Precedentemente conosciuto come Strumento per le PMI, l’EIC Accelerator ha sostenuto migliaia di PMI altamente innovative in tutta Europa nella fase di scale-up.

Con la nuova programmazione europea, dal 2021 molto probabilmente questa misura subirà alcune importanti modifiche: ecco le anticipazioni che IBS è riuscita ad ottenere.

I beneficiari della misura rimangono le PMI con un prodotto, un servizio o un modello di business innovativo ad alto impatto, alla ricerca di un investimento consistente per la fase di scale-up, ma con un rischio troppo elevato per i soli investitori privati.

La nuova procedura per candidarsi sarà divisa in due fasi:

FASE I (sempre aperta)

Attraverso il portale della Commissione “Funding & Tenders” le società potranno far domanda per l’EIC Accelerator presentando tre documenti:

  • Una scheda tecnica di 5 pagine in cui dovranno rispondere a domande relative ad innovazione, mercato potenziale e team di progetto;
  • Una presentazione di slides fino a 10 diapositive secondo un formato prestabilito;
  • Un pitch video in inglese della durata massima di 3 minuti in cui i membri principali del team (fino a tre persone) devono fornire la motivazione per la candidatura

Entro 4 settimane, le aziende riceveranno il risultato della candidatura, specificando se soddisfa o meno i criteri per procedere a una candidatura completa. In entrambi i casi, riceveranno un feedback dai valutatori indipendenti. Qualora il feedback fosse positivo, potranno accedere alla

FASE II (con scadenze cut-off)

L’application in questo caso sarà composta da:

  • Proposta tecnica da 30 pagine;
  • Excel finanziario;
  • Eventuali altri documenti non ancora specificati.

I risultati saranno comunicati in massimo 5-6 settimane; seguirà poi un colloquio per l’assegnazione finale del contributo.

NOVITÀ: le imprese potranno presentare la proposta per l’EIC Accelerator fino ad un massimo di due volte (Fase I e/o Fase II), dopo di che non potranno più presentare domanda per lo Strumento per i successivi 24 mesi.

L’EIC Accelerator fornirà un finanziamento misto composto da una componente di “investimento” sotto forma di capitale proprio o di garanzia (0.5-15 mln€) e una componente “sovvenzione a fondo perduto” per rimborsare al 70% i costi ammissibili sostenuti per le attività di innovazione, compresa la dimostrazione della tecnologia nell’ambiente pertinente, la prototipazione e la dimostrazione a livello di sistema, la R&S e i test necessari per soddisfare i requisiti normativi e di standardizzazione, la gestione della proprietà intellettuale e il marketing (TRL6-8).

In deroga, sotto specifiche condizioni, è possibile richiedere solo la componente di sovvenzione a fondo perduto (cioè un massimo di 2,5 milioni di euro per coprire le attività di TRL da 5/6 a 8 e senza richiedere una componente di investimento per il TRL 9).

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Il nuovo codice della crisi prevede un sistema di indici di allerta con l’obiettivo d’ individuare preventivamente, con frequenza trimestrale, i segnali di crisi, per prevenire un eventuale stato di insolvenza. L’attenzione è posta in particolare sulla capacità consuntiva o prospettiva di generare o assorbire i flussi di cassa (cash flow).

È risaputo che la carenza di cassa/liquidità è tra le prime cause di fallimento e la sola analisi patrimoniale non consente di rilevare le problematiche di conversione delle attività nella liquidità necessaria a coprire i debiti e gli impegni.

È richiesto quindi alle imprese di monitorare la propria condizione di liquidità su un orizzonte temporale di 6 mesi al fine di poter intervenire immediatamente per sanare eventuali squilibri economici e finanziari.

Ecco gli strumenti più efficaci per monitorare correttamente:

  1. Il rendiconto finanziario, lo strumento consuntivo proposto dalla dottrina e dall’OIC10 per sintetizzare la dinamica finanziaria delle imprese. Indica la disponibilità di denaro dell’azienda stessa, e soprattutto mostra quanto questa disponibilità fluttui nel tempo e quali attività abbiano generato tali fluttuazioni (attività operativa, attività di investimento, attività di finanziamento). 
  2. Il budget di tesoreria, che fornisce una stima dei flussi finanziari futuri in entrata e uscita su un orizzonte temporale di pochi mesi.

