Precedentemente conosciuto come Strumento per le PMI, l’EIC Accelerator ha sostenuto migliaia di PMI altamente innovative in tutta Europa nella fase di scale-up.
Con la nuova programmazione europea, dal 2021 molto probabilmente questa misura subirà alcune importanti modifiche: ecco le anticipazioni che IBS è riuscita ad ottenere.
I beneficiari della misura rimangono le PMI con un prodotto, un servizio o un modello di business innovativo ad alto impatto, alla ricerca di un investimento consistente per la fase di scale-up, ma con un rischio troppo elevato per i soli investitori privati.
La nuova procedura per candidarsi sarà divisa in due fasi:
FASE I (sempre aperta)
Attraverso il portale della Commissione “Funding & Tenders” le società potranno far domanda per l’EIC Accelerator presentando tre documenti:
- Una scheda tecnica di 5 pagine in cui dovranno rispondere a domande relative ad innovazione, mercato potenziale e team di progetto;
- Una presentazione di slides fino a 10 diapositive secondo un formato prestabilito;
- Un pitch video in inglese della durata massima di 3 minuti in cui i membri principali del team (fino a tre persone) devono fornire la motivazione per la candidatura
Entro 4 settimane, le aziende riceveranno il risultato della candidatura, specificando se soddisfa o meno i criteri per procedere a una candidatura completa. In entrambi i casi, riceveranno un feedback dai valutatori indipendenti. Qualora il feedback fosse positivo, potranno accedere alla
FASE II (con scadenze cut-off)
L’application in questo caso sarà composta da:
- Proposta tecnica da 30 pagine;
- Excel finanziario;
- Eventuali altri documenti non ancora specificati.
I risultati saranno comunicati in massimo 5-6 settimane; seguirà poi un colloquio per l’assegnazione finale del contributo.
NOVITÀ: le imprese potranno presentare la proposta per l’EIC Accelerator fino ad un massimo di due volte (Fase I e/o Fase II), dopo di che non potranno più presentare domanda per lo Strumento per i successivi 24 mesi.
L’EIC Accelerator fornirà un finanziamento misto composto da una componente di “investimento” sotto forma di capitale proprio o di garanzia (0.5-15 mln€) e una componente “sovvenzione a fondo perduto” per rimborsare al 70% i costi ammissibili sostenuti per le attività di innovazione, compresa la dimostrazione della tecnologia nell’ambiente pertinente, la prototipazione e la dimostrazione a livello di sistema, la R&S e i test necessari per soddisfare i requisiti normativi e di standardizzazione, la gestione della proprietà intellettuale e il marketing (TRL6-8).
In deroga, sotto specifiche condizioni, è possibile richiedere solo la componente di sovvenzione a fondo perduto (cioè un massimo di 2,5 milioni di euro per coprire le attività di TRL da 5/6 a 8 e senza richiedere una componente di investimento per il TRL 9).
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