali e informative individuali verso Paesi extra UE con i maggiori potenziali di crescita. Per i programmi intra-UE l’azione della Commissione si è concentrata sul co-finanziamento di campagne d’informazione dei consumatori sulle etichette e marchi di tutela e garanzia a carattere europeo. I fondi sono stati assegnati inoltre a particolari settori obiettivo: una delle priorità ha riguardato il settore dell’allevamento sostenibile di ovini; un’altra priorità è stata la promozione di un’alimentazione salutare per accrescere il consumo di frutta all’interno dell’UE.

Quali sono le prospettive future?

In tale quadro nei prossimi tre anni saranno avviate 79 campagne relative a un’ampia gamma di prodotti tra i quali: prodotti lattiero-caseari; olive e olio d’oliva; prodotti ortofrutticoli.
48 programmi sono destinati a Paesi non membri dell’UE, e, in accordo con la priorità citata in precedenza, 23 programmi sono rivolti al settore degli ortofrutticoli.
Quest’anno, un totale di 172,5 milioni di euro è stato assegnato ai beneficiari (97 milioni di euro destinati a “programmi semplici”, 75,5 milioni di euro ai “programmi multipli”). I programmi selezionati coinvolgono attori provenienti da 19 Stati membri.

Si rimarca il successo ottenuto dal sistema Italia; saranno infatti coordinati da organizzazioni italiane 22 programmi su un totale di 79 programmi accolti dall’UE. Tali programmi consisteranno principalmente in campagne promozionali pluriennali che metteranno in rilievo la qualità e i vantaggi dei prodotti italiani in Europa e nel mondo.

Per il 2019 la Commissione prevede una spesa totale di 200 milioni di euro per la promozione dei prodotti agroalimentari dell’UE.

Per ulteriori informazioni sui progetti approvati ed in fase di attuazione visitare la pagina disponibile qui.

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La scorsa settimana l’Autorità Bancaria Europea e la BCE hanno pubblicato i risultati dello stress test incrociato del 2018 sulle banche. Le quattro banche italiane sottoposte alla prova (Intesa, Ubi Banca, Unicredit e Bpm) hanno superato il test, ottenendo buoni risultati. Come scrive Il Sole 24 Ore, pur con esiti differenti, i quattro istituti hanno infatti riportato indici patrimoniali (Cet 1 ratio) superiori all’asticella “minima” del 5,5 per cento nello scenario macroeconomico avverso, ritenuto più problematico, e ampi margini di sicurezza nello scenario di base.

Le quattro banche si trovano in una situazione diversa. In caso di shock e quadro macroeconomico avverso, nella proiezione dell’Eba verso il 2020, solo il Cet 1 di Intesa San Paolo resterebbe sopra il 10%. Quello di Unicredit si posizionerebbe tra il 9% e il 10% mentre Bpm e Ubi si troverebbero
tra l’8% e il 9%.

Le banche italiane fanno meglio di alcune importanti banche tedesche e inglesi. Verso il fondo della classifica, in particolare, tre importanti banche del Regno Unito: Lloyds Banking Group, Barclays e Royal Bank of Scotland.

In generale il giudizio dell’Eba, comunicato a mercati chiusi per limitare l’influenza diretta sulle contrattazioni, ha dato un esito positivo: il rafforzamento della situazione patrimoniale delle 48 banche UE poste sotto la lente di ingrandimento ha migliorato la loro posizione in caso di
peggioramento delle condizioni economiche.

Sempre a Il Sole 24 Ore, il direttore dell’analisi economica e statistica dell’Eba, Mario Quagliariello, ha infatti sottolineato che

il risultato dello stress test mostra che gli sforzi delle banche per migliorare la loro base di capitale negli ultimi anni hanno contribuito a rafforzare la loro resilienza e la capacità di fronteggiare choc economici gravi e gli impatti materiali sul capitale.

I risultati dei test serviranno alle autorità bancarie, sia italiane che europee, a capire come muoversi per affrontare le debolezze e le vulnerabilità ancora presenti in alcune banche, in particolare relative al rafforzamento di capitale.