Un budget di tesoreria dovrebbe partire dalle disponibilità di cassa iniziali e riepilogare le entrate ed uscite per natura dei sei mesi successivi al periodo di analisi e per risultare attendibile, dovrebbe rendicontare non tanto le entrate e le uscite in base alla data del pagamento riportata nelle fatture emesse/ricevute, quanto le entrate e uscite dei 6 mesi successivi tenendo in considerazione i tempi medi di incasso da clienti (DSO)/pagamento a fornitori (DPO) e la percentuale eventuale di insoluti. 

Sarebbe opportuno tenere in considerazione anche entrate e uscite da ordini non ancora fatturati in base alla data ipotetica di consegna dalla quale si calcola la data presunta di incasso/pagamento, da contratti che non sono supportati da fattura (contratti di affitto, assicurazione, contratti di finanziamento…), da pagamenti a dipendenti e per imposte etc.

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In aiuto alle aziende arrivano nuovi strumenti per poter diagnosticare in maniera precoce lo stato di difficoltà, con l’obiettivo di garantire il processo di continuità.

391 articoli e una nuova terminologia però la crisi d’impresa: il fallimento diventa liquidazione giudiziale, termine meno “grave” che assieme alle procedure di allerta sono le principali novità della riforma.

Quali le novità:

  • Il termine fallimento verrà sostituito con l’espressione “liquidazione giudiziale”. In vigore già in molto altri paesi europei per evitare il discredito sociale;
  • Il fine del sistema di allerta è consentire la pronta emersione dalla crisi,
  • Priorità alle proposte che accompagneranno il superamento della crisi alla continuità aziendale;
  • Si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, le procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;
  • Semplificata la disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale;
  • Riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali;
  • Il Ministero della Giustizia istituisce un albo dei soggetti destinati a svolgere funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità, esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;

Se da un lato la segnalazione all’organismo preposto (OCRI) dello stato di crisi è stato posticipato al 1° settembre 2021, dall’altro risulta già operativo l’obbligo da parte dell’imprenditore di dotarsi degli adeguati assetti organizzati a garanzia della continuità aziendale e quindi il monitoraggio di questi aspetti.

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Si è appena conclusa la terza edizione della Space Academy del progetto SpaceUp, svoltasi a Roma in versione virtuale lo scorso 8 e 9 dicembre come side event dello NSE Expoforum.

Dopo il successo delle prime tre edizioni, che hanno visto la partecipazione di più di 100 start-up attive nel settore spazio, è già il momento di guardare al futuro!

Fino al 7 gennaio sono aperte le candidature per la quarta edizione di Space Academy, che si terrà a Parigi in versione virtuale l’8 e 9 marzo 2021 come side event della Paris Space Week.

Se hai una start-up attiva nel settore spazio, che utilizza tecnologie spaziali o con possibili applicazioni nel settore spazio, puoi presentare domanda di partecipazione al programma!

Perché partecipare?

SpaceUp è una piattaforma di lancio sul mercato per le start-up innovative.

Le start-up selezionate possono accedere a servizi di supporto e consulenza altamente specializzati.

Nella prima fase gli esperti di SpaceUp mettono a disposizione delle start-up selezionate esperienza e competenze in diverse aree di bisogni chiave per la crescita e il consolidamento delle iniziative imprenditoriali e delle idee progettuali, affrontando tematiche quali:

  • accesso al credito e a finanziamenti pubblici e privati;
  • definizione e miglioramento del modello di business;
  • crescita e sviluppo delle risorse umane;
  • protezione della proprietà intellettuale.

Oltre a questi servizi esclusivi, alle start-up selezionate vengono rimborsate le spese di viaggio e alloggio per partecipare a una delle sei Space Academies, organizzate nel contesto del progetto fino al 2021.

