Pubblicato in Gazzetta il decreto attuativo del Mise per il Fondo nazionale per l’efficienza energetica. A disposizione un plafond da 250 milioni di euro destinato a favorire la riduzione dei consumi energetici nei processi industriali, la realizzare e l’ampliamento delle reti per il teleriscaldamento, migliorare l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica e la riqualificazione energetica degli edifici.
Chi può fare richiesta del fondo?
Imprese di tutti i settori (ivi comprese le ESCO) e pubbliche amministrazioni.
Che cosa finanzia il fondo?
Il Fondo sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati su immobili, impianti e processi produttivi riguardanti:
- la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali;
- la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento;
- l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica;
- la riqualificazione energetica degli edifici.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese possono riguardare:
- consulenze connesse al progetto di investimento con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici, nella misura massima complessiva del 10 per cento del totale dei costi ammissibili;
- le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
- interventi sull’involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;
- infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica – comprensivo dell’allacciamento alla rete – del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto).
Qual è l’entità dell’agevolazione?
Alle imprese saranno concesse le seguenti agevolazioni:
- garanzia su singole operazioni di finanziamento;
- finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25% e della durata massima di 10 anni.
Alle Pubbliche amministrazioni sarà concesso:
- finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo compreso tra il 60-80% dei costi agevolabili a un tasso fisso pari a 0,25% e della durata massima di 15 anni.
I finanziamenti agevolati sono concessi da un minimo di euro 150.000,00 e ad un massimo di euro 2.000.000,00.
Da quando potranno essere presentare le domande?
Entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo (7 marzo 2018) verranno definiti da Invitalia i tempi e le modalità per l’invio telematico delle domande.
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