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I fondi strutturali non sono l’unica opportunità che i soggetti pubblici e privati (aziende, startup, università, enti e associazioni) che vogliono investire hanno per beneficiare delle agevolazioni e del sostegno delle istituzioni europee. Sebbene presentino alcune esigenze specifiche, anche i fondi diretti sono un’ottima opportunità a disposizione degli esperti di europrogettazione per aiutare le imprese a muoversi all’interno dell’orizzonte comunitario e a ottenere il sostegno finanziario ai propri progetti di innovazione e sviluppo.

Cos’è un fondo europeo diretto?

Strutturati in programmi tematici e strumenti per l’assistenza interna, i fondi diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione Europea e vengono erogati in sovvenzioni (grants) a progetti selezionati generalmente su temi cari alla Commissione attraverso “Call for proposals”, o attraverso appalti aggiudicati per mezzo di bandi di gara, “Call for tenders”. 

A questa pagina, il sito della Commissione Europea raccoglie tutte le informazioni relative ai fondi diretti (si tratta, ad esempio, del programma Horizon2020, del programma Cosme o del programma Erasmus+). Un aspetto importante, che caratterizza i fondi diretti, è che per partecipare alla domanda è necessario creare un parternariato trasnazionale, che coinvolga almeno due stati membri della Comunità Europea. Sebbene questo possa, apparentemente, rendere più complicato l’accesso alle risorse esistono diversi portali attraverso cui cercare potenziali partner attivi su temi e ambiti coerenti a quello in cui si è sviluppato il proprio progetto.

I fondi diretti in Italia nel 2017

Ottime notizie per l’Italia nel 2017. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea ed elaborati da Assocamerestero, lo scorso anno il nostro Paese si è infatti assicurato il secondo posto per numero di enti e imprese che hanno beneficiato di finanziamenti europei a gestione diretta. Anche se, in un commento raccolto da Il Sole 24 Ore, il segretario generale Gaetano Fausto Esposito ha sottolineato alcune aree di miglioramento relative, ad esempio, all’ammontare dei finanziamenti raccolti (rispetto a cui scivoliamo in quinta posizione). 

 Ancora Esposito commenta: 

L’architettura dei programmi è spesso complessa, i potenziali beneficiari hanno scarsa propensione a informarsi e l’esigenza di creare partnership si rivela in alcuni casi uno scoglio.

Giocare d’anticipo, informarsi per tempo su tutte le richieste e le esigenze del bando, affidarsi a partner con provata esperienza e un’ampia rete di contatti è fondamentale per avere successo nella presentazione della domanda.

Contattaci e i nostri esperti sapranno aiutarti a sfruttare al meglio le opportunità:

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SpaceUp è un progetto finanziato dal programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE (Horizon 2020).
L’obiettivo generale di SpaceUp è contribuire a livello europeo a supportare la crescita e lo sviluppo di un’industria spaziale competitiva.
In concreto il progetto mira ad individuare e selezionare le start-up a più alto potenziale di innovazione a livello europeo.

Entro la fine del progetto i partner coinvolti accompagneranno 60 startup innovative del settore spazio, lungo il percorso che conduce dallo sviluppo di un’idea di business fino al suo lancio sul mercato, favorendone il posizionamento come leader del settore a livello internazionale.
Questo percorso includerà la partecipazione ad uno dei sei eventi che verranno organizzati in location ad alta intensità di attività, produzione ed investimenti nel settore spazio, le Space Academies.

Questi eventi di due giorni daranno l’opportunità alle start-up selezionate e beneficiarie del progetto di:
• ricevere servizi personalizzati di supporto;
• fare rete con potenziali business partner e investitori e altri attori dai settori della finanza, dell’industria, dei cluster spaziali e dei parchi scientifici

Attraverso questi eventi SpaceUp vuole immergere le start-up selezionate in un vero e proprio ecosistema spaziale europeo.

Quando e dove si svolgeranno le Space Academies?
Le Space Academies di SpaceUp forniranno assistenza commerciale e tecnica specifica per le start-up selezionate e le supporteranno nell’applicare tecnologie e soluzioni sviluppate nel settore spazio ad altri settori industriali, scientifici e commerciali (e viceversa).