Cosa sono le Space Academies?

Si tratta di eventi organizzati dai partner del progetto SpaceUp in diverse location ad alta intensità di attività nel settore spazio in tutta Europa.

Durante le Space Academies, le start-up possono partecipare a sessioni di coaching e mentoring avanzate e incontrare potenziali investitori e business partner, attraverso un format di due giorni così articolato:

Day 1: Nel primo giorno delle Space Academies gli start-upper possono migliorare le proprie competenze e ottenere informazioni da esperti su vari argomenti, con sessioni di coaching e mentoring frontali di gruppo, incontri one-to-one e tavole rotonde.

Day 2: Nel secondo giorno delle Space Academies dei key-note speakers apriranno dibattiti e discussioni tra esperti del settore e saranno tenute sessioni di pitching grazie alle quali le start-up selezionate si rivolgeranno ad un pubblico di rappresentanti del settore finanziario, dei capitali di rischio e di imprenditori di successo provenienti da tutto il mondo.

Maggior dettagli sull’agenda della Space Academy di Parigi saranno presto disponibili, inclusi i contenuti dei moduli di coaching e i relatori e gli esperti che parteciperanno al secondo giorno.

Consulta il sito di SpaceUp per aggiornamenti e non esitare a contattare IBS Consulting!

Come partecipare?

Per presentare domanda di partecipazione occorre creare un account sul sito di SpaceUp. Attraverso la dashboard sarà quindi possibile accedere al modulo di registrazione.

Le start-up non selezionate potranno comunque assistere ai moduli di coaching della Space Academy e ripresentare domanda per gli eventi successivi.

Per non perdere alcun aggiornamento o novità sul progetto iscriviti alla newsletter, crea il tuo account sul sito e non dimenticarti di seguire SpaceUp su Twitter e LinkedIn!

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Grande opportunità tra risparmio fiscale e rafforzamento patrimoniale.

Nella seduta n.318 del 30 Novembre scorso è stato approvato il nuovo bando Linea internazionalizzazione plus.

Il nuovo strumento, dedicato alle PMI, vuole promuovere l’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale lombardo e prevede una dotazione finanziaria di 8,3 milioni di €.

L’agevolazione copre fino al 100% delle spese ammissibili, 80% sotto forma di finanziamento a tasso zero da 3 a 6 anni con preammortamento di 2 anni fino a 500.000 € e il restante 20% contributo a fondo perduto.

Di seguito tutti i dettagli.

Obiettivo

Promuovere l’internazionalizzazione delle imprese lombarde, supportando la realizzazione di progetti di internazionalizzazione complessi da parte di PMI tramite programmi integrati atti a sviluppare e/o consolidare la presenza delle stesse nei mercati esteri.

Operatività geografica

Regione Lombardia

Ente Gestore

Finlombarda

Soggetti Beneficiari

PMI, iscritte al Registro delle Imprese ed attive da almeno 24 mesi con sede operativa attiva in Lombardia. Escluse le aziende con codice Ateco primario sez.A,L,K

Interventi ammissibili

  • Programmi integrati di sviluppo internazionale volti a avviare in maniera strutturata e/o consolidare il proprio business nei mercati esteri
  • Progetti che prevedano spese totali per almeno 40.000 € con durata massima di 15 mesi dalla data del decreto di concessione salvo proroga

Spese ammissibili

Categoria di spesa
a) Partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi a queste collegati organizzati al massimo 10 giorni prima o dopo la fiera (ad es. workshop, eventi B2b, seminari, ecc.) NB: ammesse anche fiere virtuali
b) Istituzione temporanea all’estero (per un periodo di massimo 6 mesi) di show-room/spazi espositivi per la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri NB: ammesse vetrine e esposizioni virtuali
c) Azioni di comunicazione ed advertising per la promozione di prodotti o brand su mercati esteri non aventi carattere di vendita diretta o indiretta



d) Consulenze in relazione al Progetto e al programma di internazionalizzazione

e) Spese per il conseguimento (no consulenze) di certificazioni estere per prodotti da promuovere nei paesi target (incluse le certificazioni per l’ottenimento dello status di Operatore Economico Autorizzato e delle altre figure di esportatore autorizzato previste dagli accordi di libero scambio siglati dalla UE con Paesi terzi);

f) Commissioni per eventuali garanzie fidejussorie di cui alla D.G.R n. 675/2018

g) Spese per il personale dipendente (in Italia e all’estero) impiegato nel Progetto di internazionalizzazione fino a un massimo del 20% del totale delle spese ammissibili.

