Con una nuova circolare il Mise introduce modifiche significative alla misura, gestita da Invitalia e rivolta alle startup innovative, finalizzata a promuovere le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati di ricerca pubblica e privata.
Tra le novità:
- termini procedurali più adeguati per ridurre i tempi d’accesso alle agevolazioni;
- indicazioni sulle nuove categorie di spesa relative al marketing e al web marketing;
- modalità per la nuova metodologia di rendicontazione delle spese d’investimento e dei costi di esercizio attraverso fatture non quietanzate;
- oneri per le imprese beneficiarie relativi agli obblighi previsti dalle disposizioni di cui al Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FERS.
Chi può farne richiesta?
- Startup innovative costituite da non più di 60 mesi, che sviluppano prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico, progetti nel campo dell’economia digitale,
frutto della ricerca pubblica o privata, con valore della produzione fino a 5 milioni di euro. - Team di persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.
Che cosa finanzia?
Finanzia progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento e sostenere costi di gestione aziendale.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese di investimento agevolabili, sostenute dopo la presentazione della domanda e comunque entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, riguardano:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica;
- componenti hardware e software;
- brevetti, marchi e licenze;
- certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi;
- investimenti in marketing e web marketing.
I costi di gestione agevolabili, sostenuti nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento, riguardano:
- interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa;
- quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici;
- canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature;
- costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori;
- licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
- licenze relative all’utilizzo di software;
- servizi di incubazione e di accelerazione di impresa.
Qual è l’entità dell’agevolazione?
Ciascuna impresa richiedente, può beneficiare delle seguenti agevolazioni:
Finanziamento agevolato
Finanziamento chirografario a tasso 0 fino al 70% delle spese ammissibili (80% se la startup è costituita da giovani e/o donne
con un esperto in attività di ricerca all’estero) dalla durata massima di 8 anni.
Una quota a fondo perduto per le startup localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
Servizi di tutoring
Le startup innovative costituite da non più di 12 mesi usufruiscono di servizi specialistici, che possono includere scambi con le migliori esperienze internazionali, identificati in base alle caratteristiche delle startup.
Come vengono valutate le domande?
Sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Da quando possono essere presentate?
La misura è aperta.
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