Entro l’aprile del 2020 sarà operativo il progetto pilota che permetterà di agganciare lo stabilimento di Alfa Acciai al sistema del teleriscaldamento di Brescia, per recuperare il calore prodotto dal ciclo produttivo dell’impianto di San Polo e utilizzarlo per contribuire al riscaldamento delle abitazioni dei bresciani.
Il progetto segue il solco già tracciato dall’esperienza simile di Ori Martin, che nell’autunno 2016 aveva lanciato iRecovery, un sistema per recuperare il calore dei fumi del forno elettrico e produrre energia termica in grado di alimentare, appunto, il sistema del teleriscaldamento cittadino. Entrambi i progetti sono parte di una più ampia strategia di A2A Calore e Servizi per agganciare ben 5 acciaierie al teleriscaldamento, riducendo la dipendenza del sistema dal termovalorizzatore che oggi copre il 65% del fabbisogno e sfruttando, anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale, i grandi soggetti industriali cittadini.
I partner in gioco
Oltre ad A2A e Alfa Acciai, gli altri soggetti coinvolti nello sviluppo del programma di recupero dell’energia dai siti produttivi sono Siat Italia, società leader nella produzione di generatori a recupero termico, DH planet, azienda attiva nello sviluppo di sistemi per il recupero di calore, e il Centro di Ricerca dell’Università di Brescia. Insieme ad A2A e Alfa Acciai, questi partner hanno sottoscritto un accordo per sviluppare un piano e partecipare al bando regionale (2,8 milioni a fondo perduto) dedicato allo sviluppo di tecnologie sostenibili: la Giunta regionale ha da poco approvato lo schema del partenariato che sarà guidato da A2A Calore e Servizi ed avrà il supporto di IBS Consulting.
I dettagli del progetto
Gli obiettivi del progetto rimangono gli stessi di quello già concretizzatosi con Ori Martin: efficientamento dei siti produttivi, utilizzo del calore di scarto del processo produttivo, riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Fabrizio Sala, vicepresidente regionale con delega all’innovazione spiega che «gli impatti positivi sul territorio saranno sia in termini di incremento dell’efficienza dei siti produttivi, sia in termini di impatto ambientale, con il recupero energetico e la riduzione delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica, monossido di carbonio e ossidi di azoto».
Se, oggi, Ori Martin contribuisce al fabbisogno della rete del teleriscaldamento per circa il 3%, le prime stime indicano che il contributo di Alfa Acciai potrebbe essere anche leggermente superiore, arrivando a scaldare circa 5.000 abitazioni.
Ecco gli approfondimenti di Giornale di Brescia e BresciaOggi sul progetto.