Space Academy 1 – Helsinki, Finlandia

La prima Space Academy si terrà il 3-4 giugno 2019 a Helsinki, Finlandia.
L’evento si svolgerà prima della conferenza Arctic15 che si terrà il 5-6 Giugno e che ospiterà anche il Congresso Annuale di EBAN, la rete europea dei Business Angels.
Il Congresso Annuale di EBAN è un evento di due giorni a cui partecipano più di 300 rappresentanti del settore degli early stage investors nonché imprenditori di tutto il mondo.

Space Academy 2 – Brema, Germania

La seconda Space Academy si terrà invece il 19-21 novembre 2019 a Brema, Germania, in corrispondenza con lo Space Tech Expo.

Come partecipare a SpaceUp e alle Space Academies?

Per ulteriori informazioni sul progetto e sulle Space Academies e per presentare domanda di partecipazione, visitare il sito SpaceUp.

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A un anno dal lancio della European Battery Alliance (EBA), il piano d’azione della Commissione è in fase di implementazione. Il piano d’azione strategico per le batterie è stato elaborato sulla base di discussioni con le principali parti interessate del settore industriale, gli Stati membri e la Banca europea per gli investimenti. Esso si rivolge a tutte le attività che possono supportare gli Stati membri, le regioni e l’industria europea nella realizzazione di progetti di produzione di pile competitive, innovative e sostenibili nell’UE.

I primi impianti pilota di produzione sono in costruzione e ulteriori progetti verranno avviati al fine di far raggiungere all’UE una posizione avanzata nel settore strategico dell’innovazione e della produzione di batterie.

Qual è l’importanza strategica del settore delle batterie per l’industria europea?

Le batterie saranno essenziali per l’industria automobilistica del XXI secolo come lo sono stati i motori a combustione nel XX secolo. Se l’UE vuole mantenere la sua leadership nel settore automobilistico, ma anche nel settore dell’energia pulita e sostenibile, deve aumentare il suo grado di autonomia e indipendenza nello sviluppo e nella produzione di batterie.

Le attività implementate in questo contesto daranno inoltre impulso all’occupazione e alla crescita e stimoleranno ricerca ed innovazione anche in altri settori, contribuendo a preparare l’industria europea per gli impegni assunti dall’UE in materia di cambiamenti climatici nel contesto dell’accordo di Parigi.

Quali saranno le prossime azioni chiave dell’UE?

In questo quadro la Commissione europea sta portando avanti azioni chiave in diversi ambiti e dimensioni:

• Un nuovo quadro normativo – si sta conducendo uno studio preparatorio per un nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile, che definirà i criteri di prestazione e sostenibilità che le pile dovranno soddisfare per essere immesse sul mercato dell’UE;

• Materie prime – è stato avviato un dialogo dalla Commissione con gli Stati membri al fine di sviluppare un quadro di insieme per la ricerca, l’estrazione e il riciclaggio delle materie prime per le batterie;

• Partenariati interregionali – sono stati avviati dei partenariati interregionali con il supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), tra cui uno guidato dalla Regione Lombardia sullo smaltimento e sul riutilizzo di batterie che mira creare una rete di impianti pilota per il riciclaggio.

Quali finanziamenti nel settore?

Horizon 2020

Il 24 gennaio 2019 si aprirà un bando, con un bilancio totale di 114 milioni di EUR, nel contesto del programma Horizon 2020 a sostegno degli obiettivi dell’Alleanza europea per le batterie.

Per il 2020 saranno inoltre pubblicati ulteriori topic per progetti relativi alle batterie con un bilancio totale di 70 milioni di euro.
Per il prossimo programma quadro di Ricerca ed Innovazione Horizon Europe si prevede inoltre la costituzione di un esteso partenariato sulle batterie.

Erasmus+

Nell’ambito del programma Erasmus+, il prossimo bando per proposte progettuali nel quadro delle Alleanze per le abilità settoriali sarà pubblicato alla fine di ottobre 2018. Questo nuovo invito riguarderà sei settori, comprese le “batterie per l’elettromobilità”. I progetti finanziati dovranno individuare i deficit e le future esigenze in termini di competenze per questo settore e lavoreranno sulla definizione di profili professionali e programmi di studio “fondamentali”, redigendo un piano d’azione da attuare a livello nazionale o regionale.

Quali progetti sono stati avviati?

Di seguito l’elenco non esaustivo dei progetti di produzione e degli investimenti annunciati nel contesto dell’implementazione del piano di azione della European Battery Alliance.

