Un mondo a sé è caratterizzato da quelle realtà imprenditoriali che rientrano nella categoria delle cosiddette start up innovative, di cui si sente parlare sempre più spesso. Ecco qualche elemento che aiuta a identificarle.
6 requisiti
Le start up innovative sono identificate dall’articolo 25, comma 2, del DL n. 179/2012. Per essere tali devono rispettare determinati requisiti che potete trovare di seguito:
1- essere state costituite e svolgere attività imprenditoriale da non più di 60 mesi;
2- avere sede principale in Italia, o in altro Paese membro dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, purché con una sede produttiva o una filiale in Italia;
3- avere, dal secondo anno di attività, meno di 5 milioni di euro annui di fatturato;
4- non distribuire e non aver distribuito utili;
5- avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
6- la costituzione non deve essere avvenuta né a seguito di fusione o scissione societaria né a causa di cessione d’azienda o di ramo d’azienda.
3 condizioni
Vi sono poi tre condizioni che, dove ve ne sia almeno una, fanno sì che si possa parlare di start up innovativa:
1- le spese in ricerca e sviluppo devono essere pari o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione;
2- non meno di 1/3 del personale assunto deve avere ottenuto o essere in procinto di ottenere un dottorato
deve essere laureato, ma con un’attività di ricerca certificata nell’ultimo triennio;
3- essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno una privativa relativa a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale.
I vantaggi
Quando sono rispettati i sei requisiti e almeno una delle tre condizioni di cui sopra, ci si trova di fronte a una start up innovativa che gode anche di parecchi vantaggi, non solo fiscali, che, per semplicità, elenchiamo di seguito:
1- esonero dai diritti camerali e dalle imposte di bollo;
2- assunzione di personale a tempo determinato da 6 a 36 mesi;
3- piani di stock-option;
4- incentivi fiscali per le persone fisiche che investono nelle start up;
5- Equity crowdfunding;
6- accesso gratuito al Fondo di Garanzia per PMI;
7- Fail-fast nel caso in cui la start up vada male.
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