Gentilissimi/e,

la presente per informarvi che IBS Consulting ha deciso di chiudere i propri uffici di Brescia, Milano, Bruxelles e Bucarest da Lunedì 23 marzo a Venerdì 3 aprile, valutando settimanalmente in base all’evolversi della situazione.

Sarà garantito comunque il presidio, seppur limitato, di tutte le principali funzioni e la continuità operativa per tutti i nostri clienti ed i progetti in essere. La sequela delle attività per noi è un obbligo contrattuale a cui dobbiamo adempiere, inoltre, la non continuità lederebbe il patto di lealtà che ci lega ai clienti per i quali difendiamo gli interessi.

Pur avendo applicato puntualmente tutte le Norme, l’attuale situazione di emergenza ci vede volontariamente dalla parte della salute e della salvaguardia dei nostri dipendenti e relative famiglie, fornitori e clienti.

Per questo motivo la Direzione, in accordo con i collaboratori, ha deciso di sospendere l’attività dei propri uffici preparandoci al meglio per ripartire più uniti, organizzati ed efficienti di prima. Ci sentiamo di sostenere con forza l’atto di responsabilità richiesto ad ognuno di noi nel rispettare le regole definite dalle autorità, sicuri che lo sforzo comune ci faccia superare tutti insieme questo momento difficoltoso il prima possibile.

#iorestoacasa
#andràtuttobene

 

Presidente
E. Alberto Bertolotti

Il 16 marzo, dopo 18 ore di trattative con tutte le parti in gioco il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Cura Italia,  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha chiarito che si tratta di un primo decreto con le misure ritenute più urgenti e inerenti al mese di marzo (chiamato anche decreto marzo).

Le tematiche principali sono 5:

  1. Finanziamenti per il sistema sanitario nazionale, per la protezione civile e gli altri soggetti/enti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
  2. Sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
  3. Iniezione di liquidità nel sistema del credito;
  4. Sospensione obblighi di versamento per tributi e contributi;
  5. Misure di sostegno per specifici settori economici.

 

Qui sotto una breve sintesi di alcuni degli articoli più importanti:

Stop ai versamenti al fisco fino a venerdì per tutti

Tutti i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni in scadenza il 16 marzo sono prorogati al 20 marzo 2020.

Imprese e professionisti sotto i 2 milioni di euro: stop ai versamenti

Per autonomi, imprese e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi i versamenti alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail sono rinviati al 31 maggio e potranno essere pagati in un’unica soluzione o in massimo 5 rate mensili.

Credito d’imposta per affitti di botteghe e negozi

Per gli esercenti di botteghe e negozi è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di affitto, da riferire al mese di marzo.

Crediti d’imposta per sanificare gli ambienti di lavoro

Per incentivare e promuovere nelle aziende la sanificazione degli ambienti di lavoro, per chi esercita attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta pari al 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino a un massimo di 20.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per il 2020.

Indennità di 600 euro per gli stagionali del turismo

Per i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019.

Stop ai licenziamenti per 2 mesi

Stop ai licenziamenti: per 60 giorni il decreto vieta al datore di lavoro di recedere dal contratto per «giustificato motivo oggettivo» e sospende le procedure pendenti avviate dopo il 23 febbraio 2020.

Stop ai versamenti per tutti i settori più colpiti

Per le imprese alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020.

Stop ai mutui prima casa

9 mesi di estensione della moratoria fino a 18 mesi prevista per i mutui prima casa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 un calo, superiore al 33%, del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l’emergenza.

Stop alle ritenute per le società sportive

Le federazioni sportive nazionali e gli enti di promozione sportiva, avranno, così come le società sportive dilettantistiche e professionistiche, un mese di tempo di più e verseranno entro il 30 giugno le ritenute alla fonte, operate in qualità di sostituti d’imposta, nei confronti dei lavoratori dipendenti.

Stop ai termini per gli adempimenti fiscali

Sono sospesi per tutti gli adempimenti fiscali con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020.I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo dal mese di maggio.

Fondo emergenze spettacolo e cinema: 130 milioni nel 2020

L’articolo 89 del decreto cura Italia istituisce il fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo per complessivi 130 milioni di euro per l’anno 2020.

Premio di 100 euro per i lavoratori in sede

Bonus da 100 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, che, durante il periodo di emergenza sanitaria Covid 19, continuano a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo 2020.

Pmi, aiuti al trasporto aereo e fondo per il Made in Italy

Sarà potenziato il fondo di garanzia per le Pmi.

Stop alle ritenute per professionisti e Fondo per i redditi bassi

Per i professionisti e consulenti che hanno ricavi o compensi sotto 400mila euro non dovranno versare le ritenute d’acconto sui ricavi e i compensi percepiti fino al 31 marzo.

Per qualsivoglia informazione aggiuntiva, delucidazione e forma di supporto noi siamo a completa disposizione ai seguenti contatti:

Tel: +39 030 3666601

Whatsapp: +39 328 8891617

I termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell’epidemia di Covid-19. Il decreto legge introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite IVA colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria.I termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell’epidemia di Covid-19.

