Come si calcola l’agevolazione maturata con Patent Box?
Ogni imprenditore o dirigente d’azienda vuole vederci chiaro quando si tratta di numeri e conti, per questo IBS Consulting vuole essere al vostro fianco fin dall’inizio per permettervi di godere dell’agevolazione del Patent Box nel modo migliore.
L’agevolazione in commento consiste in una variazione in diminuzione – da operare ai fini IRPEF o IRES, nonché ai fini IRAP – per la cui determinazione occorre:
- individuare, innanzitutto, il reddito agevolabile derivante dall’utilizzo diretto o indiretto del bene immateriale, ai sensi dell’articolo 7 del decreto Patent Box;
- calcolare, poi, il c.d. nexus ratio, dato dal rapporto tra i costi qualificati e i costi complessivi, ai sensi dell’articolo 9, commi da 2 a 5 del medesimo decreto;
- effettuare il prodotto tra il reddito agevolabile ed il nexus ratio per ottenere la quota di reddito agevolabile, prevista dall’articolo 9, comma 7 del decreto.
La quota di reddito agevolabile non concorre a formare il reddito d’impresa per il 50 per cento del relativo ammontare.
Tuttavia, per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e a quello in corso al 31 dicembre 2015 la percentuale di esclusione dal concorso alla formazione del reddito d’impresa è fissata, rispettivamente, in misura pari al 30 e al 40 per cento (cfr. articolo 9, comma 8 del decreto).
Considerando la percentuale a regime del 50%, questo meccanismo può determinare, di fatto, una tassazione ai fini IRES del bene immateriale con aliquota pari alla metà di quella ordinaria e, quindi, pari al 12% tenendo conto della riduzione dell’aliquota IRES al 24% prevista dalla legge di Stabilità 2016 a decorrere dal periodo di imposta 2017.
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