Giovedì 11 Luglio
Ore 16.00

c/o IBS CONSULTING
Centro Dir. Tre Torri- Via Flero 46 (Bs) Torre Sud – 12° piano

L’approvazione della Riforma della Crisi d’Impresa (12/01/2019) ha creato nuovi doveri e necessità per tutti gli stakeholder del sistema economico italiano. All’interno della normativa ha riassunto una valenza rilevante l’attivazione dei “sistemi di allerta interna” in seno alle società di capitali. Solo le imprese più meritevoli e al contempo capaci di produrre un’informativa aziendale adeguata potranno ottimizzare il rapporto banca-impresa e salvaguardarsi dal rischio di “credit crunch”.

16.00 – Ingresso e Registrazione

Saluti di apertura

I sistemi di allerta interna e le disposizioni IFRS 9 e OIC 11
Fabio Pasinetti – Financial Analyst IBS Consulting & ACF

Gli strumenti agevolati a disposizione 
E. Alberto Bertolotti – CEO & Founder IBS Consulting & ACF

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Per informazioni e iscrizioni: info@ibs-consulting.it

Il 1° Gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo standard contabile IFRS 9. Il nuovo principio internazionale porterà anche in Italia a modifiche importanti in ambito bancario, infatti gli istituti di credito saranno tenuti a valutare con metodologie più rigorose il rischio aziendale.

Nuovo standard e nuova classificazione

Il nuovo standard identificato dallo IASB nell’IFRS 9 dovrà garantire anche un più tempestivo riconoscimento delle perdite attese. L’obiettivo di queste modifiche è di semplificare le regole esistenti e rafforzare la fiducia degli investitori nei bilanci delle banche e, in forma più estesa, dell’intero sistema finanziario.

La classificazione determina come le attività finanziarie sono contabilizzate in bilancio e, in particolare, il modo in cui sono valutate su base continuativa. I requisiti per la loro classificazione e valutazione sono il fondamento della contabilizzazione degli strumenti finanziari.

IFRS 9: la tempesta perfetta

Ciò che da molti esperti è stata definita come “la tempesta perfetta”, avrà delle conseguenze significative nel rapporto tra banca e impresa, non solo in fase di erogazione di nuova finanza, ma anche per i contratti di finanziamento in essere. Il problema maggiore per quanto concerne l’azienda, è rappresentato dalla possibilità, peraltro elevata, di essere classificata nella classe di rischio stage 2, con rilevanti ricadute in termini di oneri finanziari e finanziabilità futura.

IBS Consulting & ACF, in virtù di questo cambiamento di scenario, ha deciso di dotarsi degli stessi strumenti diffusi tra i gruppi bancari (conformi quindi agli IFRS 9), per supportare le aziende in questa fase di cambiamento e rispondere alla domanda più importante “come mi valuta la banca?”.

Di questi temi ne abbiamo parlato anche durante i nostri recenti momenti di approfondimento IFRS 9:

Cosa cambia per le imprese

Come ti valuta la banca

Richiedi l’analisi esperta

In vista della chiusura del bilancio, IBS Consulting & ACF, offre la possibilità alle aziende di effettuare un’analisi del rischio gratuita comprendente l’esercizio 2017.

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Quali sono le novità sugli Npl?

Arrivano conferme sulla data di entrata in vigore dell’addendum della BCE sui crediti deteriorati. Le tanto discusse norme sugli accantonamenti previsti a copertura degli Npl verranno pubblicate a metà marzo, e il l’1 aprile dovrebbe essere la data di entrata in vigore.Daniele Nouy, la presidente del Meccanismo di Vigilanza Unico della BCE, nel corso della conferenza stampa annuale dell’organo spiega che: “Le banche devono approfittare del buon tempo per ridurre gli npl e il buon tempo è adesso”.

Cosa prevedono le regole sugli Npl?

Le nuove regole, che tanto hanno accelerato le cessione di crediti deteriorati da parte delle banche italiane, prevedono: “la svalutazione completa in due anni dei crediti non garantiti e in 7 anni di quelli garantite”. Ma attenzione, queste novità riguarderanno solo gli Npl futuri mentre strette sugli stock esistenti sono rimandati a un indefinito futuro. Anche l’indicazione delle date di smaltimento dovrebbe avere una formulazione che renda evidente l’intenzione di non mettere limiti “vincolanti”.

Quali saranno le conseguenze degli Npl?

Si può concludere che il braccio di ferro tra le banche gravate dai crediti deteriorati e la presidente Daniele Nouy andrà verso il compromesso: le banche sono invitate a proseguire lo smaltimento di crediti deteriorati così come è stato effettuato nell’ultimo anno, ponendo maggiore attenzione sui nuovi prestiti che prevedono regole più vincolanti e onerose in caso di sofferenze.

Quali saranno le conseguenze degli Npl nel rapporto banca-impresa?

Appare chiaro che il rapporto banca-impresa è destinato a cambiare in maniera progressiva: le suddette novità porteranno le banche a necessità informative più complete nei confronti dell’aziende finanziate. Da parte loro, le imprese, dovranno dimostrarsi capaci non solo di conseguire i naturali obbiettivi in termini di redditività, solidità e sviluppo, ma anche di implementare un sistema informativo completo ed efficiente.