Di seguito le scadenze rimandate:

16 marzo – INPS – scadenza per il versamento delle ritenute e dei contributi relativi al mese di febbraio per i lavoratori con partita IVA;
16 marzo – INPS – versamento dei contributi per il lavoro dipendente, da effettuare utilizzando il modello F24;
16 marzo – Tassa di vidimazione – versamento annuale della tassa di vidimazione dei libri sociali per le società capitali;
16 marzo – Saldo dell’IVA sulla dichiarazione annuale.

Uniti si può fare la differenza…così diverse aziende del settore “digital” hanno deciso di mettere a disposizione degli abitanti della “Zona Rossa” gratuitamente i proprio servizi.

Le iniziative e le soluzioni disponibili hanno il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette a cambiare le loro abitudini permettendo di:

• lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate;

• leggere gratuitamente un giornale anche senza andare in edicola o un libro senza andare in libreria sul proprio smartphone o tablet;

• restare al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning.

Scopri qui come aderire e più nello specifico l’elenco delle realtà.

https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/

 

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Per alleviare le tensioni di liquidità delle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria del Covid-19 è stato  emesso un Addendum all’Accordo per il Credito 2019.

Di seguito tutte le informazioni:

Obiettivo Alleviare le tensioni di liquidità delle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria nazionale.
Soggetti Beneficiari Possono chiedere l’applicazione della misura le micro, piccole e medie imprese (PMI) operanti in Italia, così come definite dalla normativa comunitaria, appartenenti a tutti i settor
Interventi ammissibili L’addendum all’Accordo per il Credito 2019 prevede che le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti (mutui, finanziamenti a breve termine e leasing) previste dall’Accordo del 2019 sono estese ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favore delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19” (attualmente l’Accordo si applica ai finanziamenti in essere al 15 novembre 2018).
Requisiti di ammissibilità ·  Le PMI, al momento di presentazione della domanda, non devono avere posizioni debitorie classificate dalla banca come esposizioni non-performing, ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

·  La misura è applicabile ai finanziamenti in essere alla data della firma del presente Accordo. Le rate possono essere già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente), ma da non più di 90 giorni alla data di presentazione della domanda.

·  Non possono essere ammessi alla misura i finanziamenti in relazione ai quali sia stata già concessa la sospensione o l’allungamento nell’arco dei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda, ad eccezione delle facilitazioni della specie concesse ex lege in via generale.

Presentazione della domanda

 

 

 

 

 

Il modulo di presentazione della domanda è reperibile al seguente link:

· https://www.abi.it/DOC_Mercati/Crediti/Credito-alle-imprese/Accordo%20credito%202019/Modulo%20richiesta%20imprese%202019_Accordo%202019.pdf

 

Elenco banche e intermediari finanziari aderenti:

· https://www.abi.it/DOC_Mercati/Crediti/Credito-alle-imprese/Accordo%20credito%202019/Banche%20aderenti/Banche%20aderenti.pdf

4,5 milioni di euro sono stati stanziati, infatti, dalla Regione per favorire lo Smart Working.

Promuovere lo smart working tra le aziende lombarde, di cui in questi giorni di quarantena forzata se ne sta testando la bontà, è l’obiettivo primario promosso dal bando di Regione Lombardia in apertura il prossimo 2 Aprile.

Lo scopo è quello di consentire “una maggiore flessibilità per quanto riguarda il luogo e i tempi di lavoro” e “incrementare la produttività, aumentando il benessere di lavoratori e lavoratrici”, spiega Alberto Bertolotti di IBS Consulting riprendendo le finalità dichiarate da Regione Lombardia.

L’iniziativa – per la quale sono stati stanziati 4,5 milioni di euro – è finanziata attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo, e in particolare grazie al POR FSE 2014-2020 – ASSE I “Occupazione”; sarà rivolta ai datori di lavoro iscritti alla Camera di Commercio o in possesso di partita IVA, con almeno 3 dipendenti, per sostenere due tipologie di azioni:

  • Azioni A – servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale;
  • Azioni B – acquisto di “strumenti tecnologici” per l’attuazione del piano di smart working.

L’agevolazione sarà concessa a fondo perduto sotto forma di voucher aziendale a seguito di una procedura valutativa a sportello e varierà, da un minimo di 2.500 euro ad un massimo di 15.000 euro, in relazione al numero di dipendenti e di sedi lavorative coinvolte.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 2 aprile 2020 fino alle ore 17.00 del 15 dicembre 2021.

Il Voucher Smart Working nei numeri:

Numero di dipendenti

Importo totale del voucher

Di cui:

Per Azione A 

 

     Per Azione B 

Da 3 a 10 dipendenti

€ 7.500,00

€ 5.000,00

     € 2.500,00

Da 11 a 20 dipendenti

€ 10.500,00

€ 7.000,00

     € 3.500,00

Da 21 a 30 dipendenti

€ 15.000,00

€ 10.000,00

     € 5.000,00

Oltre i 30 dipendenti

€ 22.500,00

€ 15.000,00

     € 7.500,00

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L’apertura alle ore 9 del mattino.

