Missione 4 - Istruzione e ricerca

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Come funziona?

Il piano nazionale transizione 4.0, conosciuto anche con il nome Recovery Plan, è stato pensato in risposta alla crisi economica sopraggiunta con l’emergenza Covid-19. 

L’Italia è stato uno dei Paesi più colpiti, anche a causa di una situazione già fragile nel pre-pandemia con una tasso di disoccupazione, soprattutto a livello giovanile e femminile, tra i più alti del vecchio continente. Fattori che hanno portato all’attuazione di misure importanti quali quelle degli incentivi 4.0 per un totale di 191,5 miliardi complessivi di cui 68,9 miliardi sono a fondo perduto.

Il piano transizione 4.0 si struttura secondo 3 pilastri base, ovvero digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale, i quali si declinano attraverso sei Missioni. La Missione 3 riguarda le Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile ed è stata pensata in un’ottica sia digitale sia ecologica, in modo da garantire interventi che portino a un miglioramento delle infrastrutture nel rispetto dell’ambiente. Opportunità importanti per diversi settori dell’economia, sia nel pubblico sia nel privato, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei trasporti e dell’automotive. 

Per ottenere gli incentivi e il finanziamento più conveniente in un’ottica di miglioramento della produzione nel medio-lungo termine si rivela importante la consulenza di una società come IBS Consulting, specializzata da 25 anni in finanza comunitaria e finanza agevolata. Un modo per portarsi al passo con i tempi e approfittare delle nuove possibilità offerte dal piano transizione 4.0.

Gli obiettivi della Missione 4

Vediamo quali sono più nel dettaglio gli obiettivi, e le conseguenti linee guida della Missione 4, a cominciare da quanto previsto per l’istruzione:

  • In Italia la percentuale di giovani tra i 30 e i 34 anni che possiede una laurea o un titolo terziario è sensibilmente al di sotto della media europea ed è del 27,6% contro il 40% di quella UE. A essere più istruite sono le donne (33,8%) che alzano il dato in maniera considerevole (solo il 21,6% degli uomini risulta in possesso di tali titoli). L’obiettivo del PNRR è di implementare il dato italiano portandolo allo standard europeo.
  • Promuovere l’istruzione, valorizzando il patrimonio italiano anche da un punto di vista storico.
  • Adeguare la digitalizzazione dei processi e degli strumenti di apprendimento agli standard e alle esigenze delle imprese in modo che risultino competitive a livello internazionale.
  • Implementare la formazione in ambito digitale.
  • Promuovere il diritto allo studio e attivare misure di sostegno al contrasto dell’abbandono scolastico.
  • Riqualificare e formare il personale docente.
  • Migliorare la qualità degli ambienti di apprendimento, adeguando le infrastrutture scolastiche e universitarie

Per quanto riguarda la ricerca gli obiettivi della Missione 4 prevedono una riqualificazione non solo dal punto della formazione del personale coinvolto ma anche delle infrastrutture con la creazione di Lab Tech & Innovation Ecosystems. Altra misura importante, in modo da venire incontro soprattutto al lavoro femminile, è quella del potenziamento degli asili per i bambini da 0 a 6 anni e delle strutture per l’infanzia.

M4C1 – POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE: DAGLI ASILI NIDO ALLE UNIVERSITÀ

1. Miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione

2. Miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti

3. Ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture

4. Riforma e potenziamento dei dottorati

M4C2 – DALLA RICERCA ALL’IMPRESA

1. Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese

2. Sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico

3. Potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all’innovazione