h) Spese generali forfettarie per un massimo del 7% sul totale delle spese dalla lettera a) alla lettera h),conformemente all’art. 68 comma 1 lett. b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013).

Agevolazioni

Finanziamento a tasso 0% a copertura del 80% della spesa complessiva e di durata compresa tra i 3 e i 6 anni con 2 anni di preammortamento e rate semestrali. L’importo del finanziamento è compreso tra un minimo di € 40.000 a un massimo di 500.000 €

Contributo a fondo perduto del 20% per la restante quota.

Presentazione della domanda

Procedura valutativa a sportello si prossima apertura fino ad esaurimento delle risorse.

Istruttoria formale 20 gg dal protocollo.
Istruttoria tecnica di merito 60 gg dall’istruttoria formale
Istruttoria economica-finanziaria.
Erogazione 50% finanziamento a titolo di anticipo
Tranche a saldo finanziamento + contributo a fondo perduto a conclusione del progetto

Dotazione

6,8 milioni di € per i finanziamenti e 1,5 milioni il contributo a fondo perduto.

Regime d’aiuto

Contributo a fondo perduto in regime temporaneo “Temporary Framework” per emergenza covid 19.
Finanziamento in De minimis ordinario

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Ulteriori misure di sostegno per le attività produttive, i lavoratori e i professionisti coinvolti dall’emergenza Covid.

8 miliardi in misure a sostegno economico dei settori più colpiti dalla pandemia. 

Misure fiscali, il decreto Ristori quater prevede aiuti una tantum per gli stagionali dello spettacolo e dello sport e aggiunge ai destinatari dei ristori previsti dai precedenti decreti anche gli agenti di commercio, inizialmente esclusi.

Proroga del secondo acconto Irpef, Ires e Irap

Il versamento del secondo acconto di Irpef, Ires e Irap viene prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. La proroga è estesa al 30 aprile per le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. 

Sospesi i versamenti di contributi previdenziali, ritenute e Iva di dicembre

È prevista la sospensione dei contributi previdenziali, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dell’Iva che scadono nel mese di dicembre per tutte le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Sono sospesi i versamenti anche per chi ha aperto l’attività dopo il 30 novembre 2019. 

La sospensione si applica inoltre a tutte le attività economiche che vengono chiuse a seguito del Dpcm del 3 novembre, per quelle oggetto di misure restrittive con sede nelle zone rosse, per i ristoranti in zone arancioni e rosse, per tour operator, agenzie di viaggio e alberghi nelle zone rosse. 

Inoltre il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’Irap viene prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre 2020. 

Rinvio delle tasse anche per i professionisti

Anche i professionisti vedono anche prorogare dal 30 novembre al 10 dicembre il termine per il versamento del secondo acconto di Irpef, Ires e Irap.

La proroga è estesa al 30 aprile per i soggetti con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

Proroga delle definizioni agevolate

La proroga dei termini delle definizioni agevolate prevista dal decreto “Cura Italia” viene estesa dal 10 dicembre 2020 al primo marzo 2021.

Razionalizzazione della rateizzazione concessa dall’agente della riscossione

Vengono introdotte modifiche per rendere più organico e funzionale l’istituto della rateizzazione concessa dall’agente della riscossione. In particolare, si prevede che alla presentazione della richiesta di dilazione consegua la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza e il divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive. 

