PARITà DI GENERE
La Parità di Genere
In Europa la barriera invisibile che impedisce alle donne di raggiungere posizioni di livello superiore è ancora un fenomeno dominante.
Tuttavia, ricercatori accademici, organizzazioni internazionali e politici concordano sul fatto che l’uguaglianza di genere abbia effetti positivi per l’economia e la società.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile include il seguente fondamentale obiettivo:
” Raggiungere la parità di genere e dare potere a tutte le donne e le ragazze”.
Lavoro delle donne significa crescita economica, valorizzazione dei talenti e del capitale umano. Significa equità ma anche efficienza.
Le politiche pubbliche a favore della parità di genere rappresentano oggi più che mai una necessità urgente e un investimento indispensabile per la rinascita dopo la crisi causata dalla pandemia.
Sgravi e premialità previsti:
Alle aziende private che siano in possesso della Certificazione della parità di genere è concesso, nel limite di 50 milioni di euro, un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali, a carico del datore di lavoro. L’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50 mila euro annui per azienda, riparametrato e applicato su base mensile.
Alle aziende private che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione sulla parità di genere, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di stato a co-finanziamento degli investimenti sostenuti.
La prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022
La prassi di riferimento definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
La UNI/PdR 125:2022 prevede la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare i GAP attualmente esistenti nonché incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA delle organizzazioni e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.
Tutto questo si chiama creazione di valore condiviso, sostenibile.
LA PARITà DI GENERE in 5 fasi
Fase 1 – Valutazione iniziale dell’azienda
In questa prima fase verranno esaminate le caratteristiche dell’azienda, la sua struttura organizzativa, i numeri della forza-lavoro secondo i criteri dimensionali indicate dalle Linee guida e i servizi messi a disposizione per il proprio personale.
Fase 2 – Identificazione dei KPI
Fase 3 – Valutazione dello stato aziendale in relazione ai KPI
In questa fase si procede all’analisi delle condizioni attuali dell’organizzazione in rapporto ai KPI individuati, valutando quali siano già presenti e quali siano implementabili, in modo da poter raggiungere gli obiettivi previsti per la Certificazione.
Fase 4 – Implementazione del Sistema di gestione secondo le Linee Guida
IBS Consulting fornirà assistenza all’organizzazione suggerendo le azioni da intraprendere per garantire che, durante l’Audit di Certificazione, siano presenti le necessarie evidenze documentali richieste dall’Ente di Certificazione. Fondamentale sarà coinvolgere risorse chiave interne per nominare un Comitato Guida che si interfaccerà con i professionisti di IBS Consulting per definire un Piano Strategico che stabilisce gli obiettivi, le risorse, le responsabilità e la frequenza di monitoraggio.
Fase 5 – Visita dell’Ente di Certificazione
L’ultima fase consiste nell’intervento di un ente esterno e accreditato che effettua una visita in azienda per valutare la conformità ai requisiti di Certificazione.
6 Aree di indicatori KPI
Al fine di garantire una misurazione olistica del livello di maturità delle singole organizzazioni, sono state individuate 6 aree di indicatori di natura qualitativa e quantitativa, attinenti alle differenti variabili che possono contraddistinguere un’organizzazione inclusiva quali:
Per far capo a questa promessa il Parlamento Europeo ha approvato il 10 novembre 2022 le modifiche apportate al Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ovvero la direttiva inerente la rendicontazione di sostenibilità che le imprese sono tenute a presentare in fase di bilancio. Lo scopo delle modifiche apportate è quello di colmare le carenze dell’attuale normativa e cercare di porre fine alla pratica del greenwashing, rendendo parimenti le imprese più responsabili e trasparenti nei confronti del pubblico.
Sistema di misurazione
- Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale % (fatto 100 il totale del peso delle differenti aree) che contribuisce alla misurazione del livello as – is dell’organizzazione e rispetto al quale sono misurati gli stati di avanzamento costanti nel tempo.
- Per ciascuna area di valutazione sono stati identificati degli specifici kpi attraverso i quali misurare il grado di maturità dell’organizzazione e verificare ogni due anni, attraverso un percorso di monitoraggio, il miglioramento ottenuto grazie alla varietà degli interventi messi in atto o del piano di azione attivato.
IBS Consulting si pone come Consulente per lo Sviluppo Sostenibile per affiancare le imprese verso un percorso sistematico e strutturato di integrazione dei temi ESG nei propri modelli di business.
Dopo una prima fase di Assessment iniziale volta alla valorizzazione delle iniziative già in corso, ogni fase viene seguita con obiettivi specifici e misurabili.
Se la tua organizzazione vuole partire per tempo, IBS Consulting ti accompagnerà nel percorso di integrazione dei temi ESG, nella redazione del bilancio di sostenibilità e alla Certificazione della parità di genere, compila il FORM e sarai contattato direttamente da un consulente dedicato.