La scelta è stata ponderata a fronte delle situazioni di emergenza per molte imprese causate dal Coronavirus come la chiusura delle attività lavorative e delle limitazioni stabilite da varie ordinanze in relazione alla mobilità delle persone, nonché dell’avvenuta chiusura, questa settimana, di molti atenei nelle stesse zone.

Il Bando Disegni + 4 mette a disposizione delle Pmi ben 13 milioni di euro per la valorizzazione dei disegni e modelli ed è rivolto alle micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa in Italia, titolari dei disegni/modelli registrati oggetto del progetto di valorizzazione.

Attenzione, ricordiamo che è possibile presentare solo una domanda per impresa.

Il bando finanzierà la valorizzazione di un disegno/modello singolo o di uno o più disegni/modelli appartenenti al medesimo deposito multiplo registrati – presso qualsiasi ufficio nazionale o regionale di proprietà intellettuale/industriale – a decorrere dal 1° gennaio 2018 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione ed essere in corso di validità.

Il progetto candidato  può prevedere alternativamente la Fase 1 PRODUZIONE e/o la FASE 2 COMMERCIALIZZAZIONE:

•FASE 1 PRODUZIONE per l’acquisizione di servizi specialistici esterni volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la messa in produzione e l’offerta sul mercato di nuovi prodotti a esso correlati.

•FASE 2 COMMERCIALIZZAZIONE per l’acquisizione di servizi specialistici esterni volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la commercializzazione del titolo di proprietà industriale.

Il Bando rimarrà aperto fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni contatta subito un nostro esperto!

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“Regione Lombardia ha avuto il via libera anche dalle parti sociali per l’attivazione della cassa integrazione e per la cassa integrazione in deroga a favore della imprese lombarde. Il provvedimento sarà attivo con effetto retroattivo e con uno stanziamento di 135 milionidi euro”.

A comunicarlo è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della ‘Segreteria tecnica del Patto per lo sviluppo’, individuata come task force per la gestione delle misure anti crisi economica da Coronavirus riunita in urgenza a Palazzo Lombardia.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione, Melania Rizzoli – è quello di estendere a tutti i lavoratori strumenti che garantiscano l’erogazione di indennità sostitutive del reddito che viene a mancare a causa della riduzione delle attività economiche. In altre parole, vogliamo aiutare le imprese a sospendere i rapporti di lavoro anziché procedere con licenziamenti. Riteniamo che solo così si possano contemperare le esigenze delle imprese impegnate a garantirsi la loro stessa sopravvivenza con quelle dei lavoratori di continuare a percepire redditi”.

Fabrizio Sala :

“Per questo, già prima della stesura del decreto legge originariamente destinato solo alla cosiddetta ‘zona rossa’- ha spiegato il vicepresidente della Regione,– abbiamo chiesto e ottenuto che la cassa integrazione in deroga fosse riconosciuta fin da subito in tutto il territorio di regione Lombardia”.

“Attraverso l’accordo di stamattina con le Parti Sociali – ha aggiunto l’assessore Rizzoli – intendiamo rendere immediatamente disponibile gli ammortizzatori in deroga con effetto retroattivo al 23 febbraio, in attesa di coordinarlo con i prossimi provvedimenti governativi che ci aspettiamo nelle prossime ore”.

L’assessore regionale al Bilancio e Finanza, Davide Caparini:

“Oltre all’accordo sugli ammortizzatori in deroga – ha quindi spiegato  – con le Parti Sociali abbiamo condiviso anche le proposte che intendiamo avanzare sia in sede di conversione del decreto legge 9/2020, già incardinato al Senato, sia in vista del prossimo provvedimento economico già annunciato dal Governo”.

 

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A fronte dell’attuale emergenza Covid-19, Finlombarda Spa, società finanziaria di Regione Lombardia, rende noto a tutte le imprese beneficiarie di finanziamenti e servizi offerti dalla finanziaria regionale, che è garantita la continuità operativa, pur nel rispetto delle previsioni contenute nel Dpcm del 9 marzo 2020. Ciò grazie all’adozione di soluzioni di lavoro da remoto.

L’elenco dei contatti aziendali e degli indirizzi e-mail a cui rivolgersi per avere maggiori informazioni sui bandi e le nostre iniziative si trovano a questo link.

 

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Gentilissimi,

in adeguamento alle disposizioni emanate dal Decreto dell’8 marzo 2020, che ha lo scopo di contrastare e contenere il diffondersi  del  virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, IBS Consulting ha deciso di mantenere aperti i propri uffici adottando le seguenti misure cautelative, al fine di tutelare la salute dei propri dipendenti e clienti e di garantire comunque continuità e sequela nell’operatività dei nostri progetti:

  • È previsto per tutti i nostri dipendenti che lo richiedano lo smart working, mettendo a disposizione e supporto di ognuno tutto il materiale necessario;
  • Per gli uffici di Milano e Brescia sono state adottate ed introdotte maggiori norme igieniche utili a sanificare gli spazi comuni quotidianamente;
  • Laddove è richiesto e possibile, IBS è a piena disposizione per fissare incontri operativi in call conference anche fuori i normali orari d’ufficio (sabato compreso).
Grati per la collaborazione,
IBS Consulting