Per le rateizzazioni richieste entro la fine del 2021, viene alzata 100mila euro la soglia per i controlli e sale da 5 a 10 il numero di rate che, se non pagate, determinano la decadenza della rateizzazione. Inoltre, i contribuenti decaduti dai piani di rateizzazione o dalle precedenti rottamazioni delle cartelle esattoriali potranno presentare una nuova richiesta di rateizzazione entro la fine del 2021. 

Estensione codici Ateco ad agenti e rappresentanti di commercio

La platea delle attività oggetto dei contributi a fondo perduto si amplia ulteriormente con l’ingresso di diverse categorie di agenti e rappresentanti di commercio. 

Indennità stagionali del turismo, terme e spettacolo

Nuova indennità una tantum di 1.000 euro gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, e ad altre categorie, tra i quali gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, gli stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente, gli intermittenti e gli incaricati di vendite a domicilio. 

Più risorse per le associazioni sportive e indennità per i lavoratori

È di 95 milioni la dotazione del Fondo unico per il sostegno delle associazioni e società sportive. 

Per il mese di dicembre è erogata da Sport e Salute Spa, un’indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo. Si tratta dei lavoratori del mondo dello sport titolari di rapporti di collaborazione con il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Società e Associazioni sportive dilettantistiche, riconosciuti dal Coni e dal Comitato Paralimpico.

Spettacolo e cultura, turismo

  • 90 milioni, per il 2021, la dotazione del fondo di parte corrente per le emergenze nei settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo; di 10 milioni, per il 2020, la dotazione del Fondo per il sostegno alle agenzie di viaggio e ai tour operator, le cui misure di sostegno sono estese alle aziende di trasporto di passeggeri mediante autobus scoperti.

Si prevede, inoltre, che i ristori ricevuti dai fondi già citati non concorrano alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rilevino ai fini del calcolo degli interessi passivi e delle spese deducibili né alla formazione del valore della produzione netta.

350 milioni alle fiere cancellate

Il provvedimento rifinanzia anche un altro Fondo essenziale per una parte del sistema italiano votato all’internazionalizzazione, quello a sostegno delle fiere, che in questo funesto 2020 stanno risentendo pesantemente dei blocchi causati dal Covid.

Sostegno alla internazionalizzazione delle imprese: 500 milioni al Fondo Simest

Il decreto Ristori 4 incrementa di 500 milioni, per il 2020, la disponibilità del Fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici. 

Parliamo del Fondo 394-81, che lo scorso 21 ottobre SIMEST ha messo momentaneamente in stand by per l’esaurimento delle risorse. 

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Grande opportunità tra risparmio fiscale e rafforzamento patrimoniale.

WEBINAR GRATUITO
10 dicembre 2020
0re 16.30

Continua il ciclo di appuntamenti online promossi da IBS Consulting sui temi legati al mondo della Finanza Agevolata, Ordinaria, Straordinaria, del Controllo di Gestione e della Rivalutazione dei Beni d’Impresa.

Il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 10 dicembre alle ore 16.30 con il webinar gratuito dal titolo “La rivalutazione dei beni d’impresa – Grande opportunità tra risparmio fiscale e rafforzamento patrimoniale“.

Il Decreto Agosto ha introdotto la possibilità per le aziende di rivalutare i beni di impresa (materiali ed immateriali) a fronte del versamento di una imposta sostitutiva del 3%.

Si tratta di una grande opportunità sia per il notevole risparmio fiscale che la norma consente ma anche per la migliore partimonializzazione dell’azienda che ne deriva di conseguenza.

Le iscrizioni sono aperte al seguente link: https://event.webinarjam.com/register/25/2ozo7imm

LA PARTECIPAZIONE AL WEBINAR È GRATUITA

La Commissione ha lanciato lo scorso 1° dicembre il secondo bando dell’Innovation Fund, uno dei più grandi programmi al mondo per la dimostrazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio. Il Fondo per l’innovazione finanzia tecnologie innovative per le energie rinnovabili, le industrie ad alta intensità energetica, l’immagazzinamento dell’energia e la cattura, l’uso e lo stoccaggio del carbonio. Fornisce un impulso alla ripresa verde creando posti di lavoro a livello locale, aprendo la strada alla neutralità climatica e rafforzando la leadership tecnologica europea su scala globale.

