Bonus fiscale per la formazione e lo sviluppo delle risorse umane
Al vaglio del Governo la possibilità di inserire nella prossima legge di bilancio l’opportunità di valorizzare il capitale umano impiegato nei processi di digitalizzazione mediante la fruizione di un bonus fiscale a favore delle aziende che investono sulla formazione dei dipendenti: oggi vi parliamo di lavoro 4.0.
Come?
Nella forma di un credito d’imposta per spese relative alla formazione e lo sviluppo delle risorse umane impiegate nella digitalizzazione dei processi produttivi. L’idea in altre parole è stimolare la formazione continua, oggi peraltro conveniente grazie agli sgravi relativi. Il vantaggio fiscale dovrebbe essere strettamente collegato alla contrattazione di prossimità, finendo per incentivare proprio gli sforzi formativi delle imprese.
In che misura?
La misura coprirebbe il 50% fino a 20 milioni di euro. Per renderlo compatibile con le esigenze di copertura finanziaria, il beneficio potrebbe essere varato in forma “incrementale”, cioè calcolato sull’aumento della spesa rispetto alla media del triennio precedente.
Quali i soggetti interessati?
I beneficiari del bonus sarebbero:
- le imprese che hanno già investito nelle nuove tecnologie sotto la spinta di Industria 4.0 e che hanno bisogno di formare i propri lavoratori che dovranno gestire la nuova strumentazione;
le aziende, essenzialmente Pmi, che finora non hanno avviato veri percorsi di digitalizzazione, ma che vorrebbero comunque formare i propri addetti in vista del successivo salto tecnologico.
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