I tecnici del Governo hanno selezionato le misure per il Decreto Crescita, tra gli interventi proposti dal MISE e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, oggetto di discussione del prossimo Consiglio dei Ministri e che verrà emanato a breve.
Le novità
Tra le 31 misure riprese da quelle proposte dai Ministeri vi sono:
- Ritorno del superammortamento
- Modifiche alla Nuova Sabatini
- Proroga del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo
- Riduzione dell’Ires per gli utili non distribuiti al posto della mini Ires
- Contributo per le PMI che investono in tecnologie
Il Decreto Crescita è costituito da 31 articoli suddivisi in:
- Misure fiscali per la crescita economica
- Misure per il rilancio degli investimenti privati
- Tutela del Made in Italy
- Fondo indennizzo risparmiatori
Superammortamento
L’articolo 1 del Decreto Crescita riguarda il superammortamento. Dal primo aprile 2019 è reintrodotto il super-ammortamento (130%) per i beni strumentali, in particolare per le PMI. La maggiorazione non si applica in caso di investimenti superiori ai 2,5 milioni di euro.
Il beneficio riguarda gli investimenti effettuati tra il 10 aprile 2019 fino a dicembre 2019, con consegna fino al 30 giugno 2020.
Credito d’imposta in R&S
La misura proroga fino al 31 dicembre 2023 quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2019, fissando l’aliquota al 25% per tutte le categorie di spesa. A partire dal 2021 è introdotta una nuova media di riferimento per calcolare l’incremento agevolabile (triennio 2016-2018).
Revisione della Mini Ires
In sostituzione all’agevolazione Ires del 15% introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2019, le imprese (escluse le banche) potranno ottenere una riduzione in quattro anni dell’aliquota Ires applicabile agli utili non distribuiti. Con il nuovo Decreto la mini Ires è semplificata.
L’Ires passerà al 22,5% nel 2019, 21,5% nel 2020, 20,5% nel 2021, 20% nel 2022, indipendentemente dalla destinazione degli utili nell’azienda.
Patent Box
Il nuovo decreto introduce delle novità anche per il Patent Box, eliminando l’obbligo di interpello ai fini della fruizione del regime di Patent Box.
Nuova Sabatini
Con il Decreto viene tolto il tetto di 2 milioni per richiedente ed è innalzato il limite a 4 milioni. Il contributo è, inoltre, erogato in un’unica soluzione e non più in sei rate. Sono previste anche delle semplificazioni: i controlli sulle dichiarazioni delle imprese finalizzate all’ottenimento dei contributi, sono effettuati in un secondo momento.
Impresa 4.0, 100 milioni per la digitalizzazione delle PMI
Il Decreto prevede anche il sostegno alle micro, piccole e medie imprese, individuate dal Piano Impresa 4.0. Questo è fatto tramite un contributo fino al 50% degli investimenti in progetti strutturati di trasformazione tecnologica e digitale. Le spese devono almeno essere di 200 mila euro.
La misura prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro.
Per godere delle agevolazioni le imprese devono:
- Essere iscritte al Registro delle imprese
- Operare nel settore manifatturiero e in servizi diretti alle imprese manifatturiere
- Avere ricavi delle vendite e prestazioni almeno pari a 500.000 euro
- Aver approvato e depositato almeno due bilanci
- Non essere in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo
Imprese a tasso zero e Smart and Start
Il Decreto Crescita prevede misure per l’autoimprenditorialità a partecipazione giovanile e femminile per rafforzare l’utilizzo, attraverso:
- Allargamento dei requisiti di ammissibilità (imprese costituite da 60 mesi)
- Aumento delle spese ammissibili (90%), con un importo massimo elevato a 3 milioni
- Aumento della durata del mutuo agevolato, elevato da 8 a 10 anni
- Cumulabilità con altre misure esistenti
Inoltre il nuovo Decreto prevede una semplificazione dell’iter agevolativo e una revisione del mix di agevolazioni concedibili, accompagnate dal coinvolgimento degli enti territoriali.