Per il periodo 2020-2030, il Fondo per l’innovazione stanzierà circa 10 miliardi di euro provenienti dalla vendita all’asta delle quote nell’ambito del sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE, oltre alle entrate non erogate del programma NER 300, il predecessore dell’Innovation Fund.

Il secondo bando prevede un finanziamento di 100 milioni di euro a favore di progetti su piccola scala (budget € 2,5 – 7,5 mln) per le tecnologie pulite per aiutarli a superare i rischi legati alla commercializzazione e alla dimostrazione su larga scala. Questo sostegno aiuterà le nuove tecnologie a raggiungere il mercato. Per 20 progetti promettenti che non sono ancora pronti per il mercato, è previsto un budget separato per l’assistenza allo sviluppo dei progetti.

Il bando è aperto a progetti in settori ammissibili di tutti gli Stati membri dell’UE, Islanda e Norvegia. I fondi possono essere utilizzati in collaborazione con altre iniziative di finanziamento pubblico, come gli aiuti di Stato o altri programmi di finanziamento dell’UE. I progetti saranno valutati in base al loro potenziale per evitare l’emissione di gas serra, al potenziale di innovazione, alla maturità finanziaria e tecnica e al potenziale di aumento di scala e di efficienza dei costi.

Prossimi passi

Le proposte possono essere presentate tramite il Funding & Tenders Portal dell’UE, dove sono disponibili maggiori dettagli sulla procedura generale. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 10 marzo 2021. La fase di presentazione prevede un solo stage e le informazioni sui risultati della valutazione saranno resi noti in agosto 2021.

Dopo l’Innovation Fund Tour del 2019 e la serie di workshop tecnici che hanno preparato la strada per il primo bando (a cui il team di IBS aveva partecipato lo scorso anno), la Commissione continuerà il suo impegno attivo con le parti interessate con webinar dedicati per rispondere alle domande dei candidati mentre il bando è aperto.

Contesto

L’Innovation Fund mira a creare i giusti incentivi finanziari per le aziende e le autorità pubbliche affinché investano ora nella prossima generazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio e offrano alle aziende dell’UE un vantaggio da pioniere per diventare leader tecnologici globali.

L’Innovation Fund è gestito dall’Agenzia esecutiva per le reti e l’innovazione (INEA), mentre la Banca europea per gli investimenti fornisce assistenza allo sviluppo di progetti promettenti che non sono pronti per una piena applicazione.

Hai un’idea innovativa in tema di tecnologie pulite? Non esitare a contattare IBS Consulting per saperne di più su questo nuovo strumento! I nostri esperti sono a disposizione.

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Nella nuova manovra troviamo il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale per la ricerca (PNR), il Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca e il Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca
Oltre ad istituire nuovi strumenti finanziari a sostegno della ricerca e dell’innovazione, la Manovra 2021 va anche a rifinanziare misure esistenti, come il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, che viene incrementato di 65 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.


Nello specifico il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del PNR avrà una dotazione di 200 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022 e di 50 milioni di euro per l’anno 2023.
L’obiettivo del fondo è rafforzare le misure di sostegno alla ricerca scientifica indicate nel PNR e garantire lo sviluppo delle linee strategiche nel campo della ricerca scientifica coerenti con il programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE, Horizon Europe.

Il Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca ha lo scopo di promuovere gli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca.
Lo strumento avrà una dotazione di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 250 milioni di euro per l’anno 2023, 200 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 e di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2035.

Terzo ed ultimo (per adesso) è il Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca che introduce la possibilità, per il Ministero dell’università e della ricerca, di avvalersi dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a.–Invitalia per i servizi di supporto specialistico, attività di analisi, valutazione e monitoraggio per interventi nel settore della ricerca, con particolare riferimento alla programmazione strategica del PNR e dei progetti finanziati con risorse nazionali, dell’UE e tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione.
La dotazione prevista è di 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021.

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