Fissato un limite di spesa per Transizione 4.0
Il Ministero dell’Economia ha introdotto un tetto massimo di spesa pari a 2,2 miliardi di euro per gli incentivi fiscali di Transizione 4.0. Questo limite riguarda gli investimenti effettuati nel corso del 2025 e potrà estendersi fino al 30 giugno 2026, a patto che entro il 2025 sia stato versato un acconto pari almeno al 20% del costo del bene acquistato.
Per garantire il controllo dei fondi:
- Le imprese dovranno inviare al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) una comunicazione telematica con l’importo delle spese e del credito d’imposta richiesto.
- Il Mimit trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie e il relativo credito utilizzabile.
- Una volta raggiunto il limite di spesa, sarà sospesa la ricezione di ulteriori richieste di agevolazione.
Questa misura introduce un meccanismo di controllo più rigoroso per garantire la sostenibilità finanziaria delle agevolazioni.
Stop al credito d’imposta per i software 4.0
Un’altra novità significativa riguarda la fine del credito d’imposta del 10% per l’acquisto di beni immateriali con caratteristiche 4.0, come i software. Questa misura, prevista fino al 31 dicembre 2024, non sarà più disponibile a partire dal 1° gennaio 2025, anticipando di un anno la sua scadenza originaria.
Questo “stop” rappresenta una delle strette più rilevanti nella transizione verso nuovi incentivi, come quelli previsti nel piano Transizione 5.0, che unisce obiettivi di digitalizzazione a quelli di efficienza energetica.