Materiali per batterie

Umicore ha annunciato un importante investimento in Polonia per la produzione di materiali catodici. L’impianto si baserà sulle tecnologie più avanzate e le consegne inizieranno alla fine del 2020;

BASF, attiva nel mercato dei materiali per batterie punta su una crescita del mercato delle batterie agli ioni di litio e prevede di aggiungere capacità produttive in Europa;

Solvay sta promuovendo attività di ricerca e sviluppo necessarie per batterie ad alta efficienza (sviluppo di elettroliti, separatori di elettrodi e separatori all’avanguardia) ed intendono costruire un impianto di produzione in Europa.

Celle di batterie

• Iniziati i lavori di costruzione di una linea di produzione dimostrativa nell’ambito di un progetto guidato dalla svedese Northvolt (con un prestito di 52,5 milioni di euro della BEI);

• Il gruppo BMW Group, Northvolt e Umicore ha costituito un consorzio tecnologico congiunto al fine di lavorare per il continuo sviluppo di una catena del valore completa e sostenibile per le celle delle batterie per i veicoli elettrici;

SAFT formerà un consorzio con Solvay, Umicore, Manz e altri attori per sviluppare e produrre celle per batterie a partire dalla tecnologia avanzata Li-ion e Li-ion a stato solido;

Siemens investirà sull’intera catena del valore per affrontare le sfide della produzione di batterie e sta implementando le prime linee di produzione pilota completamente automatizzate e digitalizzate in Europa.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina web della European Battery Alliance disponibile qui.

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In occasione del suo decimo anniversario e della sua trasformazione in sportello unico europeo per l’innovazione, lo European Insititute of Innovation & Technology (EIT) ha recentemente premiato una selezione di giovani imprenditori ed innovatori da tutta Europa.

La cerimonia di premiazione degli EIT Awards 2018 tenutasi a Budapest ha visto quindi protagonisti innovatori talentuosi nel settore dell’energia, della salute, del cibo e delle materie prime.

Le tipologie di premi

EIT Change

Il premio EIT CHANGE si rivolge ai migliori laureati dei programmi di formazione dello EIT. Al vincitore viene conferito un grant di 20.000 EUR. Il vincitore di quest’anno è Simone Accornero, CEO e co-fondatore di FlexiDAO (con sede a Barcellona, Spagna), un software che automatizza l’elaborazione e lo scambio di dati energetici, combinando per la prima volta tracciabilità e trasparenza.

EIT Innovators

Il premio EIT Innovators si rivolge invece a team che hanno sviluppato prodotti o servizi ad alto impatto. Il team riceve un grant di 50.000 euro. Il vincitore di quest’anno è il team guidato da Ioannis Tarnanas, Presidente e CSO di Altoida (con sede a San Diego e Lucerna). L’Alzheimer’s Disease Prediction Service (ADPS) da loro sviluppato è una delle prime soluzioni convalidate in grado di prevedere il rischio di Alzheimer per le persone con più di 50 anni.

EIT Venture

Il premio EIT Venture si rivolge a start-up e scale-up di successo e conferisce un grant di 50.000 EUR. Il vincitore di quest’anno è Bieke Van Gorp, Chief Business Development Officer e co-fondatore di Qompium NV. Qompium (con sede a Hasselt, Belgio) ha sviluppato FibriCheck, un’applicazione mobile che consente agli utenti di rilevare la fibrillazione atriale e di adottare misure preventive.

EIT Woman

Il premio EIT Woman si rivolge alle innovatrici più talentuose e conferisce un grant di 20.000 euro. La vincitrice di quest’anno è Isabel Hoffmann, CEO di Tellspec LTD (supportata da EIT Food) che ha sviluppato un sensore rapido, portatile ed economico per testare la qualità e il decadimento del pesce bianco crudo e l’uso fraudolento dell’acqua in eccesso nel pesce congelato.

EIT Public

Il premio EIT Public viene conferito sulla base di voti espressi in tutta Europa. La vincitrice di quest’anno è Laura Soucek, fondatrice e CEO di Peptomyc S.L. (con sede a Barcellona, Spagna), una soluzione basata su un peptide che può servire come nuova opzione di trattamento del cancro.

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