I fondi strutturali non sono l’unica opportunità che i soggetti pubblici e privati (aziende, startup, università, enti e associazioni) che vogliono investire hanno per beneficiare delle agevolazioni e del sostegno delle istituzioni europee. Sebbene presentino alcune esigenze specifiche, anche i fondi diretti sono un’ottima opportunità a disposizione degli esperti di europrogettazione per aiutare le imprese a muoversi all’interno dell’orizzonte comunitario e a ottenere il sostegno finanziario ai propri progetti di innovazione e sviluppo.
Cos’è un fondo europeo diretto?
Strutturati in programmi tematici e strumenti per l’assistenza interna, i fondi diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione Europea e vengono erogati in sovvenzioni (grants) a progetti selezionati generalmente su temi cari alla Commissione attraverso “Call for proposals”, o attraverso appalti aggiudicati per mezzo di bandi di gara, “Call for tenders”.
A questa pagina, il sito della Commissione Europea raccoglie tutte le informazioni relative ai fondi diretti (si tratta, ad esempio, del programma Horizon2020, del programma Cosme o del programma Erasmus+). Un aspetto importante, che caratterizza i fondi diretti, è che per partecipare alla domanda è necessario creare un parternariato trasnazionale, che coinvolga almeno due stati membri della Comunità Europea. Sebbene questo possa, apparentemente, rendere più complicato l’accesso alle risorse esistono diversi portali attraverso cui cercare potenziali partner attivi su temi e ambiti coerenti a quello in cui si è sviluppato il proprio progetto.
I fondi diretti in Italia nel 2017
Ottime notizie per l’Italia nel 2017. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea ed elaborati da Assocamerestero, lo scorso anno il nostro Paese si è infatti assicurato il secondo posto per numero di enti e imprese che hanno beneficiato di finanziamenti europei a gestione diretta. Anche se, in un commento raccolto da Il Sole 24 Ore, il segretario generale Gaetano Fausto Esposito ha sottolineato alcune aree di miglioramento relative, ad esempio, all’ammontare dei finanziamenti raccolti (rispetto a cui scivoliamo in quinta posizione).
Ancora Esposito commenta:
L’architettura dei programmi è spesso complessa, i potenziali beneficiari hanno scarsa propensione a informarsi e l’esigenza di creare partnership si rivela in alcuni casi uno scoglio.
Giocare d’anticipo, informarsi per tempo su tutte le richieste e le esigenze del bando, affidarsi a partner con provata esperienza e un’ampia rete di contatti è fondamentale per avere successo nella presentazione della domanda.
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