Il governo ha dato il via al Decreto Crescita, esaminato nella notte e approvato in seconda deliberazione il 23 aprile 2019. Il decreto prevede misure immediate per il rilancio economico del Paese.
Novità
Le novità previste dal Decreto Crescita sono:
- super ammortamento al 130% per i titolari di reddito d’impresa, arti e professioni che investono in beni strumentali
- Rinvio e consolidamento del credito d’imposta per ricerca e sviluppo
- Incentivi per le imprese, finanziate con obbligazioni
- IRES al 20% per gli utili accantonati a riserva in azienda
- IMU deducibile dal 40 al 50% per il 2019 e al 60% per il 2020
- Aumento delle quote della Nuova Sabatini, con aliquote differenziate per grandi imprese e PMI
- Fattura elettronica obbligatoria per operazioni con San Marino
- Eliminazione mini-ires sugli utili reinvestiti
- Riduzione delle tasse per le imprese che rientrano in Italia e sconti fiscali per i “cervelli in fuga”
- Incentivi per la valorizzazione edilizia e rivisitazione del “sisma bonus”
- Bonus per le società che acquistano, demoliscono o ricostruiscono un edificio con riduzioni delle imposte ipo-catastali
- Introduzione del “Marchio storico di interesse nazionale”
- Introduzione della SIS “Società di investimento semplice” come nuova tipologia di impresa
- Investimenti per aree di crisi e zone economiche speciali
- Sostegno alle attività dei liberi professionisti e alle assunzioni nelle regioni a statuto ordinario e nei comuni
- Incentivi alle aggregazioni d’impresa
- Entrate regionali e degli enti locali agevolate
- Commissioni per pagamenti elettronici dei distributori di carburante con credito d’imposta
- I datori di lavoro in regime forfetario dovranno effettuare le ritenute sui redditi da lavoro dipendenti.