Quali sono le novità sugli Npl?
Arrivano conferme sulla data di entrata in vigore dell’addendum della BCE sui crediti deteriorati. Le tanto discusse norme sugli accantonamenti previsti a copertura degli Npl verranno pubblicate a metà marzo, e il l’1 aprile dovrebbe essere la data di entrata in vigore.Daniele Nouy, la presidente del Meccanismo di Vigilanza Unico della BCE, nel corso della conferenza stampa annuale dell’organo spiega che: “Le banche devono approfittare del buon tempo per ridurre gli npl e il buon tempo è adesso”.
Cosa prevedono le regole sugli Npl?
Le nuove regole, che tanto hanno accelerato le cessione di crediti deteriorati da parte delle banche italiane, prevedono: “la svalutazione completa in due anni dei crediti non garantiti e in 7 anni di quelli garantite”. Ma attenzione, queste novità riguarderanno solo gli Npl futuri mentre strette sugli stock esistenti sono rimandati a un indefinito futuro. Anche l’indicazione delle date di smaltimento dovrebbe avere una formulazione che renda evidente l’intenzione di non mettere limiti “vincolanti”.
Quali saranno le conseguenze degli Npl?
Si può concludere che il braccio di ferro tra le banche gravate dai crediti deteriorati e la presidente Daniele Nouy andrà verso il compromesso: le banche sono invitate a proseguire lo smaltimento di crediti deteriorati così come è stato effettuato nell’ultimo anno, ponendo maggiore attenzione sui nuovi prestiti che prevedono regole più vincolanti e onerose in caso di sofferenze.
Quali saranno le conseguenze degli Npl nel rapporto banca-impresa?
Appare chiaro che il rapporto banca-impresa è destinato a cambiare in maniera progressiva: le suddette novità porteranno le banche a necessità informative più complete nei confronti dell’aziende finanziate. Da parte loro, le imprese, dovranno dimostrarsi capaci non solo di conseguire i naturali obbiettivi in termini di redditività, solidità e sviluppo, ma anche di implementare un sistema informativo completo ed efficiente.